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Ricorso inammissibile: Cassazione e sanzioni pecuniarie

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello di Potenza. Tale decisione ha comportato per la ricorrente non solo la conferma del provvedimento impugnato, ma anche la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di 500,00 euro a favore della Cassa delle ammende. Il caso evidenzia le conseguenze procedurali ed economiche di un’impugnazione che non rispetta i requisiti di legge.

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Pubblicato il 23 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Analisi e Conseguenze

L’ordinanza in esame della Corte di Cassazione offre un chiaro esempio delle conseguenze derivanti dalla presentazione di un ricorso inammissibile. Quando un’impugnazione non rispetta i rigidi canoni previsti dalla legge, il giudice non può entrare nel merito della questione, dovendosi limitare a una pronuncia puramente processuale che, tuttavia, comporta significative conseguenze economiche per la parte ricorrente.

La Vicenda Processuale

Il caso trae origine da un ricorso presentato avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Potenza. La parte soccombente nel secondo grado di giudizio ha deciso di adire la Suprema Corte di Cassazione, l’ultimo grado della giurisdizione, per tentare di ottenere la riforma della decisione a lei sfavorevole. Tuttavia, il percorso dell’impugnazione si è interrotto bruscamente.

La Decisione della Corte e il concetto di ricorso inammissibile

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza numero 30828 del 2025, ha dichiarato il ricorso proposto semplicemente ‘inammissibile’. Sebbene il provvedimento non entri nei dettagli dei motivi specifici dell’inammissibilità, questa statuizione implica che l’atto di impugnazione era viziato da difetti procedurali o sostanziali tali da impedirne l’esame. Le cause di inammissibilità di un ricorso per Cassazione sono tassativamente previste dal codice di procedura e possono includere, ad esempio, la proposizione di motivi non consentiti (come la richiesta di una nuova valutazione dei fatti), il mancato rispetto dei termini per l’impugnazione o vizi nella formulazione dell’atto stesso.

Le Motivazioni della Condanna Accessoria

La conseguenza più tangibile della declaratoria di inammissibilità è stata la condanna della ricorrente a una duplice sanzione economica. In primo luogo, è stata condannata al pagamento delle ‘spese processuali’, un esito comune per la parte la cui iniziativa processuale non ha avuto successo. In secondo luogo, e più specificamente, la Corte ha imposto il pagamento di una somma di 500,00 euro in favore della ‘Cassa delle ammende’. Questa sanzione pecuniaria non è una punizione per il reato originario, ma una conseguenza diretta della proposizione di un ricorso giudicato inammissibile. La sua funzione è quella di sanzionare l’abuso dello strumento processuale e di scoraggiare impugnazioni dilatorie o palesemente infondate, che congestionano inutilmente il lavoro della Suprema Corte.

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche

La decisione in commento ribadisce un principio fondamentale: l’accesso alla Corte di Cassazione è un rimedio straordinario, soggetto a limiti e formalità rigorose. Presentare un ricorso inammissibile non è un’azione priva di conseguenze. Oltre a non ottenere il risultato sperato, il ricorrente si espone a sanzioni economiche che aggravano la sua posizione. Questo sottolinea l’importanza di affidarsi a una difesa tecnica qualificata, in grado di valutare attentamente i presupposti per un’impugnazione e di redigere l’atto in conformità con le stringenti norme procedurali. La sanzione a favore della Cassa delle ammende, inoltre, evidenzia la valenza pubblicistica del processo, volto a garantire un uso corretto ed efficiente della giustizia.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato ‘inammissibile’ dalla Corte di Cassazione?
Significa che il ricorso non è stato esaminato nel merito perché presentava vizi formali o sostanziali che ne hanno impedito la trattazione, come ad esempio la mancanza dei requisiti previsti dalla legge per questo tipo di impugnazione.

Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile?
La parte che ha presentato il ricorso inammissibile viene condannata al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di denaro, in questo caso 500,00 euro, in favore della Cassa delle ammende.

Perché la ricorrente è stata condannata a pagare una somma alla Cassa delle ammende?
Questa sanzione pecuniaria viene imposta per aver promosso un’impugnazione priva dei presupposti di legge. Ha lo scopo di sanzionare l’uso non appropriato dello strumento processuale e di scoraggiare ricorsi palesemente infondati o dilatori.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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