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Ricorso inammissibile: Cassazione conferma condanna

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da un cittadino contro una sentenza della Corte d’Appello di Palermo. Questa decisione, definita come ‘ricorso inammissibile’, comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro. L’ordinanza non entra nel merito della vicenda, ma si limita a respingere l’appello per vizi procedurali o di forma, rendendo definitiva la sentenza precedente.

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Pubblicato il 23 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Decisione della Corte di Cassazione

L’ordinanza della Corte di Cassazione che analizziamo oggi offre un chiaro esempio di come un’impugnazione possa concludersi con una pronuncia di ricorso inammissibile. Questa decisione, sebbene breve, ha conseguenze significative per il proponente, poiché non solo rende definitiva la sentenza impugnata, ma comporta anche sanzioni economiche. Comprendere i meccanismi alla base di questa pronuncia è fondamentale per chiunque si approcci al sistema giudiziario.

I Fatti del Caso in Analisi

La vicenda processuale trae origine da un ricorso presentato alla Suprema Corte di Cassazione da un individuo. L’impugnazione era diretta contro una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Palermo in data 2 ottobre 2024. Il ricorrente, evidentemente insoddisfatto della decisione di secondo grado, ha tentato la via del giudizio di legittimità, l’ultimo grado di giudizio previsto dal nostro ordinamento, per cercare di ottenere una riforma della pronuncia a lui sfavorevole.

La Pronuncia della Suprema Corte: il Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione, riunita in udienza il 30 maggio 2025, ha esaminato il ricorso. L’esito, tuttavia, non è stato un’analisi nel merito delle ragioni del ricorrente, bensì una declaratoria di inammissibilità. Quando un ricorso è inammissibile, significa che la Corte non entra nemmeno a valutare se i motivi presentati siano fondati o meno. La decisione si ferma a un livello preliminare, riscontrando la mancanza di presupposti essenziali che la legge richiede per poter esaminare l’impugnazione.

Le conseguenze di tale pronuncia sono duplici e gravose per il ricorrente:
1. Passaggio in giudicato della sentenza impugnata: La sentenza della Corte d’Appello di Palermo diventa definitiva e non più contestabile.
2. Sanzioni economiche: Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, un fondo destinato al finanziamento di progetti di riabilitazione per i condannati.

Le Motivazioni della Decisione

L’ordinanza in esame è estremamente sintetica e non esplicita le ragioni specifiche che hanno portato i giudici a dichiarare il ricorso inammissibile. Tuttavia, possiamo delineare le cause più comuni che portano a una simile decisione. Un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile, ad esempio, per:
* Mancanza dei motivi specifici: Se il ricorso si limita a una generica contestazione senza indicare con precisione le violazioni di legge o i vizi logici della sentenza impugnata.
* Proposizione di questioni di fatto: La Cassazione è un giudice di legittimità, non di merito. Non può rivalutare i fatti del processo, ma solo verificare la corretta applicazione della legge. Un ricorso che chiede una nuova valutazione delle prove è inammissibile.
* Vizi di forma: Come la presentazione oltre i termini previsti dalla legge o la mancanza di elementi essenziali nell’atto di ricorso.
La condanna al pagamento della sanzione pecuniaria serve anche come deterrente per scoraggiare la presentazione di impugnazioni palesemente infondate o dilatorie.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche

La decisione della Corte di Cassazione ribadisce un principio cardine del nostro sistema processuale: l’accesso al giudizio di legittimità è un rimedio eccezionale, soggetto a rigorosi requisiti di ammissibilità. La declaratoria di ricorso inammissibile non è un mero formalismo, ma una barriera che garantisce che la Suprema Corte si concentri solo su questioni di diritto di reale importanza, evitando di essere sommersa da impugnazioni infondate. Per il cittadino, ciò si traduce nella necessità di affidarsi a una difesa tecnica qualificata, in grado di valutare attentamente la sussistenza dei presupposti per un ricorso in Cassazione, al fine di evitare non solo la conferma della condanna, ma anche l’imposizione di ulteriori sanzioni economiche.

Qual è stata la decisione finale della Corte di Cassazione?
La Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile, senza quindi esaminare il merito della questione.

Quali sono le conseguenze economiche per la persona che ha presentato il ricorso?
Il ricorrente è stato condannato a pagare sia le spese processuali sia una somma aggiuntiva di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

L’ordinanza spiega perché il ricorso è stato ritenuto inammissibile?
No, il testo dell’ordinanza è molto sintetico e non specifica le ragioni concrete dell’inammissibilità, limitandosi a pronunciare la decisione e le relative condanne accessorie.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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