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Ricorso inammissibile: Cassazione e condanna alle spese

La Corte di Cassazione, con ordinanza del 17 gennaio 2025, ha dichiarato il ricorso inammissibile presentato contro una sentenza della Corte d’Appello di Roma del 24 giugno 2024. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro a favore della Cassa delle Ammende.

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Pubblicato il 29 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Le Conseguenze di un Appello Fallito in Cassazione

Quando si intraprende un percorso legale, l’esito non è mai scontato. Un esempio emblematico è la dichiarazione di ricorso inammissibile da parte della Corte di Cassazione, una decisione che non entra nel merito della questione ma blocca il procedimento per vizi procedurali o di forma. Analizziamo un’ordinanza recente per comprendere meglio le dinamiche e le conseguenze di tale pronuncia.

Il Contesto del Caso: Dal Ricorso alla Decisione

La vicenda giudiziaria ha origine da un ricorso presentato da un individuo avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Roma in data 24 giugno 2024. L’imputato, nato a Roma nel 1994, ha deciso di impugnare la decisione di secondo grado, portando il caso all’attenzione della Suprema Corte di Cassazione. Il procedimento è stato assegnato alla Settima Sezione Penale, che ha fissato l’udienza per il 17 gennaio 2025.

La Decisione della Corte di Cassazione: Un Ricorso Inammissibile

Il 17 gennaio 2025, la Corte di Cassazione, presieduta dal Dott. Andrea Gentili e con relatore il Consigliere Giuseppe Noviello, ha emesso la sua decisione. L’esito è stato netto: il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Questa pronuncia ha impedito alla Corte di esaminare le ragioni di merito sollevate dal ricorrente, chiudendo di fatto la porta a un’ulteriore revisione del caso.

Conseguenze Economiche per il Ricorrente

La declaratoria di inammissibilità non è priva di conseguenze. Il dispositivo dell’ordinanza, noto come P.Q.M. (Per Questi Motivi), stabilisce chiaramente due obblighi a carico del ricorrente:
1. Pagamento delle spese processuali: il ricorrente è stato condannato a sostenere i costi del procedimento giudiziario.
2. Versamento alla Cassa delle Ammende: è stata imposta una sanzione pecuniaria di tremila euro da versare in favore della Cassa delle Ammende, un ente che finanzia progetti di reinserimento per i detenuti.

Le Motivazioni Dietro la Dichiarazione di Inammissibilità

Sebbene l’ordinanza sia sintetica e non entri nel dettaglio delle specifiche ragioni che hanno portato alla decisione, una dichiarazione di ricorso inammissibile in Cassazione è generalmente legata a vizi specifici. Le cause possono essere molteplici e includono, ad esempio, la presentazione del ricorso fuori dai termini previsti dalla legge, la mancanza di motivi specifici di impugnazione come richiesti dal codice di procedura penale, o il tentativo di sollevare questioni di fatto che non possono essere riesaminate in sede di legittimità. La Corte di Cassazione, infatti, giudica sulla corretta applicazione della legge (giudizio di diritto) e non può rivalutare le prove o i fatti del processo (giudizio di merito).

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

La decisione analizzata sottolinea un principio fondamentale del nostro sistema giudiziario: l’accesso alla giustizia è garantito, ma deve avvenire nel rispetto di precise regole procedurali. Un ricorso, specialmente in Cassazione, deve essere redatto con perizia tecnica e fondarsi su motivi di diritto solidi. La declaratoria di inammissibilità non solo rende definitiva la sentenza impugnata, ma comporta anche significative conseguenze economiche per chi ha promosso un’impugnazione avventata o mal formulata. Questo caso serve da monito sull’importanza di una valutazione attenta e professionale prima di adire la Suprema Corte.

Qual è stata la decisione finale della Corte di Cassazione riguardo al ricorso presentato?
La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, senza quindi esaminare il merito della questione.

Quali sono state le conseguenze economiche per la persona che ha presentato il ricorso?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle Ammende.

Contro quale provvedimento era stato proposto il ricorso in Cassazione?
Il ricorso è stato proposto avverso la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Roma in data 24 giugno 2024.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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