LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ricorso inammissibile: Cassazione e spese processuali

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile avverso una sentenza del 2014 della Corte d’Appello di Milano. A seguito della decisione, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, confermando le conseguenze economiche di un’impugnazione priva dei requisiti di legge.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 22 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Le Conseguenze della Condanna alle Spese Processuali

L’esito di un procedimento giudiziario non si esaurisce sempre con una decisione nel merito della questione. A volte, un’impugnazione può interrompersi prima, come nel caso di un ricorso inammissibile. Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ci ricorda quali sono le conseguenze, non solo processuali ma anche economiche, di un ricorso che non supera il vaglio preliminare di ammissibilità.

I Fatti del Caso: Un Appello Respinto in Partenza

Il caso trae origine da un ricorso presentato alla Suprema Corte di Cassazione contro una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Milano nell’ormai lontano 2014. Il ricorrente, cercando di ottenere una riforma della decisione di secondo grado, ha proposto un’impugnazione dinanzi ai giudici di legittimità. Tuttavia, il suo percorso giudiziario si è arrestato bruscamente, senza che la Corte entrasse nel vivo delle questioni sollevate.

La Decisione della Corte sul Ricorso Inammissibile

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, dopo aver ascoltato la relazione del Consigliere, ha emesso un’ordinanza dal contenuto tanto sintetico quanto perentorio. I giudici hanno ritenuto che il ricorso dovesse essere dichiarato inammissibile. Questa decisione ha impedito qualsiasi discussione sul merito della vicenda, focalizzandosi esclusivamente sugli aspetti procedurali dell’impugnazione.

Le Motivazioni della Decisione

L’ordinanza in esame è un provvedimento sommario, che non si sofferma sulle specifiche ragioni che hanno portato a qualificare il ricorso come inammissibile. Tuttavia, in linea generale, un ricorso inammissibile può derivare da diverse cause, come la presentazione fuori termine, la mancanza di motivi specifici previsti dalla legge, o vizi formali nella sua redazione. In questo caso, la Corte ha semplicemente constatato la sussistenza di una causa di inammissibilità e ha proceduto a trarne le dovute conseguenze giuridiche.

Le Conclusioni: Pagamento delle Spese e della Sanzione

La conseguenza più diretta e tangibile per il proponente di un ricorso inammissibile è di natura economica. La Corte di Cassazione, infatti, non si è limitata a respingere l’impugnazione, ma ha condannato il ricorrente a sostenere due distinti oneri finanziari. In primo luogo, il pagamento delle spese processuali, ovvero i costi generati dal procedimento. In secondo luogo, il versamento di una somma determinata in tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Questa sanzione pecuniaria serve a scoraggiare la presentazione di impugnazioni palesemente infondate o dilatorie, sottolineando come l’accesso alla giustizia debba essere esercitato con responsabilità.

Cosa succede quando un ricorso viene dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
Il ricorso viene respinto senza essere esaminato nel merito. Il proponente viene generalmente condannato al pagamento delle spese processuali.

Oltre alle spese processuali, ci sono altre sanzioni economiche?
Sì, la Corte può condannare il ricorrente al pagamento di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende, come avvenuto in questo caso, dove l’importo è stato fissato in tremila euro.

L’ordinanza spiega perché il ricorso è stato considerato inammissibile?
No, il testo del provvedimento si limita a dichiarare l’inammissibilità e a stabilire le conseguenze economiche, senza entrare nel dettaglio dei motivi procedurali che hanno portato a tale decisione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati