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Ricorso in Cassazione: l’ordinanza del procedimento

Un’ordinanza della Corte di Cassazione, Sezione Penale, introduce un ricorso in Cassazione avverso una sentenza della Corte d’Appello di Roma. Il documento si limita a riportare i dati del procedimento, come le parti e la data d’udienza, senza entrare nel merito della questione o della decisione finale.

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Pubblicato il 14 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ordinanza su Ricorso in Cassazione: Analisi di un Atto Giudiziario

Il documento in esame è un’ordinanza emessa dalla settima sezione penale della Corte di Cassazione. Questo tipo di atto rappresenta un momento fondamentale nel percorso di un ricorso in Cassazione, il giudizio di ultima istanza nel nostro ordinamento. Sebbene il testo fornito sia di natura interlocutoria e non contenga la decisione finale, la sua analisi ci permette di comprendere meglio le fasi procedurali che caratterizzano il giudizio di legittimità.

I Dati Essenziali del Procedimento

L’ordinanza identifica chiaramente le parti e l’oggetto della controversia. Si tratta di un ricorso proposto da un cittadino avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Roma. Vengono specificati i ruoli chiave all’interno del collegio giudicante, come il Presidente e il Relatore, e viene fissata la data per l’udienza di trattazione. Questi elementi, pur essendo formali, sono cruciali per garantire la trasparenza e il corretto svolgimento del processo, assicurando che tutte le parti siano informate e possano esercitare i propri diritti di difesa.

La Fase Istruttoria nel Giudizio di Cassazione

Il documento in esame si colloca in una fase preliminare alla decisione. La menzione che è stato ‘dato avviso alle parti’ e ‘udita la relazione svolta dal Consigliere’ indica che il procedimento sta seguendo il suo corso ordinario. Il Relatore ha studiato gli atti e ha preparato una relazione per il collegio, un passaggio indispensabile per la formazione del convincimento dei giudici. Questo tipo di ordinanza, spesso, serve a gestire aspetti procedurali in vista della discussione finale del ricorso in Cassazione.

Le motivazioni

Il testo analizzato è un’ordinanza di carattere organizzativo e non contiene le motivazioni di una decisione di merito. L’atto si limita a dare atto della proposizione del ricorso e a documentare le fasi procedurali preparatorie all’udienza, come la nomina del relatore e la comunicazione alle parti. Le motivazioni relative all’accoglimento o al rigetto del ricorso saranno contenute nella sentenza o nell’ordinanza definitiva che concluderà il giudizio.

Le conclusioni

In conclusione, l’ordinanza non decide la causa, ma ne attesta l’esistenza e ne scandisce i tempi procedurali. L’esito del ricorso dipenderà dalla discussione che avverrà nell’udienza indicata e dalla successiva deliberazione della Corte. Il documento è quindi una fotografia di un momento specifico del processo di legittimità, fondamentale per comprendere come si arriva alla decisione finale che stabilirà se la sentenza d’appello impugnata debba essere confermata, annullata o rinviata a un nuovo giudizio.

Chi ha proposto il ricorso in Cassazione?
Il ricorso è stato proposto da un individuo nato a Roma il 24/08/1973.

Quale provvedimento è stato impugnato?
È stata impugnata la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Roma in data 02/05/2024.

Qual è la decisione della Corte di Cassazione contenuta in questo atto?
Il documento fornito è un’ordinanza che fissa l’udienza e attesta l’avvio della trattazione del ricorso, ma non contiene la decisione finale sul merito della questione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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