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Ricorso inammissibile: Cassazione conferma condanna

La Corte di Cassazione, con un’ordinanza, ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello di Palermo. Questa decisione comporta per il ricorrente la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro. L’inammissibilità del ricorso impedisce l’esame nel merito, rendendo definitiva la sentenza impugnata.

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Pubblicato il 26 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando l’Appello in Cassazione non Supera il Vaglio

L’ordinanza in esame offre un chiaro esempio delle conseguenze di un ricorso inammissibile presentato davanti alla Corte di Cassazione. Comprendere questo concetto è fondamentale, poiché la dichiarazione di inammissibilità non è una semplice formalità, ma un atto che pone fine al percorso processuale, con importanti ripercussioni per chi ha proposto l’impugnazione. Analizziamo la vicenda e le sue implicazioni legali.

I Fatti del Caso: L’Appello contro la Decisione di Palermo

La vicenda trae origine da un ricorso presentato alla Suprema Corte di Cassazione contro una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Palermo in data 27 settembre 2023. Un soggetto, sentendosi leso dalla decisione di secondo grado, ha deciso di avvalersi dell’ultimo grado di giudizio per far valere le proprie ragioni. Il caso è stato assegnato alla Settima Sezione Penale della Corte, che ha fissato l’udienza per la discussione nel mese di maggio 2025.

La Decisione della Corte di Cassazione

All’esito dell’udienza e dopo aver ascoltato la relazione del Consigliere designato, la Corte di Cassazione ha emesso un’ordinanza con un dispositivo netto e perentorio: il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Questa decisione ha impedito ai giudici di entrare nel merito della questione, ovvero di valutare se i motivi di ricorso fossero fondati o meno. La Corte non ha analizzato la correttezza della sentenza della Corte d’Appello, ma si è fermata a un controllo preliminare sulla validità stessa dell’atto di impugnazione.

Le Motivazioni della Decisione

Il testo dell’ordinanza è sintetico e non entra nel dettaglio delle specifiche ragioni che hanno portato alla dichiarazione di inammissibilità. Tuttavia, in linea generale, un ricorso inammissibile può derivare da diverse cause previste dal codice di procedura. Tra le più comuni vi sono la presentazione del ricorso fuori dai termini di legge, la mancanza di motivi specifici e pertinenti, la proposizione di censure che riguardano il merito dei fatti (non consentite in Cassazione, che è giudice di legittimità e non di fatto), oppure vizi di forma dell’atto stesso. La decisione della Corte implica che il ricorso presentato mancava di uno o più di questi requisiti essenziali per poter essere esaminato.

Conclusioni: Le Conseguenze Pratiche della Inammissibilità

Le conseguenze pratiche di questa ordinanza sono significative. In primo luogo, la sentenza della Corte d’Appello di Palermo diventa definitiva e irrevocabile. In secondo luogo, il ricorrente è stato condannato al pagamento di tutte le spese processuali. Infine, come sanzione per aver adito la Corte con un ricorso non valido, è stato condannato a versare la somma di tremila euro alla Cassa delle ammende. Questo caso sottolinea l’importanza di affidarsi a una difesa tecnica competente che valuti attentamente i presupposti e i motivi prima di intraprendere un’impugnazione in Cassazione, per evitare esiti sfavorevoli e ulteriori oneri economici.

Cosa ha deciso la Corte di Cassazione nel caso in esame?
La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, senza quindi esaminare il merito della questione.

Quali sono le conseguenze economiche per la persona che ha presentato il ricorso?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Cosa comporta la dichiarazione di inammissibilità per la sentenza precedente?
La dichiarazione di inammissibilità del ricorso rende definitiva e pienamente esecutiva la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Palermo il 27 settembre 2023.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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