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Ricorso inammissibile: Cassazione e conseguenze

La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza, ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello. La decisione sottolinea il rigore dei requisiti procedurali e comporta per il ricorrente la condanna al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria, confermando l’importanza di una corretta impostazione dell’atto di impugnazione.

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Pubblicato il 22 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando la Cassazione Chiude la Porta

L’accesso alla Corte di Cassazione rappresenta l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma è un percorso irto di ostacoli procedurali. Una recente ordinanza della Settima Sezione Penale ci offre l’occasione per analizzare il concetto di ricorso inammissibile e le sue pesanti conseguenze per chi tenta l’impugnazione senza rispettare i rigidi paletti imposti dalla legge. Vediamo nel dettaglio cosa è successo e quali lezioni possiamo trarne.

I fatti del caso

La vicenda processuale ha origine da un ricorso presentato da un individuo avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Venezia nell’aprile del 2024. Il ricorrente, sperando di ottenere una riforma della decisione a lui sfavorevole, ha adito la Suprema Corte di Cassazione. Tuttavia, il suo tentativo di ottenere un nuovo esame del caso si è scontrato con una valutazione preliminare che ne ha decretato la fine ancor prima di entrare nel merito della questione.

La decisione della Corte sul ricorso inammissibile

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza in esame, ha tagliato corto, dichiarando il ricorso inammissibile. Questa decisione non significa che i giudici abbiano dato torto o ragione al ricorrente nel merito della sua pretesa, ma semplicemente che l’atto di impugnazione non possedeva i requisiti minimi richiesti dalla legge per poter essere esaminato.

La conseguenza diretta di questa declaratoria è stata duplice e severa:
1. Condanna al pagamento delle spese processuali: Il ricorrente è stato obbligato a farsi carico dei costi del procedimento.
2. Condanna al versamento di una somma alla Cassa delle ammende: Oltre alle spese, è stata inflitta una sanzione pecuniaria di tremila euro. Questa misura ha una funzione sanzionatoria e dissuasiva, volta a scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o proposti senza il rispetto delle regole procedurali.

Analisi della declaratoria di ricorso inammissibile

La declaratoria di inammissibilità è un filtro fondamentale per il corretto funzionamento della Corte di Cassazione, che ha il compito di garantire l’uniforme interpretazione della legge (funzione nomofilattica) e non di riesaminare i fatti come un terzo grado di merito. Un ricorso può essere dichiarato inammissibile per svariate ragioni, tra cui la mancanza di motivi specifici, la proposizione di censure che riguardano il merito dei fatti (non consentite in Cassazione) o il mancato rispetto dei termini per l’impugnazione.

Le motivazioni

Sebbene l’ordinanza in commento sia molto sintetica e non espliciti i motivi specifici dell’inammissibilità (una prassi comune per questo tipo di decisioni), possiamo dedurre che i Giudici abbiano riscontrato un vizio insanabile nell’atto di impugnazione. La decisione di condannare il ricorrente al pagamento di una somma alla Cassa delle ammende suggerisce che la Corte abbia ravvisato una colpa nel proporre un ricorso privo dei presupposti di legge. Questa sanzione serve a responsabilizzare le parti e i loro difensori, affinché adiscano la Suprema Corte solo con cognizione di causa e per questioni che rientrano effettivamente nelle sue competenze.

Le conclusioni

L’ordinanza della Cassazione ribadisce un principio cruciale: il diritto di impugnazione non è incondizionato. Presentare un ricorso in Cassazione richiede un’attenta valutazione dei motivi, che devono essere strettamente attinenti a violazioni di legge e non a una mera rivalutazione dei fatti. La declaratoria di ricorso inammissibile non è solo una sconfitta processuale, ma comporta anche conseguenze economiche significative. Per il cittadino, ciò si traduce nella necessità di affidarsi a professionisti esperti che possano valutare con scrupolo le reali possibilità di successo di un’impugnazione, evitando così costi inutili e sanzioni.

Qual è stata la decisione finale della Corte di Cassazione?
La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile.

Quali sono state le conseguenze economiche per il ricorrente?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Contro quale provvedimento era stato presentato il ricorso?
Il ricorso era stato proposto avverso la sentenza della Corte d’Appello di Venezia del 23/04/2024.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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