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Ricorso inammissibile: Cassazione e spese processuali

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato contro una sentenza della Corte d’Appello di Bologna. A seguito della dichiarazione di ricorso inammissibile, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende, confermando la gravità delle conseguenze per impugnazioni prive dei requisiti di legge.

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Pubblicato il 25 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Le Conseguenze di un’Impugnazione Davanti alla Cassazione

L’ordinanza in esame offre un chiaro esempio delle conseguenze derivanti dalla presentazione di un ricorso inammissibile davanti alla Corte di Cassazione. Con una decisione tanto sintetica quanto incisiva, i giudici supremi non solo respingono l’impugnazione, ma impongono anche significative sanzioni economiche al ricorrente. Questo caso sottolinea l’importanza di una valutazione attenta dei presupposti legali prima di adire l’ultimo grado di giudizio.

I Fatti del Caso

Il procedimento trae origine da un ricorso presentato da un individuo avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Bologna in data 18 luglio 2024. Senza entrare nel merito della vicenda sostanziale, che il provvedimento non descrive, il focus si concentra esclusivamente sull’aspetto procedurale dell’impugnazione proposta dinanzi alla Corte di Cassazione.

La Decisione della Corte e il Ricorso Inammissibile

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, con l’ordinanza del 25 giugno 2025, ha tagliato corto ogni discussione. Il collegio ha dichiarato il ricorso semplicemente “inammissibile”. Questa decisione impedisce alla Corte di esaminare le ragioni di merito sollevate dal ricorrente, fermando il processo a una fase preliminare di valutazione. La conseguenza diretta è che la sentenza della Corte d’Appello di Bologna diventa definitiva.

Le Sanzioni Accessorie

Oltre alla declaratoria di inammissibilità, la Corte ha condannato il ricorrente a due specifiche sanzioni pecuniarie:
1. Pagamento delle spese processuali: il ricorrente deve farsi carico dei costi relativi al procedimento di Cassazione.
2. Versamento alla Cassa delle ammende: è stata imposta una sanzione di 3.000 euro da versare a favore della Cassa delle ammende, un ente che finanzia progetti di reinserimento per i detenuti.

Le Motivazioni

Sebbene l’ordinanza non espliciti nel dettaglio le ragioni specifiche che hanno portato alla declaratoria di inammissibilità, una decisione di questo tipo è generalmente fondata su vizi specifici dell’atto di impugnazione. Un ricorso inammissibile può derivare da diverse cause, tra cui la tardività della presentazione, la mancanza di motivi specifici previsti dalla legge per il ricorso in Cassazione (come la violazione di legge o il vizio di motivazione), o la proposizione di questioni di fatto che non possono essere riesaminate in sede di legittimità. La condanna al pagamento di una somma alla Cassa delle ammende, inoltre, ha una funzione sanzionatoria e dissuasiva, volta a scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o dilatori che appesantiscono inutilmente il lavoro della Suprema Corte.

Le Conclusioni

La decisione in commento è un monito per chi intende impugnare un provvedimento giudiziario. La presentazione di un ricorso in Cassazione richiede un’analisi rigorosa e la sussistenza di validi motivi di diritto. Un’impugnazione superficiale o infondata non solo non porta al risultato sperato, ma espone il ricorrente a conseguenze economiche rilevanti. La condanna alle spese e al versamento alla Cassa delle ammende rappresenta il costo di un tentativo fallito di rimettere in discussione una decisione, confermando l’importanza di affidarsi a una difesa tecnica competente che valuti con scrupolo le reali possibilità di successo prima di intraprendere la via del ricorso supremo.

Qual è stata la decisione della Corte di Cassazione in questo caso?
La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato, senza procedere all’esame del merito della questione.

Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di 3.000 euro in favore della Cassa delle ammende.

Cosa significa, in pratica, che un ricorso è dichiarato inammissibile?
Significa che l’impugnazione presenta vizi formali o sostanziali tali da impedirne l’esame nel merito. Di conseguenza, la sentenza impugnata diventa definitiva e non può più essere contestata.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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