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Ricorso inammissibile: Cassazione e condanna

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile presentato da due individui contro una sentenza della Corte d’Appello di Cagliari. A seguito della decisione, i ricorrenti sono stati condannati al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro ciascuno. Questo caso sottolinea le severe conseguenze di un appello che non rispetta i requisiti di legge.

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Pubblicato il 22 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Decisione della Cassazione e le Sue Conseguenze Economiche

L’esito di un procedimento giudiziario non si conclude sempre con una decisione sul merito della questione. A volte, l’atto introduttivo del giudizio di impugnazione può essere fermato prima ancora che inizi la discussione. Questo è ciò che accade quando viene dichiarato un ricorso inammissibile, una circostanza che comporta serie conseguenze per chi lo ha proposto. Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio di questa dinamica processuale e delle sue implicazioni finanziarie.

I Fatti del Caso

La vicenda trae origine dal ricorso presentato da due individui contro una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Cagliari in data 28 maggio 2024. I ricorrenti, cercando di ottenere una riforma della decisione a loro sfavorevole, hanno adito la Suprema Corte di Cassazione, l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento. Tuttavia, il loro tentativo di rimettere in discussione il verdetto precedente si è scontrato con un ostacolo di natura prettamente procedurale.

La Decisione della Suprema Corte: Il Ricorso Inammissibile

All’udienza del 4 febbraio 2025, la Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, dopo aver ascoltato la relazione del Consigliere e dato avviso alle parti, ha emesso un’ordinanza dal contenuto netto e perentorio. La Corte ha dichiarato i ricorsi proposti semplicemente ‘inammissibili’.

Questa decisione significa che i giudici non sono entrati nel merito delle argomentazioni dei ricorrenti; non hanno valutato se le loro lamentele fossero fondate o meno. L’inammissibilità blocca l’esame della questione sul nascere, poiché l’atto di impugnazione è stato ritenuto privo dei requisiti minimi richiesti dalla legge per poter essere preso in considerazione.

Le Motivazioni della Decisione

Sebbene l’ordinanza sia estremamente sintetica, la dichiarazione di inammissibilità si fonda su ragioni procedurali. Un ricorso in Cassazione deve essere formulato secondo canoni molto specifici: deve indicare con precisione le violazioni di legge o i vizi di motivazione della sentenza impugnata. Quando un ricorso è generico, non specifica chiaramente i motivi di doglianza o si limita a riproporre le stesse argomentazioni già respinte nei gradi precedenti senza una critica puntuale al provvedimento impugnato, la Corte lo dichiara inammissibile. La finalità è quella di evitare un uso strumentale o dilatorio del giudizio di legittimità, preservando la funzione della Cassazione come organo di controllo sulla corretta applicazione del diritto.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

Le conseguenze di un ricorso inammissibile non sono solo procedurali, ma anche economiche e particolarmente severe. La Corte non si è limitata a respingere l’appello, ma ha condannato i ricorrenti al pagamento delle spese processuali. In aggiunta, ha inflitto a ciascuno di essi il pagamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Questa sanzione pecuniaria non ha natura risarcitoria, ma punitiva, e serve a scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o proposti senza il rispetto delle regole processuali. Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale: l’accesso alla giustizia è un diritto, ma il suo esercizio deve avvenire in modo responsabile e conforme alle norme, pena sanzioni che possono rivelarsi molto onerose.

Cosa significa quando un ricorso è dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
Significa che la Corte non esamina il merito della questione perché il ricorso non soddisfa i requisiti formali o sostanziali previsti dalla legge. L’atto viene rigettato senza una discussione sul fondo.

Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile?
La parte che ha presentato il ricorso viene condannata al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende. In questo caso specifico, la sanzione ammonta a 3.000 euro per ciascun ricorrente.

Perché viene imposta una sanzione pecuniaria oltre al pagamento delle spese?
La sanzione pecuniaria ha una funzione deterrente e punitiva. Serve a scoraggiare la presentazione di impugnazioni manifestamente infondate o dilatorie, tutelando l’efficienza del sistema giudiziario.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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