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Ricorso in Cassazione inammissibile: le conseguenze

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da due imputate contro una sentenza della Corte d’Appello, condannandole al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria alla cassa delle ammende. La decisione sottolinea le conseguenze di un’impugnazione che non supera il vaglio di ammissibilità.

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Pubblicato il 27 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso in Cassazione Inammissibile: Analisi di un’Ordinanza

L’accesso alla Corte di Cassazione rappresenta l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma è un percorso irto di ostacoli procedurali. Non tutte le impugnazioni vengono esaminate nel merito; molte si arenano di fronte a una declaratoria di inammissibilità. Un’ordinanza recente ci offre lo spunto per analizzare le severe conseguenze di un ricorso in Cassazione inammissibile, un esito che comporta non solo la conferma della decisione impugnata, ma anche sanzioni economiche per i ricorrenti.

Il Percorso Processuale

Il caso in esame trae origine dal ricorso presentato da due imputate avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Potenza nel novembre 2024. Le ricorrenti hanno tentato di portare le loro doglianze dinanzi alla Suprema Corte, sperando in una riforma della decisione di secondo grado. Tuttavia, il loro tentativo non ha superato il primo e fondamentale vaglio, quello relativo all’ammissibilità del ricorso stesso.

Le Conseguenze di un Ricorso in Cassazione Inammissibile

Con una sintetica ordinanza del luglio 2025, la settima sezione penale della Corte di Cassazione ha chiuso definitivamente la vicenda. Il provvedimento dichiara il ricorso in Cassazione inammissibile. Questa decisione comporta due conseguenze immediate e gravose per le ricorrenti:

1. Definitività della Sentenza Impugnata: La sentenza della Corte d’Appello diventa irrevocabile, con tutte le statuizioni in essa contenute che acquistano piena efficacia.
2. Condanna alle Spese e a una Sanzione Pecuniaria: Le ricorrenti sono state condannate in solido al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Quest’ultima è una sanzione pecuniaria prevista dalla legge per scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o proposti senza il rispetto delle regole procedurali, che congestionano inutilmente il lavoro della Suprema Corte.

Le Motivazioni

L’ordinanza in commento, per sua natura, non esplicita le ragioni specifiche che hanno condotto alla declaratoria di inammissibilità. Tuttavia, possiamo delineare le cause più comuni che portano a questo esito. Un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile, ad esempio, quando i motivi sono generici e non specifici, quando si tenta di ottenere un nuovo esame dei fatti (precluso in sede di legittimità), o quando si violano le rigide norme formali e temporali per la sua proposizione. L’obiettivo della legge è garantire che solo le questioni di puro diritto, di rilevante importanza, giungano all’attenzione della Corte.

Le Conclusioni

La decisione analizzata ribadisce un principio fondamentale: il ricorso per Cassazione non è una terza istanza di merito, ma uno strumento per garantire l’uniforme interpretazione della legge. La declaratoria di inammissibilità e la conseguente condanna a una sanzione economica rappresentano un monito per chi intende adire la Suprema Corte. È essenziale che l’impugnazione sia fondata su vizi di legittimità concreti e ben argomentati, redatta con perizia tecnica da un difensore specializzato. In caso contrario, il rischio non è solo quello di vedere confermata la sentenza sfavorevole, ma anche di subire un’ulteriore e significativa sanzione pecuniaria, come accaduto nel caso di specie.

Cosa significa quando un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte di Cassazione non ha esaminato il merito della questione perché il ricorso non rispettava i requisiti formali o sostanziali previsti dalla legge. Di conseguenza, la sentenza impugnata diventa definitiva.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
La parte che ha presentato il ricorso inammissibile viene condannata al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria (nel caso specifico, tremila euro) da versare alla Cassa delle ammende.

Perché viene imposta una sanzione pecuniaria in caso di inammissibilità?
La sanzione ha una funzione deterrente, volta a scoraggiare la presentazione di ricorsi dilatori, infondati o non conformi alle regole, che appesantiscono inutilmente il lavoro della Corte di Cassazione e ritardano la definizione dei processi.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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