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Ricorso inammissibile Cassazione: condanna alle spese

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un ricorso contro una sentenza del GIP. La decisione evidenzia come un ricorso inammissibile in Cassazione, se proposto con colpa, porti non solo alla condanna per le spese processuali, ma anche al versamento di una somma aggiuntiva alla Cassa delle ammende, in questo caso quantificata in quattromila euro.

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Pubblicato il 28 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Le Conseguenze Economiche

Presentare un ricorso alla Corte di Cassazione è l’ultimo grado di giudizio, una fase delicata che richiede un’attenta valutazione dei presupposti di legge. Un recente provvedimento della Suprema Corte ci ricorda che un ricorso inammissibile in Cassazione non è privo di conseguenze. Anzi, può comportare costi significativi per chi lo propone, come dimostra l’ordinanza n. 22932 del 2025 che analizziamo oggi.

I Fatti del Caso: un Appello Respinto in Partenza

La vicenda trae origine da un ricorso presentato avverso una sentenza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Biella. L’imputato, ritenendo ingiusta la decisione, ha deciso di impugnarla direttamente dinanzi alla Corte di Cassazione, l’organo supremo della giurisdizione italiana.

Tuttavia, l’esito non è stato quello sperato. I giudici della Suprema Corte non sono nemmeno entrati nel merito della questione, fermandosi a un vaglio preliminare di ammissibilità.

La Decisione della Suprema Corte: Inammissibilità De Plano

Con l’ordinanza in esame, la Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile. La particolarità della decisione risiede nella procedura seguita: la Corte ha deliberato de plano, ai sensi dell’articolo 610, comma 5-bis, del codice di procedura penale. Ciò significa che la decisione è stata presa senza la necessità di un’udienza pubblica, sulla base della sola documentazione presentata, a riprova della manifesta infondatezza dei motivi di ricorso.

La conseguenza diretta di tale declaratoria è stata duplice e pesante dal punto di vista economico per il ricorrente.

Le Motivazioni: Perché un Ricorso Inammissibile in Cassazione Costa Caro

La Corte ha applicato rigorosamente quanto previsto dall’articolo 616 del codice di procedura penale. Questa norma stabilisce che, in caso di inammissibilità del ricorso, la parte privata che lo ha proposto è condannata al pagamento delle spese del procedimento.

Ma non è tutto. I giudici hanno ravvisato nel caso di specie “profili di colpa in ragione dell’evidente inammissibilità dell’impugnazione”. Questa valutazione è cruciale. Quando la Corte ritiene che il ricorso sia stato presentato con negligenza, senza una seria valutazione delle sue possibilità di accoglimento, scatta una sanzione ulteriore: la condanna al versamento di una somma di denaro alla Cassa delle ammende.

Citando precedenti della Corte Costituzionale (sent. n. 186/2000) e della stessa Cassazione (Sez. 1, n. 30247/2016), l’ordinanza ha stabilito che una somma di quattromila euro fosse equa in relazione alla colpa riscontrata. Questa sanzione non ha natura risarcitoria, ma punitiva, e serve a disincentivare impugnazioni meramente dilatorie o pretestuose che sovraccaricano inutilmente il sistema giudiziario.

Le Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche della Decisione

L’ordinanza n. 22932 del 2025 offre un monito chiaro: adire la Corte di Cassazione non è una formalità da prendere alla leggera. La presentazione di un ricorso inammissibile in Cassazione può trasformarsi in un notevole esborso economico, che va ben oltre le semplici spese legali. La condanna al pagamento di una somma alla Cassa delle ammende rappresenta una sanzione concreta per chi abusa dello strumento processuale dell’impugnazione.

Questa decisione sottolinea l’importanza per i legali di effettuare una scrupolosa analisi preliminare sui motivi di ricorso, informando chiaramente i propri assistiti dei rischi connessi a un’impugnazione che si riveli palesemente infondata. Ricorrere per Cassazione è un diritto, ma il suo esercizio deve essere responsabile e consapevole delle possibili conseguenze negative.

Cosa succede se un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
Quando un ricorso è dichiarato inammissibile, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali, come stabilito dall’art. 616 del codice di procedura penale.

Ci sono altre sanzioni economiche oltre al pagamento delle spese?
Sì. Se l’inammissibilità è considerata ‘evidente’ e quindi dovuta a colpa del ricorrente, la Corte può condannarlo anche al versamento di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende. In questo caso specifico, la somma è stata fissata in quattromila euro.

La Corte di Cassazione decide sempre dopo un’udienza?
No. In casi come questo, dove il ricorso appare manifestamente inammissibile, la Corte può procedere con una decisione ‘de plano’, ovvero senza fissare un’udienza, basandosi esclusivamente sugli atti scritti, come previsto dall’art. 610, comma 5-bis del codice di procedura penale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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