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Ricorso inammissibile: Cassazione e sanzione pecuniaria

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 17402/2025, ha dichiarato un ricorso inammissibile presentato contro una decisione della Corte d’Appello. La pronuncia sottolinea come, oltre al rigetto, il ricorrente sia stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro a favore della Cassa delle ammende, evidenziando le serie conseguenze di un’impugnazione priva dei requisiti di legge.

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Pubblicato il 22 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Conseguenze e Sanzioni secondo la Cassazione

Presentare un ricorso in Cassazione è l’ultimo grado di giudizio, una fase delicata che richiede il massimo rigore tecnico-giuridico. Un’ordinanza recente della Suprema Corte ci ricorda quali possono essere le conseguenze di un ricorso inammissibile: non solo la sconfitta processuale, ma anche una condanna economica significativa. Analizziamo insieme questo provvedimento per capire meglio le implicazioni pratiche.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale trae origine da un ricorso presentato alla Corte di Cassazione da un soggetto avverso un’ordinanza emessa in precedenza dalla Corte di Appello di Potenza. Il ricorrente mirava a ottenere una revisione della decisione di secondo grado, portando le proprie doglianze dinanzi alla Suprema Corte. Tuttavia, l’esito del giudizio di legittimità ha preso una direzione ben precisa, concentrandosi non sul merito della questione, ma sulla validità stessa dell’impugnazione.

La Decisione della Corte: il Ricorso Inammissibile

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, con l’ordinanza in esame, ha tagliato corto, senza entrare nel vivo delle questioni sollevate. La Corte ha infatti dichiarato il ricorso inammissibile.

Questa decisione significa che l’appello non è stato neppure esaminato nel merito, in quanto privo dei presupposti formali e/o sostanziali che la legge richiede per poter accedere al giudizio di legittimità. Di conseguenza, la Corte ha condannato il ricorrente a due pagamenti distinti:

1. Il pagamento delle spese processuali sostenute.
2. Il versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Questa seconda condanna ha natura sanzionatoria e serve a scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o proposti senza il rispetto delle regole procedurali, che congestionano inutilmente il lavoro della Suprema Corte.

Le Motivazioni dietro un Ricorso Inammissibile

Sebbene l’ordinanza non entri nel dettaglio delle specifiche ragioni di inammissibilità, è utile ricordare quali sono le cause più comuni. Un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile, ad esempio, quando i motivi non sono specifici, quando si tenta di ottenere una rivalutazione dei fatti (attività preclusa alla Corte di Cassazione, che è giudice di legittimità e non di merito) o quando non vengono rispettati i termini e le forme previste dal codice di procedura penale.

La pronuncia in esame, pur nella sua sinteticità, ribadisce un principio fondamentale: l’accesso alla giustizia, specialmente ai suoi gradi più alti, deve avvenire nel pieno rispetto delle regole. L’inammissibilità non è un mero tecnicismo, ma una barriera a tutela della funzione stessa della Corte di Cassazione e dell’efficienza del sistema giudiziario.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche

La decisione analizzata offre uno spunto di riflessione importante. Chi intende impugnare un provvedimento dinanzi alla Suprema Corte deve essere consapevole che un ricorso inammissibile non comporta solo la conferma della decisione impugnata, ma anche un esborso economico non trascurabile. La condanna al pagamento della sanzione a favore della Cassa delle ammende è una conseguenza diretta e quasi automatica di tale declaratoria. Pertanto, è cruciale affidarsi a un legale esperto che possa valutare attentamente la sussistenza dei presupposti per un ricorso, evitando così non solo una sconfitta certa, ma anche un’ulteriore e pesante sanzione economica.

Cosa significa quando la Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile?
Significa che il ricorso non viene esaminato nel merito perché presenta vizi di forma o di sostanza previsti dalla legge. In pratica, l’appello viene respinto prima ancora di discutere le ragioni del ricorrente.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile in base a questa ordinanza?
La persona che ha presentato il ricorso è condannata a pagare sia le spese del processo sia una sanzione pecuniaria, che in questo caso specifico ammonta a tremila euro da versare alla Cassa delle ammende.

La condanna alla sanzione pecuniaria è sempre prevista in caso di inammissibilità?
Sì, la condanna al pagamento di una somma in favore della Cassa delle ammende è una conseguenza tipica prevista dalla procedura penale per i ricorsi dichiarati inammissibili, con lo scopo di sanzionare l’abuso dello strumento processuale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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