LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ricorso inammissibile: Cassazione condanna alle spese

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello di Torino. A seguito di questa decisione, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro a favore della Cassa delle ammende, evidenziando le serie conseguenze economiche di un’impugnazione priva dei requisiti di legge.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 2 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione e la Condanna alle Spese

Presentare un ricorso in Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma non è una strada percorribile senza solide basi giuridiche. Quando un’impugnazione non rispetta i rigidi requisiti previsti dalla legge, il risultato è una dichiarazione di ricorso inammissibile, con conseguenze economiche significative per il proponente. Un’ordinanza recente della Suprema Corte ci offre un chiaro esempio di questa dinamica.

I Fatti del Caso: Un Appello Respinto

La vicenda giudiziaria trae origine da un ricorso presentato avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Torino. Il ricorrente, ritenendo ingiusta la decisione dei giudici di secondo grado, ha deciso di adire la Corte di Cassazione per ottenere l’annullamento della pronuncia a lui sfavorevole. Il caso è stato quindi esaminato dalla settima sezione penale della Suprema Corte.

La Decisione della Corte sul Ricorso Inammissibile

L’esito del giudizio di legittimità è stato netto e sfavorevole per il ricorrente. Con ordinanza del 15 aprile 2025, la Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile.

Questa declaratoria non è stata priva di conseguenze. La Corte ha contestualmente condannato il ricorrente a sostenere due oneri finanziari:

1. Il pagamento delle spese processuali relative al giudizio di Cassazione.
2. Il versamento di una somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.

Questa decisione sottolinea come un’impugnazione infondata non solo non porti al risultato sperato, ma aggravi la posizione economica di chi la promuove.

Le Motivazioni: Perché il Ricorso è Stato Dichiarato Inammissibile?

Sebbene l’ordinanza sia sintetica, il meccanismo che porta a una declaratoria di inammissibilità è ben definito dalla procedura penale. Un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile per diverse ragioni, come la presentazione fuori termine, la mancanza di motivi specifici previsti dalla legge o la proposizione di censure che riguardano il merito dei fatti, già valutati nei gradi precedenti. Nel caso di specie, l’ordinanza lascia intendere che le questioni sollevate erano state già correttamente valutate dai giudici di merito. La decisione della Cassazione, quindi, sanziona un tentativo di rimettere in discussione l’accertamento dei fatti, compito che esula dalle funzioni della Corte di legittimità. La condanna al pagamento della sanzione pecuniaria funge da deterrente contro la presentazione di ricorsi meramente dilatori o palesemente infondati.

Le Conclusioni: Le Conseguenze Pratiche di un Ricorso Inammissibile

La pronuncia in esame è un monito importante sull’uso corretto degli strumenti di impugnazione. Accedere alla Corte di Cassazione richiede la formulazione di censure precise e pertinenti, incentrate su vizi di legittimità e non su una nuova valutazione dei fatti. Un ricorso inammissibile non solo rende definitiva la sentenza impugnata, ma comporta anche un esborso economico non trascurabile. La condanna al pagamento di una somma alla Cassa delle ammende ha una duplice funzione: sanzionare l’abuso dello strumento processuale e finanziare programmi volti al reinserimento sociale dei condannati. Pertanto, prima di intraprendere la via del ricorso per Cassazione, è fondamentale una ponderata valutazione, da parte del difensore, sulla reale sussistenza dei presupposti di legge, per evitare di incorrere in costi aggiuntivi e in una pronuncia sfavorevole.

Cosa succede quando un ricorso viene dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
La parte che ha presentato il ricorso viene condannata al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende, oltre alla conferma della sentenza impugnata.

A quanto ammonta la sanzione pecuniaria applicata in questo caso specifico?
In questo caso, il ricorrente è stato condannato a versare la somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Qual è la conseguenza principale per chi presenta un ricorso inammissibile?
La conseguenza principale è di natura economica: oltre a non ottenere la riforma della decisione contestata, il ricorrente deve sostenere i costi del procedimento di Cassazione e pagare una sanzione aggiuntiva.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati