LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ricorso in Cassazione: Ordinanza Penale 26099/2025

L’ordinanza della Corte di Cassazione Penale riguarda una serie di ricorsi proposti da diversi imputati. Il documento elenca le parti coinvolte e attesta lo svolgimento dell’udienza del 13/05/2025, senza esplicitare il merito della decisione. L’analisi si concentra sugli aspetti procedurali di un ricorso in Cassazione, chiarendo il ruolo della Corte Suprema come giudice di legittimità.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 25 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso in Cassazione: Cosa ci Insegna l’Ordinanza 26099/2025

L’analisi di un’ordinanza della Corte di Cassazione offre spunti preziosi per comprendere le dinamiche del processo penale. Sebbene il documento in esame sia di natura prevalentemente procedurale, ci permette di approfondire il funzionamento del ricorso in Cassazione, l’ultimo grado di giudizio del nostro ordinamento. Questo provvedimento, emesso dalla Prima Sezione Penale, riguarda una serie di ricorsi presentati avverso una precedente sentenza della stessa Corte.

Il Contesto Procedurale dell’Ordinanza

Il documento in esame è un’ordinanza, un atto con cui il giudice regola lo svolgimento del processo. In questo caso, l’atto certifica che in data 13 maggio 2025 si è tenuta un’udienza per discutere i ricorsi proposti da numerosi imputati. Vengono menzionati i ruoli chiave del processo: il Presidente del collegio giudicante, il Consigliere Relatore che ha esposto la causa, e il Procuratore Generale (PG) che ha presentato le sue conclusioni.

Le Parti Coinvolte e l’Oggetto del Giudizio

L’ordinanza elenca una lunga serie di ricorrenti, tutti coinvolti nel medesimo procedimento. L’oggetto del contendere è una precedente sentenza, avverso la quale è stato proposto il ricorso. È importante sottolineare che la Corte di Cassazione non riesamina i fatti del caso, ma si pronuncia esclusivamente sulla corretta applicazione delle norme di diritto e di procedura. Il suo compito è quello di ‘giudice della legge’ (giudice di legittimità), non ‘giudice del fatto’.

L’Importanza del ricorso in Cassazione nel Processo Penale

Il ricorso in Cassazione rappresenta una garanzia fondamentale per l’imputato e per la corretta amministrazione della giustizia. Esso assicura che le decisioni dei tribunali e delle corti d’appello siano conformi alla legge, promuovendo un’interpretazione uniforme del diritto su tutto il territorio nazionale. I motivi per cui si può ricorrere sono tassativamente indicati dalla legge e riguardano, ad esempio, la violazione di norme procedurali, l’errata applicazione della legge penale o un vizio di motivazione della sentenza impugnata.

La Funzione della Corte di Cassazione

La Corte, attraverso le sue sentenze, svolge una funzione nomofilattica, ovvero garantisce l’uniformità dell’interpretazione giuridica. Le decisioni della Cassazione, pur non essendo vincolanti in senso stretto per i giudici di merito, costituiscono dei precedenti autorevoli che orientano la giurisprudenza futura, assicurando certezza del diritto.

Le Motivazioni

L’estratto del provvedimento analizzato non riporta le motivazioni della decisione. Tuttavia, in una sentenza completa, la sezione delle motivazioni è il cuore del provvedimento. Qui, i giudici avrebbero spiegato il ragionamento logico-giuridico che li ha portati a decidere in un certo modo. Avrebbero analizzato i singoli motivi di ricorso presentati dai difensori, stabilendo se fossero fondati o meno. Per esempio, se un ricorso lamentava un’errata interpretazione di una norma, la Corte avrebbe esposto la corretta interpretazione e spiegato perché la decisione del giudice precedente era (o non era) in linea con essa. La motivazione è essenziale per garantire la trasparenza della decisione e permettere alle parti di comprenderne le ragioni.

Le Conclusioni

Le conclusioni pratiche che si possono trarre da questo documento, pur nella sua sinteticità, sono di natura procedurale. Esso dimostra il percorso formale che un ricorso in Cassazione segue: dalla presentazione all’udienza di discussione, fino alla decisione finale. Per le parti coinvolte, l’esito non è riportato, ma potrebbe consistere in un annullamento della sentenza impugnata (con o senza rinvio a un altro giudice), in un rigetto del ricorso (che rende definitiva la condanna) o in una dichiarazione di inammissibilità. La decisione presa il 13 maggio 2025 definirà il futuro giudiziario dei ricorrenti, confermando l’importanza cruciale di questo ultimo grado di giudizio come presidio di legalità.

Di cosa tratta il documento analizzato?
Il documento è un’ordinanza della Corte di Cassazione Penale relativa a una serie di ricorsi presentati da diversi individui avverso una precedente sentenza. Registra lo svolgimento di un’udienza e il fatto che una decisione sia stata presa.

Qual è il ruolo della Corte di Cassazione in questo caso?
La Corte di Cassazione agisce come giudice di legittimità, esaminando i ricorsi per verificare esclusivamente la corretta applicazione della legge e delle norme procedurali, senza riesaminare i fatti materiali del caso.

La decisione finale o le motivazioni sono contenute in questo documento?
No, l’estratto dell’ordinanza fornito non contiene né il dispositivo (la decisione finale) né le motivazioni. Si limita a documentare che un’udienza ha avuto luogo in una certa data e che il caso è stato deciso.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati