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Ricorso inammissibile: Cassazione conferma condanna

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato contro una sentenza della Corte d’Appello di Palermo. Questa decisione procedurale ha comportato non solo la conferma della condanna precedente, ma anche l’obbligo per il ricorrente di pagare le spese processuali e una sanzione pecuniaria di tremila euro. L’ordinanza evidenzia le severe conseguenze di un ricorso inammissibile.

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Pubblicato il 3 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Le Conseguenze di un Appello Respinto dalla Cassazione

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione, Sezione Penale, sottolinea le gravi conseguenze che derivano dalla presentazione di un ricorso inammissibile. In questo caso, l’impugnazione contro una sentenza della Corte d’Appello è stata respinta in via preliminare, senza un esame del merito. Tale decisione non solo rende definitiva la condanna precedente, ma impone anche al ricorrente il pagamento delle spese processuali e di una cospicua sanzione pecuniaria. Analizziamo nel dettaglio questa pronuncia per comprendere le sue implicazioni pratiche.

I Fatti del Caso

Il caso ha origine da un ricorso presentato alla Suprema Corte di Cassazione da un soggetto avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Palermo in data 11 settembre 2024. Il provvedimento in analisi non entra nei dettagli del reato contestato o delle motivazioni della sentenza d’appello, concentrandosi esclusivamente sull’esito procedurale del ricorso presentato in ultima istanza.

La Decisione della Corte di Cassazione

Con ordinanza del 14 aprile 2025, la Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha messo un punto fermo sulla vicenda. I giudici supremi hanno dichiarato il ricorso inammissibile. Questa è una decisione di natura prettamente procedurale che impedisce alla Corte di valutare le ragioni e le argomentazioni di merito sollevate dal ricorrente. In sostanza, il ricorso viene rigettato prima ancora di essere discusso nel suo contenuto perché manca di uno dei requisiti fondamentali previsti dalla legge.

Le conseguenze di tale pronuncia sono state immediate e significative per il ricorrente:
1. Condanna al pagamento delle spese processuali: il ricorrente è stato obbligato a farsi carico di tutti i costi legati al procedimento in Cassazione.
2. Versamento alla Cassa delle ammende: è stata disposta una sanzione pecuniaria pari a tremila euro da versare a favore della Cassa delle ammende, un ente che finanzia progetti per il recupero dei detenuti.

Le Motivazioni

L’ordinanza in esame, per sua natura sintetica, non esplicita le ragioni specifiche che hanno portato alla dichiarazione di inammissibilità. Tuttavia, la legge processuale penale delinea chiaramente le cause che possono condurre a un simile esito. Un ricorso può essere dichiarato inammissibile, ad esempio, se viene presentato fuori dai termini perentori stabiliti dalla legge, se i motivi di impugnazione sono generici e non specifici, oppure se vengono sollevate questioni di fatto che non possono essere riesaminate in sede di legittimità, dove la Corte si pronuncia solo sulla corretta applicazione del diritto. La sanzione pecuniaria, inoltre, ha una funzione dissuasiva, volta a scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o dilatori che appesantiscono il sistema giudiziario.

Le Conclusioni

Questa pronuncia della Corte di Cassazione ribadisce un principio fondamentale: l’accesso alla giustizia, specialmente al suo grado più alto, è subordinato al rispetto rigoroso delle regole procedurali. Un ricorso inammissibile non solo si rivela uno strumento inefficace per la difesa, ma si trasforma in un boomerang economico per chi lo propone. La decisione serve da monito sull’importanza di affidarsi a una difesa tecnica competente, in grado di valutare attentamente i presupposti di un’impugnazione prima di adire la Suprema Corte, evitando così esiti sfavorevoli e costi aggiuntivi.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte non esamina il contenuto del ricorso (il merito) perché mancano i requisiti formali o sostanziali richiesti dalla legge. Di conseguenza, la decisione impugnata diventa definitiva.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e, come in questo caso, al versamento di una somma di denaro a titolo di sanzione alla Cassa delle ammende, che nel caso specifico ammontava a tremila euro.

Perché la Corte di Cassazione impone una sanzione pecuniaria?
La sanzione pecuniaria ha una finalità deterrente. Serve a scoraggiare la presentazione di ricorsi infondati, dilatori o non conformi alle regole procedurali, che causano un inutile dispendio di risorse per il sistema giudiziario.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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