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Ricorso inammissibile: Cassazione condanna alle spese

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello. A seguito della decisione, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di 3.000 euro, confermando l’importanza dei requisiti di ammissibilità per l’accesso al giudizio di legittimità.

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Pubblicato il 21 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza e le Sue Conseguenze

L’accesso alla Corte di Cassazione, ultimo grado del giudizio penale, è un diritto fondamentale ma subordinato a regole procedurali precise. Un ricorso inammissibile non solo preclude l’esame nel merito della questione, ma comporta anche significative conseguenze economiche per chi lo propone. Analizziamo un’ordinanza della Suprema Corte per comprendere meglio questo meccanismo e le sue implicazioni pratiche.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale ha origine da un ricorso presentato alla Corte di Cassazione da un individuo. L’impugnazione era diretta contro una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Catania nell’ottobre del 2024. L’obiettivo del ricorrente era ottenere un annullamento o una riforma di tale decisione, portando le proprie ragioni all’attenzione del massimo organo della giurisdizione penale.

La Decisione della Corte: il Ricorso Inammissibile

Dopo aver ricevuto l’atto e dato avviso alle parti, la Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha esaminato il caso in udienza. L’esito, cristallizzato in un’ordinanza, è stato netto: il ricorso è stato dichiarato inammissibile.
Questa pronuncia ha impedito alla Corte di entrare nel vivo delle questioni sollevate dal ricorrente, fermando il giudizio a una fase preliminare. La conseguenza diretta è stata non solo la conferma definitiva della sentenza della Corte d’Appello, ma anche la condanna del ricorrente a sostenere oneri economici aggiuntivi.
Nello specifico, la Corte ha condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni della Decisione

Sebbene l’ordinanza in esame sia sintetica e non espliciti i motivi specifici dell’inammissibilità, possiamo delineare le ragioni generali per cui un ricorso in Cassazione viene respinto in questa fase. Tipicamente, un ricorso inammissibile può derivare da vizi di forma, come il mancato rispetto dei termini per la presentazione, o da vizi di sostanza. Tra questi ultimi, i più comuni sono la genericità dei motivi, la richiesta di una nuova valutazione dei fatti (preclusa in sede di legittimità, dove si giudica solo sulla corretta applicazione della legge) o la proposizione di censure non consentite dalla legge. La decisione di condannare il ricorrente alle spese e a una sanzione pecuniaria risponde a una duplice esigenza: sanzionare l’abuso dello strumento processuale e dissuadere dalla presentazione di impugnazioni palesemente infondate o dilatorie, che congestionano il sistema giudiziario.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza ribadisce un principio cruciale della procedura penale: l’impugnazione in Cassazione deve essere preparata con estremo rigore tecnico e giuridico. La dichiarazione di ricorso inammissibile non è un esito neutro. Comporta conseguenze tangibili: la sentenza impugnata diventa irrevocabile, e il ricorrente subisce un pregiudizio economico non trascurabile. La sanzione a favore della Cassa delle ammende sottolinea la funzione non solo deflattiva ma anche sanzionatoria di tale pronuncia. Per i cittadini e i loro difensori, ciò si traduce nella necessità di valutare attentamente i presupposti e i motivi del ricorso, per evitare di incorrere in una condanna che aggrava ulteriormente la propria posizione processuale.

Cosa comporta la dichiarazione di inammissibilità di un ricorso in Cassazione?
La dichiarazione di inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e di una somma pecuniaria in favore della Cassa delle ammende.

A quanto ammonta la sanzione pecuniaria inflitta in questo caso?
In questo specifico caso, il ricorrente è stato condannato al pagamento della somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, oltre alle spese processuali.

Quale provvedimento è stato oggetto del ricorso dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato proposto avverso la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Catania in data 24 ottobre 2024.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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