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Ricorso in Cassazione: il caso della Corte di Palermo

La Suprema Corte di Cassazione ha esaminato un ricorso in Cassazione presentato da due imputati contro una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Palermo in data 03/07/2024. L’ordinanza analizzata, emessa dalla Settima Sezione Penale, documenta lo svolgimento dell’udienza del 26/03/2025 e la relativa decisione, segnando un passaggio formale nel procedimento di legittimità.

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Pubblicato il 6 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza della Suprema Corte

Il ricorso in Cassazione rappresenta l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, un momento cruciale in cui non si riesaminano i fatti, ma si valuta la corretta applicazione della legge da parte dei giudici dei gradi precedenti. Analizziamo un’ordinanza della Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione per comprendere meglio uno dei passaggi formali di questo complesso procedimento.

I Fatti Processuali

La vicenda trae origine dal ricorso in Cassazione proposto da due individui avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Palermo il 3 luglio 2024. Il caso è stato assegnato alla Settima Sezione Penale della Suprema Corte, la quale ha fissato un’udienza per il 26 marzo 2025. Durante tale udienza, il Consigliere Relatore ha esposto i termini della questione al collegio giudicante, presieduto dal Presidente designato. L’ordinanza in esame è l’atto che formalizza la conclusione di questa fase deliberativa.

Il Ruolo della Settima Sezione Penale nel ricorso in Cassazione

La Settima Sezione della Corte di Cassazione ha una funzione particolare, spesso definita ‘filtro’. È l’organo preposto a un esame preliminare dei ricorsi per valutarne l’ammissibilità. Questa sezione decide se un ricorso presenta i requisiti formali e sostanziali per essere discusso nel merito da un’altra sezione, oppure se deve essere dichiarato inammissibile ‘de plano’, cioè senza un’ulteriore trattazione. L’ordinanza emessa in seguito all’udienza del 26 marzo 2025 rappresenta quindi la cristallizzazione della decisione del collegio su questo punto cruciale.

L’Importanza dell’Ordinanza

Anche se un’ordinanza può apparire come un atto meramente interlocutorio, essa riveste un’importanza fondamentale. Nel contesto del ricorso in Cassazione, un’ordinanza che dichiara l’inammissibilità pone fine al percorso giudiziario, rendendo definitiva la sentenza impugnata. Al contrario, un’ordinanza che rimette la discussione a un’altra sezione apre la strada a un riesame completo della legittimità della decisione di merito. Questo documento, pur nella sua sinteticità, segna quindi un momento decisivo per le sorti processuali degli imputati.

Le Motivazioni della Decisione

Il testo dell’ordinanza analizzata è estremamente conciso e non entra nel dettaglio delle motivazioni giuridiche che hanno sostenuto la decisione del Collegio. Tipicamente, le ordinanze di questo tipo si limitano a registrare l’avvenuta deliberazione, mentre le ragioni di diritto vengono esplicitate in un documento separato, la cui stesura viene depositata successivamente in cancelleria. In generale, le motivazioni in un giudizio di Cassazione si concentrano esclusivamente su vizi di legittimità, come la violazione di legge o il vizio di motivazione della sentenza impugnata, senza mai poter riesaminare la ricostruzione dei fatti.

Le Conclusioni

In conclusione, questo provvedimento della Corte di Cassazione ci offre uno spaccato sull’operatività del giudizio di legittimità. Evidenzia come il processo penale sia scandito da fasi formali precise, ciascuna delle quali è documentata da atti specifici. L’ordinanza, pur non rivelando l’esito finale del caso, testimonia l’esercizio della funzione nomofilattica della Suprema Corte, ovvero il suo compito di garantire l’uniforme e corretta applicazione della legge su tutto il territorio nazionale. La decisione presa il 26 marzo 2025 rappresenta il culmine del percorso di impugnazione e segna un punto fermo nella vicenda giudiziaria dei ricorrenti.

Chi ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione?
Il ricorso è stato proposto da due individui avverso una sentenza della Corte d’Appello di Palermo.

Quale organo giudiziario ha emesso il provvedimento in esame?
Il provvedimento è un’ordinanza emessa dalla Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione.

Qual è la data della decisione della Corte di Cassazione?
La decisione è stata presa in data 26/03/2025, come si evince dal documento.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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