Ricorso in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza Preliminare
L’ordinanza in esame rappresenta un tipico atto introduttivo del giudizio di legittimità. Sebbene non entri nel merito della vicenda, la sua analisi è fondamentale per comprendere le fasi procedurali del ricorso in Cassazione, l’ultimo grado di giudizio del nostro ordinamento. Questo documento, emesso dalla Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, formalizza la presa in carico dei ricorsi presentati da due individui contro una sentenza emessa dal Tribunale di Bologna.
I Fatti del Procedimento
La vicenda processuale trae origine da una sentenza di condanna emessa dal Tribunale di Bologna in data 20/09/2024. Avverso tale decisione, due soggetti hanno proposto appello, che è culminato nel giudizio di legittimità davanti alla Corte di Cassazione. L’ordinanza in oggetto non descrive i reati contestati né i motivi specifici dell’impugnazione, ma si limita a dare atto dell’avvenuta presentazione dei ricorsi e dello svolgimento dell’udienza, durante la quale è stata ascoltata la relazione del Consigliere designato.
La Struttura dell’Ordinanza e il Ricorso in Cassazione
Questo tipo di provvedimento ha una funzione prettamente ordinatoria e procedurale. Non decide la causa, ma funge da verbale qualificato dell’udienza, attestando che il procedimento sta seguendo il suo corso regolare. Gli elementi chiave che emergono sono:
* L’identificazione delle parti: Vengono indicati i ricorrenti che hanno dato impulso al giudizio di legittimità.
* Il provvedimento impugnato: Si specifica la sentenza contro cui è stato proposto ricorso, in questo caso del Tribunale di Bologna.
* Lo svolgimento dell’udienza: Si dà atto che le parti sono state avvisate e che il Consigliere Relatore ha esposto i fatti e le questioni giuridiche del caso al collegio giudicante.
Il Ruolo del Relatore
La figura del Consigliere Relatore, menzionata nell’ordinanza, è centrale in questa fase. È il magistrato incaricato di studiare approfonditamente gli atti, i motivi del ricorso e le controrisposte, per poi presentare una sintesi chiara ed esauriente al resto del collegio, che sulla base di tale relazione prenderà la decisione finale.
La Decisione della Corte: un Atto Interlocutorio
È cruciale sottolineare che l’ordinanza in esame non contiene alcuna decisione sul merito del ricorso in Cassazione. Non accoglie né rigetta le istanze dei ricorrenti. La sua funzione è quella di ‘fotografare’ un momento specifico del processo, ovvero l’udienza di discussione, preparando il terreno per la deliberazione finale che avverrà in Camera di Consiglio e che sarà formalizzata in una successiva sentenza o ordinanza decisoria.
Le Motivazioni e le Conclusioni
Le Motivazioni
Coerentemente con la sua natura procedurale, questo provvedimento è privo di motivazioni sul merito della controversia. Le motivazioni, ovvero le ragioni di diritto che giustificano l’accoglimento o il rigetto del ricorso, saranno contenute esclusivamente nel provvedimento finale (sentenza) che la Corte depositerà in un momento successivo. La presente ordinanza si limita a registrare gli adempimenti processuali.
Le Conclusioni
In conclusione, l’analisi di questa ordinanza offre uno spaccato importante sul funzionamento della giustizia di legittimità. Dimostra come il processo davanti alla Corte di Cassazione sia scandito da atti formali e necessari che, pur non decidendo la controversia, ne garantiscono il corretto e trasparente svolgimento. L’atto analizzato rappresenta un passaggio intermedio ma indispensabile, che precede la decisione finale con cui la Corte si pronuncerà sull’esito dei ricorsi, stabilendo se la sentenza impugnata abbia correttamente applicato la legge.
Cos’è un’ordinanza della Corte di Cassazione come questa?
È un provvedimento con funzione procedurale che non decide nel merito una causa, ma attesta lo svolgimento di una fase del processo, come l’udienza di discussione dei ricorsi.
Qual è la funzione di questo specifico provvedimento?
Questo documento serve a dare atto che i ricorsi proposti da due imputati contro una sentenza del Tribunale di Bologna sono stati discussi in udienza, con la relazione del Consigliere incaricato e previo avviso alle parti. Formalizza l’avvio della fase decisoria.
Questa ordinanza decide l’esito del ricorso?
No, non decide assolutamente l’esito del ricorso. Si tratta di un atto interlocutorio e preparatorio alla decisione finale, che sarà contenuta in una successiva sentenza o ordinanza motivata.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 22160 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 22160 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 21/02/2025
ORDINANZA
sui ricorsi proposti da: COGNOME (CUI CODICE_FISCALE) nato il 01/04/1977 NOME COGNOME nato il 16/03/1992
avverso la sentenza del 20/09/2024 del TRIBUNALE di BOLOGNA
udita la relazione svolta dal Consigliere COGNOME;
R.G. n. 34888/2024
CONSIDERATO IN FATTO E IN DIRITTO
Visti gli atti, la sentenza impugnata, emessa ai sensi degli artt. 444 e ss. cod. proc. pen
Esaminati il motivo dei ricorsi;
Ritenuti i motivi inammissibili perchè non consentiti ai sensi dell’art. 448 bis cod. proc.
Rilevato, pertanto, che i ricorsi devono essere dichiarato inammissibili, con la condanna ricorrenti al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore del
Cassa delle ammende;
P. Q. M.
Dichiara inammissibili i ricorsi e condanna i ricorrenti al pagamento delle spese processual della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso il 21 febbraio 2025.