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Ricorso inammissibile: Cassazione e sanzioni

La Corte di Cassazione, con ordinanza del 9 aprile 2025, ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello di Torino. A seguito della decisione, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di 3.000 euro in favore della Cassa delle ammende, confermando le severe conseguenze di un’impugnazione che non rispetta i requisiti di legge.

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Pubblicato il 22 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: le Conseguenze della Decisione della Cassazione

Quando si arriva all’ultimo grado di giudizio, la Corte di Cassazione, le regole procedurali diventano estremamente rigide. Un’ordinanza recente ci offre un chiaro esempio delle conseguenze di un ricorso inammissibile, sottolineando come un’impugnazione non correttamente formulata porti non solo al rigetto, ma anche a sanzioni economiche significative. Questo caso serve da monito sull’importanza di valutare attentamente i presupposti per adire la Suprema Corte.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale ha origine da un ricorso presentato avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Torino in data 10 settembre 2024. Il ricorrente, cercando di ottenere una riforma della decisione di secondo grado, ha proposto impugnazione dinanzi alla Corte di Cassazione. Il procedimento è stato assegnato alla Settima Sezione Penale per la trattazione.

La Decisione della Corte di Cassazione

All’udienza del 9 aprile 2025, la Corte di Cassazione, dopo aver sentito la relazione del Consigliere e dato avviso alle parti, ha emesso un’ordinanza per definire il ricorso. La decisione è stata netta: il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Questa declaratoria ha impedito alla Corte di entrare nel merito delle questioni sollevate dall’appellante.

Le Conseguenze di un Ricorso Inammissibile

La conseguenza diretta e più rilevante della dichiarazione di inammissibilità è stata la condanna del ricorrente a sostenere due tipi di oneri economici:
1. Il pagamento delle spese processuali: i costi relativi al procedimento svoltosi dinanzi alla Cassazione.
2. Il versamento di una somma di euro 3.000,00 in favore della Cassa delle ammende: una sanzione pecuniaria prevista dalla legge proprio per i casi di inammissibilità del ricorso, volta a scoraggiare impugnazioni palesemente infondate o dilatorie.

Le Motivazioni

Sebbene l’ordinanza non espliciti nel dettaglio le ragioni specifiche dell’inammissibilità (come spesso accade in questo tipo di provvedimenti sintetici), la decisione si fonda su principi consolidati della procedura penale. Un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile per diverse cause, tra cui la mancanza dei motivi specifici richiesti dalla legge, la proposizione di censure che riguardano il merito dei fatti (non consentite in sede di legittimità) o il mancato rispetto dei termini perentori. La condanna alla Cassa delle ammende non è una scelta discrezionale del giudice, ma una conseguenza quasi automatica prevista dal codice di procedura penale quando un ricorso viene dichiarato inammissibile senza che l’impugnazione sia dovuta a cause non imputabili al ricorrente.

Le Conclusioni

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale: il ricorso per Cassazione non è un terzo grado di giudizio sul fatto, ma un controllo sulla corretta applicazione della legge. La declaratoria di ricorso inammissibile e la conseguente condanna al pagamento di una sanzione pecuniaria fungono da deterrente contro l’abuso dello strumento processuale. Per gli operatori del diritto e per i cittadini, emerge la chiara lezione che un’impugnazione dinanzi alla Suprema Corte deve essere preparata con estremo rigore e solo in presenza di vizi di legittimità concreti e ben argomentati, per evitare di incorrere in esiti procedurali sfavorevoli e in pesanti conseguenze economiche.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato ‘inammissibile’ dalla Corte di Cassazione?
Significa che la Corte non esamina il merito della questione perché l’atto di impugnazione non rispetta i requisiti formali o sostanziali stabiliti dalla legge. Di conseguenza, il ricorso viene respinto in via preliminare.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile in Cassazione?
Come stabilito in questa ordinanza, la parte che ha presentato il ricorso inammissibile viene condannata al pagamento delle spese del procedimento e di una somma di denaro, in questo caso 3.000,00 euro, a favore della Cassa delle ammende.

Perché il ricorrente deve pagare una somma alla Cassa delle ammende?
Il pagamento di una sanzione pecuniaria alla Cassa delle ammende è una conseguenza prevista dalla legge per scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o dilatori, contribuendo così a non sovraccaricare il lavoro della Corte di Cassazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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