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Ricorso in Cassazione: il caso arriva in Suprema Corte

Un imputato ha presentato un ricorso in Cassazione avverso una sentenza della Corte d’Appello di Roma. Il documento analizzato è l’ordinanza che introduce la trattazione del caso presso la Suprema Corte, indicando le parti e l’oggetto dell’impugnazione. L’esito del ricorso in Cassazione non è specificato nel testo.

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Pubblicato il 26 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza Preliminare

Il ricorso in Cassazione rappresenta l’ultimo grado di giudizio nel sistema legale italiano, un momento cruciale in cui non si riesaminano i fatti, ma si valuta la corretta applicazione della legge da parte dei giudici dei gradi precedenti. L’ordinanza che analizziamo oggi ci offre uno spaccato di questa fase processuale, mostrando l’atto con cui la Suprema Corte introduce la discussione su un caso proveniente dalla Corte d’Appello.

Il Percorso Giudiziario del Caso

Il documento in esame è un’ordinanza emessa dalla settima sezione penale della Corte di Cassazione. Essa si inserisce in un procedimento avviato da un imputato avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Roma in data 30 settembre 2024. Questo significa che il processo ha già attraversato due gradi di giudizio e che la difesa dell’imputato ha ritenuto che la decisione d’appello contenesse dei vizi di legittimità, tali da giustificare un appello alla massima istanza giurisdizionale.

La Struttura dell’Ordinanza

L’atto, pur nella sua brevità, contiene informazioni fondamentali:
* L’Autorità Giudicante: La Corte di Cassazione, con l’indicazione del Presidente del collegio e del Giudice Relatore.
* La Parte Ricorrente: L’imputato che ha promosso l’impugnazione.
* Il Provvedimento Impugnato: La sentenza della Corte d’Appello di Roma.
* Lo Svolgimento dell’Udienza: L’atto dà conto dell’avviso dato alle parti e della relazione svolta dal Consigliere Relatore, passaggi formali che precedono la decisione.

Il Significato del Ricorso in Cassazione

È importante comprendere che il giudizio di Cassazione non è un terzo processo sul merito della vicenda. La Suprema Corte non può rivalutare le prove o ricostruire diversamente i fatti. Il suo compito è quello di ‘giudice della legge’ (giudice di legittimità). Può essere adita per motivi specifici, come la violazione di norme procedurali, l’errata interpretazione o applicazione di una norma di legge, o un vizio di motivazione della sentenza impugnata (ad esempio, una motivazione mancante, illogica o contraddittoria).

Le Motivazioni

Il testo fornito è di natura meramente introduttiva e non contiene le motivazioni della decisione finale della Corte. Esso si limita a certificare che il ricorso è stato presentato e che si è tenuta l’udienza di discussione, con la relazione del giudice incaricato. Le ragioni giuridiche alla base dell’eventuale accoglimento o rigetto del ricorso saranno esposte nella sentenza o ordinanza definitiva, che non è oggetto del presente documento.

Le Conclusioni

In conclusione, l’ordinanza analizzata rappresenta un ‘fotogramma’ del processo penale nella sua fase più alta. Ci mostra l’avvio della discussione davanti alla Corte di Cassazione, ma non ci rivela l’esito del giudizio. L’esame di un atto di questo tipo è utile per comprendere i passaggi formali che caratterizzano il ricorso in Cassazione e il ruolo fondamentale che la Suprema Corte svolge come custode dell’uniforme e corretta applicazione del diritto nazionale.

Cosa significa che è stato proposto un ricorso in Cassazione?
Significa che una delle parti di un processo, non soddisfatta della decisione della Corte d’Appello, ha deciso di impugnarla davanti alla Corte di Cassazione, che è il più alto organo della giustizia italiana, sostenendo che vi siano stati errori nell’applicazione della legge.

Quale provvedimento è stato impugnato in questo specifico caso?
È stata impugnata una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Roma in data 30 settembre 2024.

Qual è il ruolo del Consigliere Relatore menzionato nell’ordinanza?
Il Consigliere Relatore è il giudice del collegio che ha ricevuto l’incarico di studiare approfonditamente il caso, analizzare gli atti e i motivi del ricorso, per poi esporre la questione agli altri giudici durante l’udienza, fornendo loro un quadro completo per la decisione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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