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Ricorso inammissibile: Cassazione condanna a spese

La Corte di Cassazione, con un’ordinanza, ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una decisione di una Corte d’Appello. Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle Ammende, confermando l’importanza dei requisiti di ammissibilità dei gravami.

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Pubblicato il 27 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando la Cassazione Chiude la Porta

L’ordinanza in esame offre uno spunto cruciale per comprendere il concetto di ricorso inammissibile nel nostro ordinamento. Spesso, l’accesso alla giustizia di ultima istanza, come la Corte di Cassazione, non è automatico ma subordinato al rispetto di precise regole procedurali. Quando queste regole non vengono seguite, il ricorso viene respinto senza nemmeno entrare nel merito della questione. Vediamo cosa è successo in questo caso specifico e quali sono le conseguenze.

I Fatti del Caso

Un soggetto, dopo aver ricevuto un’ordinanza sfavorevole da parte della Corte d’Appello di Firenze in data 16 giugno 2023, ha deciso di presentare ricorso per Cassazione. L’obiettivo era ottenere l’annullamento o la modifica di tale provvedimento. La Suprema Corte, riunitasi in udienza, ha esaminato l’atto di impugnazione proposto.

La Decisione della Corte: Focus sul Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza del 14 luglio 2025, ha tagliato corto, dichiarando il ricorso inammissibile. Questo significa che i giudici non hanno analizzato il contenuto delle doglianze del ricorrente, ovvero i motivi per cui riteneva sbagliata la decisione della Corte d’Appello. La decisione si è fermata a un livello preliminare, constatando la mancanza dei requisiti necessari per procedere all’esame di merito.

Le conseguenze di questa declaratoria sono state immediate e onerose per il ricorrente. La Corte lo ha condannato al pagamento di due importi distinti:
1. Le spese processuali, ovvero i costi sostenuti per la gestione del procedimento in Cassazione.
2. Una somma di euro tremila da versare alla Cassa delle Ammende, un ente che finanzia progetti di recupero per i condannati e di prevenzione del crimine.

Le Motivazioni

Il testo dell’ordinanza è molto sintetico e si concentra sul dispositivo (la decisione finale, o P.Q.M.). Non vengono esplicitate le ragioni specifiche che hanno portato a considerare il ricorso inammissibile. Tuttavia, in via generale, un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile per diverse cause, tra cui:
* Mancanza di motivi specifici: quando l’atto non indica chiaramente quali norme di legge sarebbero state violate o per quale ragione la motivazione della sentenza precedente sarebbe illogica o contraddittoria.
* Proposizione fuori termine: se il ricorso viene depositato oltre i termini previsti dalla legge.
* Vizi di forma: mancanza della sottoscrizione di un avvocato abilitato al patrocinio in Cassazione o altri difetti formali dell’atto.
* Motivi non consentiti: quando si chiede alla Cassazione di rivalutare i fatti del processo, compito che spetta esclusivamente ai giudici di merito (Tribunale e Corte d’Appello).

Le Conclusioni

La decisione evidenzia un principio fondamentale del diritto processuale penale: l’impugnazione non è un diritto incondizionato. Per accedere ai gradi superiori di giudizio, e in particolare alla Corte di Cassazione, è indispensabile che l’atto di ricorso sia redatto con perizia tecnica e rispetti rigorosamente i paletti imposti dal codice di procedura. Un ricorso inammissibile non solo non produce alcun risultato utile per il proponente, ma comporta anche una condanna economica certa, che serve da deterrente contro impugnazioni presentate in modo superficiale o dilatorio.

Qual è stata la decisione finale della Corte di Cassazione?
La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile.

Quali sono state le conseguenze economiche per il ricorrente?
Il ricorrente è stato condannato a pagare le spese processuali e una somma di tremila euro in favore della Cassa delle Ammende.

La Corte ha esaminato nel merito le ragioni del ricorso?
No, la declaratoria di inammissibilità ha impedito alla Corte di esaminare nel merito le questioni sollevate, fermando il giudizio a una fase preliminare.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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