Ricorso Inammissibile: Quando la Cassazione Chiude la Porta
L’ordinanza n. 7038 del 2024 della Corte di Cassazione offre un chiaro esempio di come un ricorso inammissibile venga gestito dalla suprema magistratura. Questo provvedimento sottolinea l’importanza di formulare motivi di impugnazione specifici e giuridicamente solidi, pena non solo il rigetto, ma anche la condanna a sanzioni pecuniarie. Analizziamo nel dettaglio la decisione e le sue implicazioni.
Il Contesto del Caso Giudiziario
Una persona condannata dalla Corte d’Appello di Sassari presentava ricorso per cassazione, cercando di ribaltare la decisione di secondo grado. Il ricorso si basava essenzialmente su due argomentazioni principali: la prima riguardava un presunto e imminente rischio per la propria salute, mentre la seconda verteva sulla mancata concessione di un’attenuante speciale.
L’Analisi della Corte: I Motivi del Ricorso Inammissibile
La Corte di Cassazione, nel suo ruolo di giudice di legittimità, non riesamina i fatti del processo, ma valuta se i giudici dei gradi precedenti abbiano applicato correttamente la legge. In questo caso, entrambi i motivi del ricorso sono stati ritenuti non meritevoli di accoglimento, portando a una declaratoria di inammissibilità.
Il Rischio per la Salute: Una Valutazione Insindacabile
Il primo motivo, legato al rischio per la salute della ricorrente, è stato qualificato come “manifestamente infondato”. La Corte ha stabilito che la valutazione espressa nella sentenza d’appello su questo punto era “incensurabile”. Ciò significa che i giudici di merito avevano già esaminato adeguatamente la questione e la loro conclusione era logica e ben motivata, non lasciando spazio a una nuova valutazione di fatto da parte della Cassazione.
L’Attenuante Speciale: Genericità e Mancanza di Spontaneità
Il secondo motivo, relativo al mancato riconoscimento di un’attenuante, è stato giudicato “del tutto generico”. La ricorrente non aveva formulato una critica specifica e puntuale alla decisione della Corte d’Appello. Inoltre, la Cassazione ha evidenziato la correttezza della sentenza impugnata nel rilevare che il comportamento della persona, su cui si basava la richiesta di attenuante, non era stato “spontaneo”, elemento essenziale per la concessione del beneficio.
Le Motivazioni Giuridiche Dietro il Ricorso Inammissibile
La decisione della Corte si fonda su principi cardine della procedura penale. Un ricorso in Cassazione non può essere una semplice riproposizione delle argomentazioni già respinte in appello. Deve, invece, individuare vizi di legge specifici (come un’errata interpretazione di una norma o un difetto logico nella motivazione) presenti nella sentenza impugnata. La genericità dei motivi e la manifesta infondatezza sono due delle cause principali che portano a dichiarare un ricorso inammissibile. Questa funzione di “filtro” è essenziale per garantire che la Corte Suprema si concentri solo sulle questioni di diritto più rilevanti.
Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Pronuncia
Questa ordinanza ribadisce una lezione fondamentale per chiunque intenda adire la Corte di Cassazione: la preparazione del ricorso deve essere meticolosa. Non è sufficiente essere in disaccordo con la decisione precedente; è necessario dimostrare, con argomenti tecnici e specifici, dove e perché i giudici di merito hanno sbagliato nell’applicare la legge. La conseguenza di un ricorso superficiale o infondato non è solo la conferma della condanna, ma anche l’imposizione di ulteriori costi, come le spese processuali e una sanzione a favore della Cassa delle ammende, che in questo caso ammontava a tremila euro. Una sanzione che serve a disincentivare impugnazioni meramente dilatorie o pretestuose.
Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché il primo motivo è stato ritenuto manifestamente infondato, in quanto la valutazione della corte d’appello era insindacabile, e il secondo motivo era del tutto generico e basato su un comportamento non spontaneo.
Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile in questo caso?
La ricorrente è stata condannata al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.
È possibile chiedere alla Corte di Cassazione di rivalutare i fatti, come un presunto rischio per la salute?
No, sulla base di questa ordinanza, la Corte di Cassazione non può riesaminare le valutazioni di fatto (come l’esistenza di un rischio per la salute) compiute dai giudici di merito, se la loro motivazione è ritenuta corretta e priva di vizi logici.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 7038 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 7038 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 29/01/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME NOME a SASSARI il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 15/03/2023 della CORTE APPELLO SEZ.DIST. di SASSARI
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
OSSERVA
Ritenuto che il primo motivo dedotto con il ricorso è manifestamente infondato rispett all’incensurabile valutazione espressa dalla sentenza in relazione alla insussistenza prospettato imminente rischio per la salute della ricorrente;
Rilevato che del tutto generica è la deduzione in ordine al riconoscimento della attenuant speciale rispetto al corretto rilievo della infondatezza del correlato motivo di appello, tra di comportamento non spontaneo;
Rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la condanna della ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favor della Cassa delle ammende.
P. Q. M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna la ricorrente al pagamento delle spese processua e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso il 29/01/2024