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Ricorso in Cassazione inammissibile: quando e perché

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile, confermando una precedente sentenza. La Corte chiarisce che le obiezioni basate su apprezzamenti di merito esulano dal giudizio di legittimità, portando alla condanna della ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria. La decisione evidenzia i limiti del sindacato della Cassazione, che non può riesaminare i fatti del processo.

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Pubblicato il 2 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Analisi di un Caso Pratico

Presentare un ricorso in Cassazione richiede una profonda conoscenza delle regole procedurali. Un errore nella formulazione dei motivi può portare a una declaratoria di ricorso inammissibile, con conseguenze economiche significative per il ricorrente. L’ordinanza in esame offre un chiaro esempio di questa dinamica, illustrando i limiti del giudizio di legittimità e le ragioni per cui la Corte Suprema non può trasformarsi in un terzo grado di merito.

I Fatti di Causa

Il caso ha origine da un ricorso presentato avverso una sentenza emessa dal Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto. La ricorrente, condannata in primo grado, ha cercato di ottenere l’annullamento della decisione rivolgendosi alla Corte di Cassazione. I motivi del ricorso, tuttavia, non si concentravano su presunte violazioni di legge, ma tentavano di introdurre una diversa valutazione dei fatti e delle prove già esaminate dal giudice di merito.

La Decisione della Corte: il Ricorso è Inammissibile

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha esaminato il ricorso e lo ha dichiarato inammissibile. La decisione si fonda su un principio cardine del nostro ordinamento: la distinzione tra giudizio di merito e giudizio di legittimità. La Corte ha ritenuto che la sentenza impugnata fosse supportata da una motivazione logica e razionale e che i motivi proposti dalla difesa costituissero semplici ‘apprezzamenti di merito’, ovvero tentativi di rimettere in discussione l’accertamento dei fatti.

Il Ruolo del Giudizio di Legittimità

La Cassazione ha ribadito che il suo compito non è quello di riesaminare le prove o stabilire se il giudice di primo grado abbia valutato correttamente gli elementi a sua disposizione. Il suo ruolo è, invece, quello di verificare la corretta applicazione delle norme giuridiche e la coerenza logica della motivazione della sentenza. Proporre argomenti che esulano da questo perimetro, come ha fatto la ricorrente, porta inevitabilmente a una declaratoria di inammissibilità.

Le Motivazioni

Le motivazioni della Corte sono state nette e precise. I giudici hanno osservato che la difesa contrapponeva alla ricostruzione del Tribunale ‘differenti apprezzamenti di merito’ che non possono trovare spazio nel giudizio di legittimità. Citando un precedente consolidato (Sez. 6, n. 5465 del 2020), la Corte ha sottolineato che il tentativo di ottenere una nuova valutazione delle prove è estraneo alla natura del ricorso in Cassazione.

Inoltre, è stato chiarito che una precedente archiviazione di un procedimento amministrativo, relativa a una diversa violazione normativa (art. 269 d.lgs. 152/2006), non aveva alcuna incidenza sulla fattispecie penale per cui era intervenuta la condanna, trattandosi di questioni distinte.

Le Conclusioni

La declaratoria di ricorso inammissibile non è priva di conseguenze. In applicazione dell’art. 616 del codice di procedura penale, la Corte ha condannato la ricorrente a sostenere due oneri economici: il pagamento delle spese del procedimento e il versamento di una somma, fissata in tremila euro, in favore della Cassa delle ammende. Questa ordinanza serve da monito sull’importanza di redigere un ricorso in Cassazione che si concentri esclusivamente su vizi di legittimità, evitando di riproporre questioni di fatto già decise nei gradi di merito, pena l’inammissibilità e le relative sanzioni pecuniarie.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché i motivi presentati dalla difesa non denunciavano violazioni di legge, ma si limitavano a proporre differenti ‘apprezzamenti di merito’, ovvero un tentativo di riesaminare i fatti del processo, attività che esula dalle competenze della Corte di Cassazione.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
In base all’art. 616 del codice di procedura penale, la declaratoria di inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma in favore della Cassa delle ammende. In questo caso specifico, la somma è stata fissata in tremila euro.

La Corte di Cassazione può riesaminare le prove di un processo?
No, la Corte di Cassazione svolge un ‘giudizio di legittimità’. Questo significa che il suo compito non è rivalutare le prove o i fatti (giudizio di merito), ma solo verificare che i giudici dei gradi precedenti abbiano applicato correttamente la legge e abbiano motivato la loro decisione in modo logico e non contraddittorio.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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