Ricorso in Cassazione: Le Fasi Preliminari del Giudizio di Legittimità
Il Ricorso in Cassazione rappresenta l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, un momento cruciale in cui non si riesaminano i fatti, ma si valuta la corretta applicazione della legge da parte dei giudici dei gradi precedenti. Un’ordinanza interlocutoria emessa dalla Suprema Corte ci offre lo spunto per analizzare le fasi procedurali che precedono la decisione finale, garantendo il corretto svolgimento del processo.
I Fatti Processuali
Il caso in esame origina dal ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Milano. L’atto di impugnazione ha dato avvio al procedimento dinanzi alla Corte di Cassazione, la quale è chiamata a pronunciarsi sulla legittimità della decisione di secondo grado.
L’Ordinanza della Corte e il suo Significato Procedurale
Il documento in analisi non è una sentenza che definisce il giudizio, bensì un’ordinanza che attesta il compimento di alcuni passaggi fondamentali del procedimento. In particolare, la Corte dà atto di due momenti essenziali:
1.  L’avviso alle parti: La comunicazione formale a tutte le parti processuali (imputato, procura generale, eventuali parti civili) dell’avvenuta fissazione dell’udienza. Questo adempimento è cruciale per garantire il diritto di difesa e il principio del contraddittorio.
2.  La relazione del Consigliere Relatore: Prima della discussione, uno dei giudici del collegio, il cosiddetto ‘relatore’, espone i fatti di causa, i motivi del ricorso e le questioni di diritto rilevanti. Questa relazione serve a fornire a tutti i membri del collegio giudicante un quadro completo per la decisione.
L’importanza del Ricorso in Cassazione nel Sistema Giudiziario
Comprendere questi passaggi aiuta a demistificare il funzionamento della Suprema Corte. Il giudizio di Cassazione non è un ‘terzo processo’ sui fatti, ma un controllo di legalità. L’ordinanza, pur essendo un atto interlocutorio, dimostra il rigore formale con cui la Corte gestisce ogni caso, assicurando che ogni fase, dalla notifica alla relazione, sia eseguita correttamente prima di giungere a una deliberazione.
Le Motivazioni
Il provvedimento in esame, avendo natura puramente organizzativa e interlocutoria, non contiene le motivazioni della decisione finale sul ricorso. Esso si limita a certificare che il procedimento sta seguendo il suo corso legale. Le motivazioni verranno esposte nel provvedimento definitivo (sentenza o ordinanza di inammissibilità) che sarà pubblicato al termine della camera di consiglio o dell’udienza.
Le Conclusioni
In conclusione, l’analisi di questo tipo di ordinanza ci permette di apprezzare la complessità e la strutturazione del giudizio di legittimità. Sebbene non fornisca elementi sul merito della vicenda, essa sottolinea come il rispetto delle regole procedurali sia un pilastro fondamentale dello Stato di diritto e una garanzia imprescindibile per tutti i cittadini che si rivolgono alla giustizia. La correttezza di ogni singolo passaggio, come l’avviso alle parti e la relazione istruttoria, è la premessa indispensabile per una decisione giusta e legittima.
 
Che cosa significa che è stato ‘dato avviso alle parti’ in un procedimento di Cassazione?
Significa che la cancelleria della Corte ha formalmente comunicato a tutte le parti coinvolte nel processo (come l’imputato e il procuratore generale) la data dell’udienza, permettendo loro di esercitare il proprio diritto di difesa.
Qual è il ruolo del ‘Consigliere Relatore’ menzionato nel documento?
Il Consigliere Relatore è il giudice del collegio incaricato di studiare approfonditamente il caso. Durante l’udienza, egli espone agli altri giudici i fatti, i motivi del ricorso e le questioni legali da risolvere, fornendo la base per la discussione e la decisione finale.
Il documento analizzato rappresenta la decisione finale sul ricorso in Cassazione?
No, il documento è un’ordinanza interlocutoria che attesta lo svolgimento di fasi procedurali preliminari. Non contiene la decisione sul merito del ricorso, la quale sarà contenuta nella sentenza o nell’ordinanza definitiva emessa successivamente dalla Corte.
 
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 20269 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7   Num. 20269  Anno 2025
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 17/01/2025
ORDINANZA
sul ricorso proposto da: COGNOME NOME nato il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 12/07/2024 della CORTE APPELLO di MILANO
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
Rilevato che il ricorso proposto da NOME COGNOME è inammissibile atteso che
emerge una censura meramente rivalutativa in punto di finalità di spaccio contrario ben motivata in sentenza attraverso coerente valorizzazione di dati
fatto plurimi. .
Rilevato che pertanto il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con
condanna del ricorrente al pagamento RAGIONE_SOCIALE spese processuali e della somma di euro 3000 in favore della RAGIONE_SOCIALE.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento RAGIONE_SOCIALE spe processuali e della somma di euro tremila in favore della RAGIONE_SOCIALE RAGIONE_SOCIALE ammende.
Così deciso in Roma, il 17.1.2025