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Ricorso inammissibile: Cassazione e Cassa Ammende

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile contro una sentenza della Corte d’Appello. Di conseguenza, l’appellante è stato condannato a pagare le spese processuali e una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende, confermando la decisione precedente.

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Pubblicato il 9 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando la Cassazione Chiude la Porta e Condanna alle Spese

L’ordinanza in esame, emessa dalla Corte di Cassazione, offre un chiaro esempio di come un percorso giudiziario possa concludersi bruscamente con una dichiarazione di ricorso inammissibile. Questo tipo di decisione, sebbene concisa, ha implicazioni significative per l’imputato, che non solo vede confermata la condanna precedente, ma si trova anche a dover sostenere ulteriori costi. Analizziamo i dettagli di questo caso per comprendere meglio le dinamiche procedurali e le conseguenze di un’impugnazione fallita.

I Fatti del Caso

Un soggetto, precedentemente condannato dalla Corte d’Appello di Napoli con una sentenza del settembre 2024, ha deciso di presentare ricorso alla Corte di Cassazione, l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento. L’obiettivo era, presumibilmente, ottenere l’annullamento o la riforma della decisione di secondo grado. La Suprema Corte ha esaminato l’atto di impugnazione in un’udienza tenutasi nell’aprile 2025.

La Decisione sul Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione, dopo aver ascoltato la relazione del Consigliere designato, ha emesso un’ordinanza con cui ha risolto la questione in modo definitivo e perentorio. Il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Questa decisione ha comportato due conseguenze dirette per il ricorrente:

1. La condanna al pagamento delle spese processuali sostenute nel giudizio di legittimità.
2. La condanna al versamento di una somma pari a tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

le motivazioni

L’ordinanza non entra nel dettaglio delle specifiche ragioni che hanno portato alla declaratoria di inammissibilità, come spesso accade in questo tipo di provvedimenti sintetici. Tuttavia, possiamo delineare i motivi generali per cui un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile. L’inammissibilità non riguarda la fondatezza o meno delle accuse (il merito della questione), ma attiene a vizi procedurali dell’atto di impugnazione. Le cause più comuni includono la presentazione del ricorso fuori termine, la mancanza di motivi specifici previsti dalla legge (ad esempio, si tenta di far rivalutare i fatti, cosa non consentita in Cassazione), o la sottoscrizione da parte di un difensore non abilitato al patrocinio presso le giurisdizioni superiori. Con la sua decisione, la Corte ha implicitamente ritenuto che il ricorso presentato mancasse di uno dei requisiti essenziali per poter essere esaminato nel merito, rendendolo di fatto un atto inutile. La condanna al pagamento della somma alla Cassa delle ammende assume una funzione sanzionatoria, volta a scoraggiare impugnazioni palesemente infondate o dilatorie, che appesantiscono inutilmente il sistema giudiziario.

le conclusioni

La decisione della Cassazione è irrevocabile e rende definitiva la sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Appello. Per il ricorrente, l’esito non solo cristallizza la sua posizione giuridica, ma comporta anche un onere economico aggiuntivo. Questo caso sottolinea l’importanza cruciale di una corretta redazione tecnica degli atti di impugnazione e di una valutazione attenta dei presupposti per adire la Corte di Cassazione. Un ricorso inammissibile non è solo una sconfitta processuale, ma una chiusura definitiva di ogni possibilità di revisione della condanna, con l’aggravio di costi che ne derivano.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte non ha nemmeno esaminato il merito della questione (cioè se il ricorrente avesse ragione o torto), ma ha respinto l’impugnazione per un vizio di forma o procedurale, come ad esempio la presentazione oltre i termini o la mancanza dei requisiti di legge.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile in Cassazione?
Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali del giudizio e al versamento di una somma di denaro (nel caso specifico, tremila euro) in favore della Cassa delle ammende, a titolo sanzionatorio.

A cosa serve la Cassa delle ammende?
È un fondo statale alimentato da sanzioni pecuniarie come quella descritta, utilizzato per finanziare progetti volti a migliorare le infrastrutture penitenziarie e a favorire il reinserimento sociale dei detenuti.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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