Ricorso in Cassazione Inammissibile: Analisi e Conseguenze
Presentare un ricorso in Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel sistema legale italiano, ma l’accesso a questa fase è tutt’altro che scontato. Un’ordinanza recente della Suprema Corte ci offre lo spunto per analizzare cosa accade quando un ricorso inammissibile viene respinto e quali sono le severe conseguenze per chi lo propone. Il caso in esame riguarda un ricorso contro una decisione della Corte d’Appello di Salerno, che non ha superato il vaglio preliminare della Corte di Cassazione.
Il Percorso Giudiziario
La vicenda processuale ha origine da un ricorso presentato da un soggetto avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Salerno in data 15 ottobre 2024. Sperando di ottenere una riforma della decisione di secondo grado, la parte ha adito la Corte di Cassazione. Tuttavia, l’esito non è stato quello auspicato. La Suprema Corte, riunita in camera di consiglio, ha esaminato l’atto di impugnazione e ne ha decretato la fine anticipata.
La Decisione della Corte: le conseguenze del ricorso inammissibile
Con una sintetica ma perentoria ordinanza, la settima sezione penale della Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa declaratoria non entra nel merito della questione, ovvero non stabilisce se il ricorrente avesse torto o ragione sui fatti, ma si ferma a un livello precedente: l’impugnazione non possedeva i requisiti minimi richiesti dalla legge per poter essere esaminata.
La conseguenza di questa decisione è duplice e severa:
1. Condanna alle spese processuali: Il ricorrente è stato obbligato a pagare tutti i costi relativi al procedimento in Cassazione.
2. Sanzione pecuniaria: Oltre alle spese, è stata disposta la condanna al pagamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, un ente che finanzia progetti per il miglioramento delle condizioni carcerarie e il reinserimento dei detenuti.
Le Motivazioni della Decisione
L’ordinanza in esame non esplicita i motivi specifici che hanno portato a giudicare il ricorso inammissibile. Tuttavia, in via generale, le cause di inammissibilità di un ricorso in Cassazione sono tassativamente previste dalla legge e possono includere, ad esempio, la presentazione dell’atto oltre i termini previsti, la mancanza di motivi specifici di impugnazione consentiti per il giudizio di legittimità (che sono solo violazioni di legge o vizi di motivazione e non un riesame dei fatti), oppure la proposizione di censure che mirano a una nuova valutazione delle prove, attività preclusa alla Suprema Corte. La declaratoria di inammissibilità sancisce che l’atto introduttivo del giudizio non era idoneo a innescare una valida valutazione nel merito da parte dei giudici.
Le Conclusioni
La decisione della Cassazione ribadisce un principio fondamentale: l’accesso al giudizio di legittimità è un rimedio eccezionale, soggetto a rigidi requisiti formali e sostanziali. Un ricorso inammissibile non solo non produce alcun risultato utile per il proponente, ma comporta anche conseguenze economiche significative, tra cui la condanna alle spese e il versamento di una sanzione alla Cassa delle ammende. Questo provvedimento serve da monito sull’importanza di una valutazione attenta e professionale prima di intraprendere un’impugnazione in Cassazione, al fine di evitare esiti pregiudizievoli e costi inutili.
Qual è stata la decisione della Corte di Cassazione riguardo al ricorso presentato?
La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile.
Quali sono state le conseguenze economiche per la persona che ha presentato il ricorso?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.
Cosa significa che un ricorso è dichiarato ‘inammissibile’?
Significa che il ricorso non può essere esaminato nel merito dalla Corte perché manca dei requisiti formali o sostanziali richiesti dalla legge per questo tipo di impugnazione.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 17385 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 17385 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: NOME
Data Udienza: 10/04/2025
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
NOME nato a PAGANI il 10/03/1990
avverso la sentenza del 15/10/2024 della CORTE APPELLO di SALERNO
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Letto il ricorso di NOME COGNOME;
considerato che il motivo addotto, che contesta complessivamente e
cumulativamente l’affermazione di responsabilità dell’imputato, non è consentit poiché semplicemente riproduttivo di censure già formulate, e adeguatamente e
sufficientemente giustificate dalla sentenza impugnata (cfr., pag. 3 e 4 d sentenza impugnata, ove si spiega che il conto ‘beneficiario’ era stato aperto,
prima “dell’operazione’ illecita, grazie all’utilizzazione di documenti identifi intestati all’imputato);
rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile con
condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spe processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso in Roma, il 10/04/2025 Il C nsigliere Estensore