Ricorso Inammissibile in Cassazione: Quando la Scelta dell’Avvocato è Decisiva
Affidarsi a un professionista legale è un passo cruciale in qualsiasi vicenda giudiziaria. Tuttavia, non tutti gli avvocati possiedono le stesse abilitazioni. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci ricorda quanto sia fondamentale verificare le qualifiche del proprio difensore, specialmente quando si intende adire le giurisdizioni superiori. Un errore in questa fase può portare a un ricorso inammissibile, con conseguenze economiche significative. Questo caso evidenzia come un vizio di forma, quale la mancanza dell’abilitazione al patrocinio in Cassazione, possa precludere l’esame nel merito di una questione e comportare costi imprevisti.
I Fatti del Caso: un Appello Bloccato da un Vizio Formale
La vicenda trae origine da un provvedimento di liquidazione dei compensi per una difesa d’ufficio emesso dal magistrato di sorveglianza. Contro tale decisione, era stato proposto un primo ricorso al Tribunale di Sorveglianza, che lo aveva accolto solo parzialmente. Insoddisfatto dell’esito, l’interessato decideva di impugnare il provvedimento davanti alla Corte di Cassazione. Il ricorso, inizialmente qualificato come istanza di correzione di errore materiale, veniva correttamente ricondotto a un vero e proprio ricorso per cassazione. Tuttavia, è a questo punto che emerge il vizio fatale: il difensore che ha presentato l’atto non era abilitato a patrocinare davanti alle giurisdizioni superiori.
La Decisione della Corte: un Ricorso Inammissibile e le Sue Conseguenze
La Corte di Cassazione ha analizzato la questione sotto un profilo puramente procedurale, senza entrare nel merito della liquidazione dei compensi. La constatazione della mancanza di un requisito fondamentale ha chiuso immediatamente la discussione.
L’Importanza dell’Abilitazione al Patrocinio Superiore
Il primo punto, e quello decisivo, è che l’impugnazione è stata presentata da un avvocato privo dello ius postulandi, ovvero del potere di rappresentare una parte davanti alla Corte di Cassazione. Questa abilitazione speciale si acquisisce dopo anni di esercizio della professione e l’iscrizione in un apposito albo, a garanzia di una specifica competenza. La sua assenza costituisce un vizio insanabile che rende il ricorso inammissibile.
Il Tentativo di Rinuncia Inefficace
In un secondo momento, un altro legale ha tentato di porre rimedio alla situazione depositando una rinuncia al ricorso. Tuttavia, anche questo atto è stato giudicato inefficace dalla Corte. La legge, infatti, richiede che per atti di tale importanza, come la rinuncia a un’impugnazione, il difensore sia munito di una procura speciale. Si tratta di un mandato specifico che autorizza l’avvocato a compiere quel determinato atto in nome e per conto del cliente. In assenza di tale procura, la rinuncia è considerata priva di effetti giuridici.
Le Motivazioni
Le motivazioni della Corte sono state lineari e ancorate a principi cardine del diritto processuale. Di fronte a un ricorso proposto da un soggetto non legittimato a farlo, l’unica decisione possibile era dichiararne l’inammissibilità. La conseguenza diretta di tale declaratoria, ai sensi dell’art. 616 del codice di procedura penale, è la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento. Inoltre, la norma prevede il versamento di una somma di denaro alla Cassa delle ammende, a meno che non emergano elementi che escludano la colpa del ricorrente nella determinazione della causa di inammissibilità. In questo caso, la Corte non ha ravvisato tali elementi, ritenendo congrua una sanzione di 3.000,00 euro.
Le Conclusioni
Questa ordinanza offre un importante monito: la forma, nel processo, è sostanza. La scelta di un difensore non abilitato per il grado di giudizio specifico può vanificare le ragioni di merito e trasformare un’azione legale in un costo economico e una delusione. Sottolinea inoltre la necessità di formalizzare correttamente ogni atto processuale, inclusa la rinuncia, attraverso strumenti adeguati come la procura speciale. Per i cittadini, la lezione è chiara: prima di conferire un mandato, è essenziale verificare che il professionista scelto possieda tutte le qualifiche necessarie per portare avanti la causa in ogni sua fase e grado.
Cosa succede se un ricorso in Cassazione è presentato da un avvocato non abilitato al patrocinio presso le giurisdizioni superiori?
Il ricorso viene dichiarato inammissibile, il che significa che la Corte non esamina la questione nel merito e respinge l’atto per un vizio di forma insanabile.
Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
Il soggetto che ha proposto il ricorso viene condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma pecuniaria a favore della Cassa delle ammende. Nel caso specifico, la somma è stata determinata in 3.000 euro.
La rinuncia al ricorso da parte di un avvocato è sempre valida?
No. Per essere efficace, la rinuncia al ricorso deve essere effettuata da un difensore munito di una procura speciale, un mandato specifico che lo autorizza espressamente a compiere quell’atto. In assenza di tale procura, la rinuncia è priva di effetti.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 5329 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 5329 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: NOME COGNOME
Data Udienza: 28/11/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME nato a BELCASTRO il 25/02/1963
avverso l’ordinanza del 02/10/2023 del TRIB. SORVEGLIANZA di CATANZARO
dato avvÌo alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME
RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO
Con provvedimento del 02/10/2023, il Presidente del Tribunale di sorveglianza di Catanzaro accoglieva solo in parte il ricorso proposto dall’avv. NOME COGNOME avverso i provvedimento del magistrato di sorveglianza di Cosenza del 07/11/2022 di liquidazione dei compensi per la difesa d’ufficio prestata dall’avv. NOME COGNOME in favore di NOME COGNOME.
Avverso tale decreto ha proposto ricorso per cassazione (così riqualificata l’istanza di correzione di errore materiale) l’interessato per il tramite del difensore di fiducia.
Si osserva che l’impugnazione risulta proposta da difensore non abilitato alla difesa presso le giurisdizioni superiori. La successiva rinuncia al ricorso da parte dell’avv. COGNOME può esplicare effetto in quanto priva della necessaria procura speciale.
Il ricorso deve essere, quindi, dichiarato inammissibile; segue la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e, in mancanza di elementi atti ad escludere la colpa nella determinazione della causa di inammissibilità, al versamento a favore della Cassa delle ammende di una somma pecuniaria che pare congruo determinare in euro 3.000,00, ai sensi dell’art. 616 cod. proc. pen..
P. Q. M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della cassa delle ammende.
Così deciso il 28/11/2024