LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ricorso in Cassazione: Ordinanza della Suprema Corte

La Corte di Cassazione ha emesso un’ordinanza in seguito a un ricorso in Cassazione presentato contro una sentenza della Corte d’Appello di Brescia. Il documento attesta lo svolgimento dell’udienza e l’emissione di una decisione, ma non include i dettagli del caso né le motivazioni della Corte, trattandosi di un atto formale che precede la pubblicazione del testo completo.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 29 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Il Percorso del Ricorso in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza

L’ordinamento giuridico italiano prevede diversi gradi di giudizio per garantire una giustizia ponderata. L’ultimo grado è rappresentato dal giudizio dinanzi alla Suprema Corte. In questo articolo, analizzeremo un’ordinanza emessa dalla Corte di Cassazione per comprendere meglio le fasi finali di un ricorso in Cassazione e il significato di questi atti formali.

Il documento in esame, pur essendo molto sintetico, offre uno spaccato fondamentale della procedura penale, mostrando il momento culminante di un lungo percorso giudiziario.

I Fatti Processuali

Il caso ha origine da un ricorso in Cassazione proposto da un imputato avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Brescia nell’aprile del 2024. Questo significa che l’imputato, dopo essere stato giudicato in primo e secondo grado, ha deciso di impugnare la decisione d’appello dinanzi alla massima istanza giurisdizionale italiana.

L’ordinanza in esame rappresenta l’atto conclusivo di questo percorso: essa certifica che la Corte Suprema, in una specifica data di udienza, ha preso in esame il ricorso dopo aver ascoltato la relazione del Consigliere incaricato e aver dato avviso alle parti coinvolte.

Il ruolo del ricorso in Cassazione

È importante sottolineare che il giudizio in Cassazione non è un terzo processo sul fatto. La Suprema Corte non valuta nuovamente le prove (come testimonianze o perizie), ma si limita a verificare che i giudici dei gradi precedenti abbiano applicato correttamente le norme di legge e di procedura. Il ricorso può essere presentato solo per specifici motivi, come la violazione di legge o vizi di motivazione della sentenza impugnata.

La Funzione dell’Ordinanza Esaminata

Il documento analizzato è un’ordinanza. Nel contesto della Cassazione, questo tipo di atto può avere diverse funzioni. In questo caso specifico, l’ordinanza funge da ‘copertina’ o frontespizio della decisione, attestando che il caso è stato trattato e deciso in una determinata data. Essa elenca gli elementi identificativi del procedimento: la sezione della Corte, il presidente del collegio, il relatore e la data dell’udienza.

Questo tipo di documento non contiene, tuttavia, né il ragionamento giuridico seguito dai giudici né la decisione finale (il cosiddetto ‘dispositivo’). Questi elementi saranno contenuti nel testo integrale della sentenza o dell’ordinanza che verrà depositato e pubblicato successivamente.

Le Motivazioni

Il documento fornito non contiene le motivazioni della decisione. La motivazione è la parte fondamentale di ogni provvedimento giudiziario, in cui il giudice spiega le ragioni di fatto e di diritto che lo hanno portato a prendere una determinata decisione. Senza la motivazione, è impossibile comprendere l’iter logico-giuridico seguito dalla Corte. Nel caso di specie, per conoscere l’esito del ricorso e le ragioni della Corte, sarà necessario attendere il deposito del provvedimento completo.

Conclusioni

In conclusione, l’ordinanza esaminata, pur nella sua brevità, ci permette di cogliere un’istantanea del funzionamento della giustizia di ultima istanza. Essa ci insegna a distinguere tra i vari atti che compongono un procedimento e a comprendere che alcuni documenti hanno una funzione puramente formale e procedurale. Il vero cuore della decisione, con le sue implicazioni giuridiche, risiede nelle motivazioni, che saranno rese note solo con la pubblicazione del testo integrale. L’analisi di questo atto ci ricorda l’importanza di attendere il deposito completo di una sentenza prima di poterne commentare la portata e gli effetti.

Cosa significa che un ricorso è proposto ‘avverso la sentenza’ di una Corte d’Appello?
Significa che una delle parti del processo (in questo caso l’imputato) non ha accettato la decisione della Corte d’Appello e ha chiesto alla Corte di Cassazione, il grado di giudizio superiore, di riesaminarla per verificare la corretta applicazione della legge.

Questo documento informa sull’esito del ricorso?
No, l’ordinanza in esame si limita a certificare che il ricorso è stato discusso e deciso in una certa data. Non contiene né l’esito (se il ricorso è stato accolto o respinto) né le motivazioni della decisione, che saranno rese note in un momento successivo con il deposito del provvedimento completo.

Qual è il ruolo del ‘Consigliere Relatore’ menzionato nell’ordinanza?
Il Consigliere Relatore è il giudice, membro del collegio giudicante, che ha il compito di studiare in modo approfondito il caso, analizzare gli atti e i motivi del ricorso, e presentare una relazione sintetica agli altri giudici durante l’udienza per facilitare la discussione e la decisione finale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati