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Ricorso inammissibile: Cassazione e condanne recenti

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile contro una sentenza della Corte d’Appello. La decisione si basa sulle recenti condanne penali del ricorrente, passate in giudicato e successive ai fatti del processo principale, come evidenziato dal suo certificato penale. Di conseguenza, il ricorrente è condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 7 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione Conferma la Decisione Basandosi sul Certificato Penale

L’esito di un procedimento giudiziario può essere influenzato da numerosi fattori, inclusa la condotta processuale e post-processuale dell’imputato. Un recente provvedimento della Corte di Cassazione ha messo in luce come condanne sopravvenute possano avere un peso determinante, portando a una declaratoria di ricorso inammissibile. Questa decisione sottolinea l’importanza del certificato penale come strumento di valutazione complessiva della posizione del ricorrente.

I Fatti del Caso in Analisi

La vicenda trae origine dal ricorso presentato da un individuo avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Venezia nell’aprile del 2024. Il ricorrente, cercando di ottenere una riforma della decisione di secondo grado, ha portato il caso dinanzi alla Suprema Corte di Cassazione, l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento. Il procedimento in Cassazione, tuttavia, non è entrato nel merito della questione, fermandosi a una valutazione preliminare sulla sua ammissibilità.

La Decisione della Corte: Focus sul Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione, con una sintetica ma chiara ordinanza, ha deciso di non procedere all’esame del merito del ricorso, dichiarandolo inammissibile. Questa pronuncia non significa che la Corte abbia dato torto o ragione al ricorrente sui motivi specifici dell’impugnazione, ma piuttosto che il ricorso stesso mancava dei presupposti necessari per poter essere giudicato. La conseguenza diretta di tale declaratoria è la conferma definitiva della sentenza impugnata, quella della Corte d’Appello, e l’irrogazione di sanzioni a carico del proponente.

Le Motivazioni: Il Peso delle Condanne Sopravvenute

La motivazione alla base della decisione della Suprema Corte risiede in un elemento emerso dall’analisi del certificato penale del ricorrente. I giudici hanno infatti rilevato la presenza di condanne recenti, divenute definitive (cioè “passate in giudicato”) per reati commessi in epoca successiva ai fatti oggetto del processo in corso. In particolare, è stata evidenziata una condanna per un fatto del 17 settembre 2019, divenuta irrevocabile nello stesso anno.

Questa circostanza, sebbene non direttamente collegata ai fatti per cui si procedeva, è stata ritenuta rilevante dai giudici. La presenza di nuove condanne definitive può essere interpretata come un indicatore della persistenza di una condotta illecita, un fattore che la Corte può tenere in considerazione nel quadro di una valutazione complessiva che precede l’esame nel merito. La decisione di dichiarare il ricorso inammissibile si fonda, quindi, su una constatazione oggettiva che ha precluso ogni ulteriore discussione.

Le Conclusioni: Conseguenze Pratiche della Dichiarazione di Inammissibilità

Le implicazioni pratiche di questa ordinanza sono significative per il ricorrente. In primo luogo, la sentenza della Corte d’Appello diventa definitiva a tutti gli effetti. In secondo luogo, come conseguenza della declaratoria di inammissibilità, il ricorrente è stato condannato a sostenere i costi del procedimento, ovvero al pagamento delle spese processuali. A ciò si aggiunge un’ulteriore sanzione pecuniaria: il versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Questo caso serve da monito sull’importanza non solo di presentare ricorsi fondati su validi motivi di diritto, ma anche di mantenere una condotta irreprensibile, poiché il proprio passato giudiziario, anche recente, può avere un impatto diretto sull’esito dei procedimenti in corso.

Perché la Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile?
La Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile dopo aver rilevato dal certificato penale del ricorrente la presenza di recenti condanne per reati commessi successivamente ai fatti in giudizio, in particolare un reato del 2019 passato in giudicato nello stesso anno.

Quali sono state le conseguenze economiche per il ricorrente a seguito della decisione?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Cosa significa che una condanna è ‘passata in giudicato’?
Significa che la sentenza è diventata definitiva e non può più essere contestata con i normali mezzi di impugnazione, come l’appello o il ricorso per cassazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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