Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 24167 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 24167 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: NOME COGNOME
Data Udienza: 18/04/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
FIORE NOME NOME a CATANIA il DATA_NASCITA
avverso l’ordinanza del 22/11/2023 del TRIB. SORVEGLIANZA di CATANIA
dato avviso alle parti; udita la relazione svolta dal Consigliere COGNOME;
Ritenuto in fatto e considerato in diritto
Rilevato che NOME COGNOME ricorre per cassazione contro il provvedimento indicato in intestazione;
Ritenuto che i motivi dedotti nel ricorso sono manifestamente infondati, in quanto:
proposti in violazione del principio di autosufficienza del ricorso (Sez. 2, Sentenza n. 206 del 11/04/ 2017, COGNOME, rv. 270071; Sez. 4, n. Sentenza n. 46979 del 10/11/2015, COGNOME, rv. 265053; Sez. 2, Sentenza n. 26725 del 01/03/2013, COGNOME, rv. 256723), perchè la relazione U.e.p.e. e le informative di polizia che il ricorso ritiene non correttamente valu non sono allegate né trascritte integralmente nel ricorso;
affetti dal vizio di mancanza di specificità dei motivi (cfr. Sez. 2, Sentenza n. 17281 08/01/2019, COGNOME COGNOME Cave, COGNOME Rv. COGNOME 276916, COGNOME nonché, COGNOME in COGNOME motivazione, Sez. U, Sentenza n. 8825 del 27/10/2016, dep. 2017, Galtelli, Rv. 268823), perché non prendono posizione sulle frequentazioni con pregiudicati che pure emerge dal contenuto del provvedimento impugNOME;
rilevanti una asserita illogicità della motivazione che non emerge dal testo de provvedimento impugNOME, atteso che il giudizio di affidabilità del condanNOME che è necessario per essere ammesso ad una misura alternativa può essere ricavato anche dai precedenti penali (Sez. 1, Sentenza n. 38953 del 18/06/2021, Palermo, Rv. 282146), dalla gravità dei reati commessi (cfr. Sez. 1, Sentenza n. 4390 del 20/12/2019, dep. 2020, Nicolai, Rv. 278174), dal ripudio delle condotte devianti passate (Sez. 1, n. 10586 dell08/02/2019, COGNOME, Rv. 274993;
Rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile con la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento, nonché al versamento in favore della Cassa delle ammende di una somma determinata, in via equitativa, nella misura indicata in dispositivo;
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso il 18 aprile 2024.