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Ricorso inammissibile: Cassazione e spese processuali

La Corte di Cassazione, con ordinanza del 06/05/2025, ha dichiarato il ricorso inammissibile presentato da un individuo contro una sentenza della Corte d’Appello di Napoli dell’11/11/2024. A seguito della decisione, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e a versare una sanzione pecuniaria di 3.000 euro in favore della Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 25 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Le Conseguenze della Decisione della Cassazione

Quando si impugna una sentenza, sperando di ottenere una revisione da un giudice di grado superiore, è fondamentale rispettare precise regole procedurali. Un recente provvedimento della Corte di Cassazione ci offre lo spunto per analizzare le gravi conseguenze di un ricorso inammissibile. Con l’ordinanza in esame, la Suprema Corte ha rigettato un’impugnazione, condannando il ricorrente a significative sanzioni economiche. Vediamo nel dettaglio cosa è successo e quali lezioni possiamo trarne.

I Fatti del Caso

Il caso ha origine da un ricorso presentato alla Corte di Cassazione avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Napoli in data 11 novembre 2024. Il ricorrente, insoddisfatto della decisione di secondo grado, ha cercato di ottenere un annullamento o una riforma della stessa rivolgendosi al più alto organo della giustizia italiana. La Corte di Cassazione, riunitasi in udienza il 6 maggio 2025, ha esaminato il ricorso proposto.

La Decisione della Corte: il Ricorso è Inammissibile

L’esito dell’udienza è stato netto e perentorio. La Corte di Cassazione, nella persona del Consigliere relatore, ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa decisione implica che i giudici non sono nemmeno entrati nel merito delle questioni sollevate dal ricorrente. L’atto di impugnazione è stato fermato a un livello preliminare, quello della sua ammissibilità. Di conseguenza, la sentenza della Corte d’Appello di Napoli è diventata definitiva e non più soggetta a ulteriori impugnazioni ordinarie.

Le Motivazioni della Decisione

Sebbene l’ordinanza sia molto sintetica e non espliciti le ragioni specifiche dell’inammissibilità, possiamo delineare le cause più comuni che portano a una simile pronuncia in sede di legittimità. Un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile per diversi motivi, tra cui:
* Mancanza dei motivi specifici: il ricorso non indica chiaramente quali violazioni di legge o vizi di motivazione si imputano alla sentenza impugnata.
* Proposizione di questioni di merito: la Cassazione è un giudice di legittimità, non di merito. Non può riesaminare i fatti del processo, ma solo verificare la corretta applicazione della legge. Un ricorso che chiede una nuova valutazione delle prove è inammissibile.
* Vizi formali: errori nella redazione dell’atto, mancato rispetto dei termini per la presentazione o altre irregolarità procedurali.
La pronuncia di inammissibilità comporta, come diretta conseguenza, la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali. Ma non solo: la legge prevede anche una sanzione pecuniaria a carico di chi ha presentato un ricorso inammissibile. Nel caso di specie, la Corte ha condannato il ricorrente a versare la somma di tremila euro alla Cassa delle ammende.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

Questa decisione sottolinea un principio fondamentale del nostro sistema giudiziario: l’accesso alla giustizia deve essere esercitato con responsabilità. Presentare un ricorso inammissibile non solo non porta al risultato sperato, ma comporta anche conseguenze economiche rilevanti. La condanna al pagamento di una somma in favore della Cassa delle ammende funge da deterrente contro impugnazioni dilatorie o palesemente infondate, che congestionano il lavoro della Suprema Corte. Per chi intende impugnare una sentenza, è quindi cruciale affidarsi a un professionista esperto che possa valutare attentamente i presupposti e le probabilità di successo, redigendo un atto che rispetti tutti i rigorosi requisiti di ammissibilità richiesti dalla legge.

Cosa significa che un ricorso è dichiarato inammissibile?
Significa che il giudice non esamina il contenuto della richiesta (il merito) perché l’atto di ricorso presenta vizi formali o sostanziali che ne impediscono la valutazione, come la mancanza dei motivi richiesti dalla legge o la presentazione fuori termine.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile in Cassazione?
La parte che ha presentato il ricorso viene condannata al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di denaro, a titolo di sanzione, in favore della Cassa delle ammende. In questo caso, la sanzione è stata di 3.000 euro.

Perché viene imposto il pagamento di una somma alla Cassa delle ammende?
Questa sanzione ha lo scopo di scoraggiare la presentazione di ricorsi temerari o palesemente infondati, che rappresentano un inutile aggravio per il sistema giudiziario. I fondi raccolti dalla Cassa sono destinati a finanziare programmi di reinserimento sociale per i detenuti.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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