Ricorso Inammissibile: La Decisione della Cassazione e le Sue Conseguenze
Quando si parla di giustizia, l’esito di un processo non è sempre una questione di torto o ragione nel merito. A volte, la chiave di volta è la procedura. Un esempio lampante è il caso di un ricorso inammissibile, una pronuncia che blocca l’appello prima ancora che i giudici ne valutino il contenuto. Analizziamo una recente ordinanza della Corte di Cassazione per capire meglio cosa significa e quali sono le implicazioni.
L’Analisi del Caso Concreto
Il caso in esame riguarda un ricorso presentato alla Suprema Corte di Cassazione da un individuo, a seguito di una condanna emessa dalla Corte d’Appello di Milano. L’obiettivo del ricorrente era ottenere un annullamento o una riforma della sentenza di secondo grado. Tuttavia, il percorso processuale si è interrotto bruscamente.
La Decisione della Corte: Focus sul Ricorso Inammissibile
La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, dopo aver esaminato gli atti, ha emesso un’ordinanza dal contenuto tanto breve quanto perentorio: il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Questa decisione non entra nel vivo delle argomentazioni difensive, non stabilisce se l’imputato fosse colpevole o innocente, ma si ferma a un gradino prima, quello delle regole procedurali.
Cosa Significa Esattamente ‘Inammissibilità’?
Un atto di impugnazione, come un ricorso, è dichiarato inammissibile quando manca di uno dei requisiti fondamentali previsti dalla legge per poter essere esaminato. È come presentarsi a un esame senza essersi iscritti: non si viene bocciati nel merito della preparazione, ma semplicemente non si viene ammessi a sostenere la prova.
Le Motivazioni Dietro un Ricorso Inammissibile
L’ordinanza in questione non esplicita i motivi specifici dell’inammissibilità, come spesso accade in questi provvedimenti sintetici. Tuttavia, le ragioni possono essere molteplici e sono tutte riconducibili a vizi procedurali. Tra le cause più comuni di inammissibilità di un ricorso in Cassazione troviamo:
* Presentazione fuori termine: Il ricorso è stato depositato oltre il limite temporale stabilito dalla legge.
* Mancanza di motivi specifici: L’atto non indica chiaramente e in modo specifico quali punti della sentenza impugnata si contestano e perché, limitandosi a una critica generica.
* Proposizione di questioni di fatto: La Cassazione è un giudice di legittimità, non di merito. Può valutare solo la corretta applicazione della legge, non ricostruire i fatti come farebbe un tribunale di primo o secondo grado. Un ricorso che chiede una nuova valutazione delle prove è, per sua natura, inammissibile.
* Vizi di forma: L’atto potrebbe non rispettare le formalità richieste dalla legge per la sua redazione e presentazione.
La pronuncia di inammissibilità, quindi, sanziona una violazione delle regole del ‘gioco’ processuale, impedendo alla Corte di esprimersi sulla sostanza della vicenda.
Le Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche della Pronuncia
Le conseguenze di una dichiarazione di inammissibilità sono significative e gravose per chi ha presentato il ricorso.
1. Definitività della Sentenza: La sentenza impugnata diventa irrevocabile. Non essendo più soggetta ad altri mezzi di impugnazione ordinari, acquista piena efficacia e deve essere eseguita.
2. Condanna alle Spese: Il ricorrente è condannato al pagamento delle spese del procedimento, ovvero i costi sostenuti dallo Stato per il giudizio di Cassazione.
3. Sanzione Pecuniaria: Oltre alle spese, la legge prevede il pagamento di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende. Nel caso di specie, tale somma è stata fissata in tremila euro. Questa sanzione ha una duplice funzione: da un lato, disincentivare ricorsi palesemente infondati o dilatori; dall’altro, finanziare progetti per il miglioramento del sistema penitenziario.
In sintesi, un ricorso inammissibile non è solo un’occasione mancata, ma un errore procedurale che comporta costi economici e rende definitiva una condanna, chiudendo ogni ulteriore porta alla sua revisione in sede ordinaria.
Qual è stato l’esito del ricorso presentato alla Corte di Cassazione?
L’appello è stato dichiarato inammissibile. Ciò significa che la Corte non ha esaminato il merito della questione a causa della mancanza dei requisiti procedurali richiesti dalla legge.
Quali sono le conseguenze economiche per la persona che ha presentato il ricorso inammissibile?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma aggiuntiva di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.
Cosa comporta la dichiarazione di inammissibilità per la sentenza della Corte d’Appello?
A seguito della decisione della Cassazione, la sentenza emessa dalla Corte d’Appello diventa definitiva e deve essere eseguita, non potendo più essere impugnata con mezzi ordinari.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 17089 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 17089 Anno 2025
Presidente: COGNOME NOME COGNOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 18/03/2025
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
NOME nato a NAPOLI il 28/05/1978
avverso la sentenza del 13/11/2024 della CORTE APPELLO di MILANO
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
IN FATTO E IN DIRITTO
Letto il ricorso proposto nell’interesse di NOME COGNOME
considerato che l’unico motivo di ricorso, con cui si contesta vizio di
motivazione in ordine alla mancata applicazione delle circostanze attenuanti generiche, con giudizio di prevalenza rispetto alla contestata recidiva di cui all’art.
99, comma quarto, cod. pen., oltre che in relazione all’asserita omissione di qualsivoglia indicazione circa la mancata esclusione dell’anzidetta aggravante nei
confronti dell’odierno ricorrente, è manifestamente infondato per le seguenti ragioni: premesso, preliminarmente, che la censura circa l’esclusione della recidiva
non ha rappresentato specifico oggetto delle doglianze proposte con l’atto di appello, deve osservarsi che, la Corte territoriale (cfr. pag. 6) ha correttamente
chiarito che il testo del disposto normativo di cui all’art. 69, comma quarto, cod.
pen., è ostativo al richiesto bilanciamento in termini di prevalenza delle attenuanti;
rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la
condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende;
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso il 18 marzo 2025.