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Ricorso inammissibile: Cassazione conferma condanna

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile presentato contro una sentenza della Corte d’Appello di Milano. A seguito di questa decisione, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro. L’ordinanza sottolinea le conseguenze negative di un’impugnazione che non rispetta i requisiti di legge.

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Pubblicato il 6 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Analisi di una Recente Ordinanza

L’esito di un processo non sempre si conclude con il secondo grado di giudizio. Spesso, le parti scelgono di rivolgersi alla Corte di Cassazione, il massimo organo della giustizia italiana. Tuttavia, l’accesso a questo grado di giudizio è tutt’altro che scontato. Una recente ordinanza della Suprema Corte ci offre l’occasione per analizzare cosa accade quando viene presentato un ricorso inammissibile e quali sono le severe conseguenze per il proponente.

I Fatti del Caso

Il caso in esame ha origine da un ricorso presentato alla Corte di Cassazione avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Milano nel settembre 2024. Il ricorrente, evidentemente insoddisfatto della decisione dei giudici di secondo grado, ha cercato di ottenere un’ulteriore revisione del suo caso davanti alla massima istanza giurisdizionale.

Il procedimento è giunto all’udienza del marzo 2025, durante la quale la Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha esaminato l’atto di impugnazione.

La Decisione della Corte sul ricorso inammissibile

L’esito dell’udienza è stato netto e perentorio. Con una breve ordinanza, la Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa decisione implica che i giudici non sono entrati nel merito delle questioni sollevate dal ricorrente. Invece di valutare se la Corte d’Appello avesse giudicato correttamente o meno, si sono fermati a un livello precedente, riscontrando un vizio che ha impedito l’esame della causa.

Le conseguenze di questa declaratoria sono state immediate e gravose per il ricorrente, che è stato condannato al pagamento di due diverse somme:

1. Le spese processuali, ovvero i costi relativi al procedimento in Cassazione.
2. Una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, una sanzione pecuniaria prevista dalla legge proprio per i casi di impugnazione inammissibile.

Le Motivazioni della Decisione

L’ordinanza in commento non esplicita i motivi specifici che hanno portato alla dichiarazione di inammissibilità. Tuttavia, nel sistema processuale penale, un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile per diverse ragioni, tutte riconducibili alla violazione di precise norme procedurali. Le cause più comuni includono la presentazione del ricorso per motivi non consentiti dalla legge (ad esempio, tentare di ottenere una nuova valutazione dei fatti, che è preclusa in Cassazione), la mancanza di motivi specifici di impugnazione, o il mancato rispetto dei termini per la sua presentazione. La declaratoria di inammissibilità funge da filtro per evitare che la Corte Suprema venga sommersa da impugnazioni infondate o puramente dilatorie.

Le Conclusioni: Conseguenze Pratiche del Ricorso Inammissibile

La decisione della Cassazione ha due implicazioni pratiche fondamentali. La prima è che la sentenza della Corte d’Appello di Milano è diventata definitiva e irrevocabile. Non essendo più soggetta ad alcuna impugnazione, il suo contenuto diventa esecutivo. La seconda è di natura economica: il ricorrente non solo non ha ottenuto la riforma della decisione a lui sfavorevole, ma si è anche visto addebitare i costi del procedimento e una sanzione aggiuntiva. Questo caso serve da monito sull’importanza di valutare attentamente i presupposti e i limiti del ricorso in Cassazione, un rimedio straordinario che deve essere utilizzato solo quando sussistono vizi di legittimità chiaramente individuati e non per un generico riesame del caso.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte di Cassazione non esamina il merito della questione perché l’atto di impugnazione presenta vizi formali o sostanziali che ne impediscono la valutazione, come la mancanza dei requisiti previsti dalla legge.

Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile?
Come stabilito nell’ordinanza, la parte che ha proposto il ricorso inammissibile è condannata al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di denaro (in questo caso, tremila euro) in favore della Cassa delle ammende.

La sentenza impugnata diventa definitiva dopo la dichiarazione di inammissibilità?
Sì. La dichiarazione di inammissibilità del ricorso rende definitiva e irrevocabile la sentenza del grado precedente (in questo caso, quella della Corte d’Appello), poiché non può più essere oggetto di ulteriori impugnazioni.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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