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Ricorso inammissibile: Cassazione e condanna alle spese

Un’ordinanza della Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello. La decisione comporta per il ricorrente la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di 3.000 euro in favore della Cassa delle ammende, confermando la definitività della pronuncia impugnata.

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Pubblicato il 24 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Analisi e Conseguenze di un’Ordinanza

L’esito di un procedimento giudiziario può dipendere non solo dal merito della questione, ma anche dal rigoroso rispetto delle norme procedurali. Un esempio emblematico è il caso del ricorso inammissibile, una decisione che impedisce alla Corte di Cassazione di esaminare le ragioni dell’impugnazione. Analizziamo un’ordinanza recente che illustra perfettamente le conseguenze di tale pronuncia.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale ha origine da un ricorso presentato alla Suprema Corte di Cassazione contro una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Torino. Il ricorrente, un individuo nato nel 1978, ha cercato di ottenere l’annullamento della decisione di secondo grado, portando le sue doglianze dinanzi ai giudici di legittimità.

La Corte, riunitasi in camera di consiglio, ha preso in esame il ricorso dopo aver dato avviso a tutte le parti coinvolte nel procedimento e aver ascoltato la relazione del Consigliere designato.

La Decisione della Corte: il Ricorso Inammissibile

Con un’ordinanza sintetica ma perentoria, la settima sezione penale della Corte di Cassazione ha troncato il percorso del gravame. I giudici hanno stabilito che il ricorso doveva essere dichiarato inammissibile.

Questa decisione ha avuto due conseguenze dirette e onerose per il ricorrente:
1. La condanna al pagamento di tutte le spese processuali sostenute.
2. La condanna al versamento della somma di euro 3.000,00 in favore della Cassa delle ammende.

La declaratoria di inammissibilità ha, di fatto, reso definitiva la sentenza della Corte d’Appello, impedendo ogni ulteriore esame nel merito della vicenda.

Le Motivazioni

L’ordinanza in esame è un provvedimento redatto in forma semplificata e non esplicita le ragioni specifiche che hanno condotto alla dichiarazione di inammissibilità. Tuttavia, in ambito penale, un ricorso in Cassazione è generalmente dichiarato inammissibile per vizi che ne precludono l’esame. Tra le cause più comuni vi sono:
* Vizi di forma: Il ricorso non rispetta i requisiti formali prescritti dal codice di procedura penale.
* Mancanza di motivi specifici: I motivi di ricorso sono generici, astratti o non indicano chiaramente le violazioni di legge o i vizi di motivazione della sentenza impugnata.
* Proposizione di questioni di fatto: Il ricorso tenta di ottenere dalla Cassazione una nuova valutazione delle prove o una ricostruzione dei fatti, compito che spetta esclusivamente ai giudici di merito (Tribunale e Corte d’Appello).
* Tardività: Il ricorso è stato presentato oltre i termini perentori stabiliti dalla legge.

La condanna al pagamento della somma alla Cassa delle ammende non è una sanzione accessoria, ma una misura con una duplice finalità: sanzionare l’abuso dello strumento processuale e scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o dilatori, che sovraccaricano il sistema giudiziario.

Le Conclusioni

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale del nostro ordinamento: l’accesso alla giustizia, e in particolare al giudizio di legittimità, è subordinato al rispetto di precise regole procedurali. Un ricorso inammissibile non è un esito neutro, ma comporta conseguenze economiche significative per chi lo propone. La decisione della Corte serve da monito sull’importanza di affidarsi a una difesa tecnica qualificata, capace di valutare attentamente i presupposti per un’impugnazione in Cassazione, evitando così di incorrere in declaratorie di inammissibilità e nelle relative sanzioni pecuniarie.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
Significa che la Corte non può esaminare il merito del ricorso, ovvero le ragioni dell’impugnazione, a causa della mancanza di requisiti previsti dalla legge. Di conseguenza, la sentenza del grado precedente diventa definitiva.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e, come in questo caso, al versamento di una somma di denaro (qui 3.000,00 euro) in favore della Cassa delle ammende.

L’ordinanza della Corte spiega sempre i motivi specifici dell’inammissibilità?
Non necessariamente. Come dimostra il provvedimento in esame, la Corte può emettere un’ordinanza che dichiara l’inammissibilità in modo sintetico, senza dettagliare la specifica violazione procedurale che ha portato a tale decisione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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