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Ricorso Inammissibile: Cassazione e Cassa Ammende

Un’ordinanza della Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello di Milano. A seguito della decisione, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Il provvedimento evidenzia le conseguenze procedurali ed economiche di un’impugnazione che non supera il vaglio di ammissibilità.

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Pubblicato il 30 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza e le Sue Conseguenze

Presentare un ricorso in Cassazione rappresenta l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma non tutti i ricorsi vengono esaminati nel merito. Un’ordinanza recente della Corte Suprema ci offre uno spunto per analizzare il caso di un ricorso inammissibile e le severe conseguenze che ne derivano per il proponente. Comprendere questi meccanismi è fondamentale per capire l’importanza di un’impugnazione fondata su solidi motivi giuridici.

I Fatti alla Base del Provvedimento

Il caso trae origine da un ricorso presentato avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Milano in data 3 ottobre 2024. Il ricorrente, attraverso i suoi legali, ha deciso di impugnare tale decisione, portando la questione all’attenzione della settima sezione penale della Corte di Cassazione.

La Decisione della Corte: il Ricorso Inammissibile

Dopo aver ricevuto l’avviso e aver ascoltato la relazione del Consigliere incaricato durante l’udienza del 23 aprile 2025, la Corte di Cassazione ha emesso la sua decisione. Il verdetto è stato netto e perentorio: il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Questa declaratoria impedisce alla Corte di entrare nel merito delle doglianze sollevate dal ricorrente, chiudendo di fatto il procedimento in questa fase preliminare.

Le Conseguenze Economiche della Dichiarazione di Inammissibilità

La declaratoria di ricorso inammissibile non è priva di conseguenze. Al contrario, essa comporta sanzioni economiche significative per il ricorrente. In conformità con la prassi consolidata, la Corte ha condannato la parte proponente al pagamento di due voci di spesa distinte:
1. Le spese processuali, ovvero i costi relativi al procedimento di Cassazione.
2. Una somma di tremila euro da versare in favore della Cassa delle ammende.

Questa seconda sanzione ha una funzione deterrente, volta a scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o proposti senza il rispetto dei requisiti di legge, che congestionano inutilmente il sistema giudiziario.

Le Motivazioni

L’ordinanza in esame è estremamente sintetica e non entra nel dettaglio delle ragioni specifiche che hanno portato a giudicare l’impugnazione inammissibile. Tuttavia, in linea generale, un ricorso viene dichiarato tale quando manca dei requisiti formali previsti dal codice di procedura penale o quando i motivi addotti sono manifestamente infondati, ovvero non idonei a mettere in discussione la correttezza giuridica della sentenza impugnata. La condanna al pagamento di una somma alla Cassa delle ammende suggerisce che la Corte abbia ritenuto il ricorso privo di serie possibilità di accoglimento.

Le Conclusioni

La decisione della Corte di Cassazione ribadisce un principio cardine del nostro sistema processuale: l’accesso al giudizio di legittimità è un rimedio eccezionale, riservato a casi in cui si lamentano vizi specifici di violazione di legge o di motivazione. La declaratoria di ricorso inammissibile non solo rende definitiva la sentenza impugnata, ma comporta anche un onere economico per il ricorrente, fungendo da filtro per garantire che solo le questioni giuridicamente rilevanti giungano all’attenzione della Suprema Corte. Questo caso serve da monito sull’importanza di una valutazione attenta e professionale prima di intraprendere l’ultimo grado di giudizio.

Qual è stata la decisione della Corte di Cassazione riguardo al ricorso presentato?
La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile.

Quali sono state le conseguenze economiche per il ricorrente?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Cosa comporta la dichiarazione di inammissibilità di un ricorso?
Comporta che la Corte non esamina il merito della questione. Di conseguenza, la sentenza impugnata diventa definitiva e il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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