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Ricorso inammissibile: Cassazione condanna alle spese

Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione di 3.000 euro. La decisione sottolinea le severe conseguenze procedurali ed economiche derivanti dalla presentazione di un appello che non rispetta i requisiti di legge.

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Pubblicato il 24 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Le Conseguenze Economiche della Decisione della Cassazione

L’esito di un procedimento giudiziario non dipende solo dalla fondatezza delle proprie ragioni, ma anche dal rigoroso rispetto delle norme procedurali. Un recente provvedimento della Corte di Cassazione ha ribadito questo principio, dichiarando un ricorso inammissibile e ponendo a carico del proponente onerose conseguenze economiche. Questa analisi approfondisce il caso, spiegando perché un ricorso può essere giudicato inammissibile e quali sono le implicazioni di tale decisione.

I Fatti del Caso

La vicenda trae origine da un ricorso presentato avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria in data 20 giugno 2024. Il ricorrente, nato a Taurianova nel 1982, ha impugnato la decisione di secondo grado, portando la questione dinanzi alla Suprema Corte di Cassazione. La Settima Sezione Penale è stata chiamata a pronunciarsi sulla validità formale e sostanziale dell’atto di impugnazione.

La Decisione della Corte: Focus sul Ricorso Inammissibile

Dopo aver dato avviso alle parti e ascoltato la relazione del Consigliere relatore, la Corte di Cassazione, nella camera di consiglio del 21 marzo 2025, ha emesso la sua decisione. Il Collegio ha stabilito che il ricorso doveva essere dichiarato inammissibile. Di conseguenza, ha condannato il ricorrente non solo al pagamento delle spese processuali, ma anche al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Questo tipo di pronuncia, pur essendo tecnicamente un’ordinanza, ha un effetto definitivo sulla possibilità del ricorrente di ottenere una revisione della sentenza impugnata.

Le Motivazioni della Decisione

Sebbene l’ordinanza in esame sia molto sintetica, come spesso accade per le decisioni di questa natura, il fulcro della motivazione risiede nel rilievo della manifesta inammissibilità del ricorso. La Corte non entra nel merito delle doglianze sollevate, poiché rileva un vizio preliminare che impedisce l’esame della questione. Le cause di inammissibilità possono essere molteplici: la presentazione del ricorso fuori termine, la mancanza di motivi specifici previsti dalla legge, la carenza di interesse ad agire o la proposizione di censure che mirano a una rivalutazione dei fatti, non consentita in sede di legittimità. In questo contesto, la Corte ha ritenuto che l’appello non superasse il vaglio preliminare, rendendo superflua ogni discussione sul fondo.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

La declaratoria di ricorso inammissibile comporta conseguenze significative. In primo luogo, la sentenza impugnata diventa definitiva e irrevocabile. In secondo luogo, scatta una sanzione economica che ha una duplice funzione: da un lato, ristorare lo Stato dei costi del procedimento e, dall’altro, sanzionare l’abuso dello strumento processuale, disincentivando impugnazioni palesemente infondate o dilatorie. La condanna al pagamento della somma in favore della Cassa delle ammende è una misura tipica del processo penale che sottolinea la serietà con cui l’ordinamento considera il corretto utilizzo delle vie di ricorso. Questa decisione serve da monito: ogni atto di impugnazione deve essere attentamente ponderato e redatto nel pieno rispetto delle regole procedurali, pena la sua inefficacia e l’applicazione di sanzioni economiche a carico del proponente.

Cosa significa quando un ricorso è dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte non esamina il merito della questione perché l’atto di impugnazione manca dei requisiti formali o procedurali richiesti dalla legge, impedendo di fatto una revisione della decisione contestata.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile in ambito penale?
La parte che ha proposto il ricorso viene condannata al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di denaro a titolo di sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende, che in questo caso ammonta a 3.000 euro.

Perché il ricorrente deve pagare una somma alla Cassa delle ammende?
Nel processo penale, la condanna al pagamento di una sanzione pecuniaria in caso di inammissibilità del ricorso ha lo scopo di sanzionare l’uso improprio dello strumento processuale e di finanziare programmi statali per il miglioramento del sistema penitenziario e il recupero dei detenuti.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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