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Ricorso inammissibile: Cassazione e condanna alle spese

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile presentato contro una sentenza della Corte d’Appello di Napoli. A seguito di tale decisione, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di 3.000 euro. Questo caso evidenzia le conseguenze di un’impugnazione che non possiede i requisiti di legge per essere esaminata nel merito.

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Pubblicato il 27 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza

L’esito di un processo non sempre si conclude con una sentenza di merito. A volte, un’impugnazione può interrompersi prima ancora che i giudici ne analizzino il contenuto. Questo accade quando viene dichiarato un ricorso inammissibile, una decisione con importanti conseguenze procedurali e finanziarie per chi lo ha proposto. Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione offre un chiaro esempio di questa situazione, condannando il ricorrente al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria.

I Fatti del Caso

La vicenda trae origine da un ricorso presentato alla Suprema Corte di Cassazione avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Napoli in data 31 gennaio 2025. Il ricorrente, un uomo nato a Napoli nel 1981, ha cercato di ottenere la revisione della decisione di secondo grado, portando il caso all’attenzione dei giudici di legittimità. L’udienza per la discussione del ricorso è stata fissata per l’11 luglio 2025.

La Decisione della Corte: il Ricorso Inammissibile

Dopo aver esaminato gli atti e ascoltato la relazione del Consigliere, la settima sezione penale della Corte di Cassazione ha emesso un’ordinanza che ha posto fine al procedimento. I giudici hanno dichiarato il ricorso inammissibile.

Questa pronuncia ha avuto due conseguenze dirette e onerose per il ricorrente:
1. La condanna al pagamento di tutte le spese processuali sostenute per il giudizio di Cassazione.
2. La condanna al versamento di una somma pari a 3.000,00 euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni della Decisione

L’ordinanza in esame è un provvedimento sintetico che non entra nel dettaglio delle ragioni specifiche che hanno portato alla declaratoria di inammissibilità. Tuttavia, in ambito penale, un ricorso per Cassazione viene tipicamente dichiarato inammissibile per diverse ragioni previste dal codice di procedura. Tra le più comuni vi sono la presentazione del ricorso fuori dai termini di legge, la mancanza di motivi specifici di impugnazione, la proposizione di censure che riguardano il merito dei fatti (e non la violazione di legge, unico ambito di competenza della Cassazione) o la carenza di legittimazione da parte del ricorrente. La decisione di condannare il ricorrente al pagamento di una somma alla Cassa delle ammende è una conseguenza automatica prevista dalla legge in caso di inammissibilità, volta a sanzionare l’abuso dello strumento processuale e a scoraggiare impugnazioni palesemente infondate o dilatorie.

Conclusioni: Le Conseguenze Pratiche di un Ricorso Inammissibile

La decisione della Suprema Corte sottolinea un principio fondamentale del nostro ordinamento: l’accesso alla giustizia deve essere esercitato in modo responsabile. Proporre un ricorso, specialmente dinanzi alla Corte di Cassazione, richiede il rispetto di rigorosi requisiti formali e sostanziali. Un ricorso inammissibile non solo non ottiene il risultato sperato di una revisione della sentenza, ma comporta anche significative conseguenze economiche. La condanna alle spese processuali e al versamento di una sanzione pecuniaria serve da monito, evidenziando l’importanza di una valutazione attenta e professionale prima di intraprendere un’azione legale di tale portata. Questo caso ribadisce che l’impugnazione non è un tentativo da fare alla leggera, ma un rimedio giuridico da utilizzare solo quando sussistono validi e specifici motivi di diritto.

Cosa succede quando un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
Quando un ricorso è dichiarato inammissibile, la Corte non esamina il merito della questione. Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende.

Oltre alle spese processuali, quali altre somme può essere condannato a pagare chi propone un ricorso inammissibile?
Nel caso specifico, oltre alle spese processuali, il ricorrente è stato condannato al pagamento della somma di 3.000,00 euro in favore della Cassa delle ammende.

Qual è stata la decisione finale della Corte di Cassazione?
La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile con ordinanza emessa in data 11 luglio 2025.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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