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Ricorso inammissibile: Cassazione e sanzioni

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello di Palermo. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione di tremila euro a favore della Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 30 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza

Quando si presenta un ricorso in Cassazione, è fondamentale rispettare scrupolosamente i requisiti formali e sostanziali previsti dalla legge. Un’ordinanza recente della Suprema Corte ci offre l’occasione per approfondire le conseguenze di un ricorso inammissibile, una decisione che non solo pone fine al percorso giudiziario ma comporta anche significative sanzioni economiche per il ricorrente. Questo provvedimento evidenzia come la fase di legittimità non sia una terza istanza di merito, ma un controllo sulla corretta applicazione della legge.

I Fatti del Caso: Un Appello Respinto in Partenza

La vicenda trae origine da un ricorso presentato alla Corte di Cassazione da un soggetto, nato a Catania nel 1986, avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Palermo in data 12 novembre 2024. Il ricorrente ha cercato di ottenere l’annullamento della decisione di secondo grado, portando le proprie ragioni dinanzi ai giudici di legittimità.

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, dopo aver esaminato il ricorso, ha tenuto udienza il 5 maggio 2025. L’esito, tuttavia, non è stato quello sperato dal ricorrente: il suo tentativo di contestare la sentenza d’appello si è concluso con una declaratoria di inammissibilità.

La Decisione della Corte di Cassazione

Con un’ordinanza sintetica ma perentoria, la Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso. Questa decisione ha avuto due conseguenze dirette e onerose per il ricorrente:

1. Condanna al pagamento delle spese processuali: il ricorrente è stato obbligato a farsi carico dei costi sostenuti per il procedimento dinanzi alla Cassazione.
2. Condanna al pagamento di una somma alla Cassa delle ammende: oltre alle spese, è stata inflitta una sanzione pecuniaria di tremila euro.

Questa duplice condanna rappresenta una misura standard prevista dal codice di procedura penale per i casi in cui il ricorso viene giudicato privo dei presupposti per essere esaminato nel merito.

Analisi del Ricorso Inammissibile e le Sue Conseguenze

L’ordinanza in esame, pur nella sua brevità, è emblematica della funzione deflattiva della declaratoria di inammissibilità. La Corte non entra nel merito della vicenda, ma si ferma a una valutazione preliminare, riscontrando un vizio che impedisce l’analisi delle censure mosse alla sentenza impugnata. Le ragioni di un ricorso inammissibile possono essere molteplici: dalla tardività della presentazione alla mancanza di motivi specifici, fino alla proposizione di questioni di fatto, non consentite in sede di legittimità.

Le Motivazioni della Decisione

Le motivazioni alla base della decisione sono implicite nel dispositivo. Quando la Cassazione dichiara un ricorso inammissibile, significa che ha riscontrato la mancanza di uno dei requisiti essenziali previsti dalla legge per l’accesso al giudizio di legittimità. La condanna alle spese processuali e alla sanzione pecuniaria non è una scelta discrezionale del collegio, ma una conseguenza giuridica automatica che mira a scoraggiare la presentazione di impugnazioni palesemente infondate o dilatorie. Questa sanzione ha, quindi, una duplice finalità: da un lato, ristorare lo Stato dei costi del procedimento e, dall’altro, sanzionare l’abuso dello strumento processuale, che impegna inutilmente le risorse della giustizia.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

Le conclusioni che possiamo trarre da questa ordinanza sono chiare. Proporre un ricorso per cassazione è un’attività che richiede massima perizia tecnica e una valutazione attenta dei presupposti di legge. Un ricorso inammissibile non solo non produce alcun risultato utile per il cliente, ma lo espone a conseguenze economiche rilevanti. Per i professionisti legali, ciò sottolinea l’importanza di un’analisi preliminare rigorosa sulla fondatezza e ammissibilità dell’impugnazione, al fine di tutelare al meglio gli interessi dell’assistito ed evitare di incorrere in sanzioni che gravano esclusivamente su di lui.

Cosa succede se un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
In base al provvedimento analizzato, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, in questo caso pari a tremila euro, da versare alla Cassa delle ammende.

Qual era l’oggetto del ricorso nel caso di specie?
Il ricorso era stato presentato contro una sentenza della Corte d’Appello di Palermo, emessa in data 12 novembre 2024.

La condanna alla sanzione pecuniaria è sempre obbligatoria in caso di inammissibilità?
Sì, il provvedimento applica una conseguenza prevista dalla legge per i casi di inammissibilità del ricorso, finalizzata a sanzionare l’uso improprio dello strumento processuale e a scoraggiare impugnazioni infondate.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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