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Ricorso inammissibile: Cassazione e spese processuali

La Corte di Cassazione, con ordinanza, ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello. A seguito di questa decisione, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro a favore della Cassa delle ammende. La decisione sottolinea le conseguenze negative della presentazione di un appello privo dei requisiti di legge.

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Pubblicato il 27 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Le Conseguenze di un Appello Respinto in Cassazione

Quando un procedimento giudiziario giunge all’ultimo grado di giudizio, la Corte di Cassazione, ogni dettaglio procedurale assume un’importanza cruciale. Un recente provvedimento della Suprema Corte ci offre lo spunto per analizzare il concetto di ricorso inammissibile e le sue pesanti conseguenze per il proponente. Comprendere questi meccanismi è fondamentale per chiunque affronti un percorso legale, poiché un errore formale può precludere l’esame nel merito della propria causa.

La Vicenda Processuale

Il caso in esame ha origine da un ricorso presentato alla Corte di Cassazione contro una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Torino in data 27 gennaio 2025. L’imputato, cercando di ribaltare la decisione dei giudici di secondo grado, ha portato le sue ragioni davanti alla Suprema Corte. La Settima Sezione Penale è stata chiamata a valutare, in via preliminare, se il ricorso possedesse tutti i requisiti di forma e di sostanza richiesti dalla legge per poter essere discusso.

La Decisione della Corte sul Ricorso Inammissibile

Con un’ordinanza emessa il 4 luglio 2025, la Corte di Cassazione ha posto fine al percorso giudiziario del ricorrente. I giudici hanno dichiarato il ricorso inammissibile. Questa decisione non entra nel vivo delle questioni sollevate dall’imputato, ovvero non stabilisce se avesse torto o ragione nel merito. Si ferma invece a un livello precedente, constatando che l’atto di impugnazione non era idoneo a provocare una nuova valutazione del caso.

Le Motivazioni della Decisione

Sebbene l’ordinanza sia sintetica, come spesso accade in queste decisioni procedurali, la declaratoria di inammissibilità implica che il ricorso fosse affetto da vizi che ne hanno impedito l’esame. Tali vizi possono essere di varia natura: la presentazione fuori termine, la mancanza di motivi specifici previsti dalla legge per il ricorso in Cassazione (come la violazione di legge o il vizio di motivazione), o la proposizione di questioni di fatto, non consentite in sede di legittimità. La Corte, udita la relazione del Consigliere e dato avviso alle parti, ha ritenuto di non poter procedere oltre.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

La conseguenza più immediata della dichiarazione di inammissibilità è che la sentenza della Corte d’Appello diventa definitiva e irrevocabile. Ma gli effetti non si fermano qui. La Corte ha condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali, ovvero i costi sostenuti dallo Stato per il procedimento. Inoltre, ha inflitto una sanzione pecuniaria significativa: il versamento di tremila euro alla Cassa delle ammende. Questa sanzione ha una duplice funzione: da un lato, sanzionare l’abuso dello strumento processuale, che ha impegnato inutilmente la macchina della giustizia; dall’altro, finanziare progetti di miglioramento del sistema penitenziario. Questo caso dimostra come un’impugnazione mal preparata o infondata non solo sia inefficace, ma possa anche comportare un notevole aggravio economico per chi la propone.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato ‘inammissibile’?
Significa che la Corte non ha esaminato il merito della questione perché l’atto di impugnazione non rispettava i requisiti formali o sostanziali previsti dalla legge, venendo quindi respinto in via preliminare.

Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile?
In base all’ordinanza esaminata, la parte che ha presentato il ricorso inammissibile è stata condannata al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Cosa comporta la dichiarazione di inammissibilità del ricorso per la sentenza impugnata?
La dichiarazione di inammissibilità rende definitiva e non più impugnabile la sentenza precedente, in questo caso quella emessa dalla Corte d’Appello di Torino, concludendo così il percorso legale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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