Il Ricorso in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza Preliminare
L’ordinanza in esame offre un’importante finestra sulla fase iniziale del ricorso in Cassazione, il grado più alto del giudizio nel sistema giuridico italiano. Sebbene il documento sia conciso, ci permette di analizzare i passaggi formali che avviano il processo decisionale della Suprema Corte. Questo atto non decide nel merito della questione, ma attesta l’avvio della discussione, un momento cruciale per la garanzia del giusto processo.
Il Contesto del Provvedimento
Il caso ha origine da un ricorso in Cassazione presentato da un individuo contro una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di L’Aquila. L’ordinanza in analisi è un atto della Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, che si è riunita in udienza per trattare il caso. Il documento registra la composizione del collegio giudicante, con un Presidente e un Consigliere con funzioni di Relatore, e certifica l’avvenuta comunicazione dell’udienza alle parti interessate.
Il Ruolo del Collegio nel ricorso in Cassazione
In un giudizio di legittimità come quello che si svolge in Cassazione, ogni figura ha un ruolo specifico e fondamentale. Il Presidente dirige l’udienza e garantisce il corretto svolgimento dei lavori. Il Consigliere Relatore, in questo caso menzionato per nome e cognome nell’atto, ha il compito fondamentale di esporre al resto del collegio i fatti di causa, i motivi del ricorso e le questioni di diritto da risolvere. La sua relazione è il punto di partenza per la discussione che porterà alla decisione finale. L’espressione ‘udita la relazione’ indica che questo passaggio essenziale ha avuto luogo.
La Fase Preliminare del Giudizio
L’ordinanza cristallizza due momenti procedurali chiave:
1. ‘Dato avviso alle parti’: Questa dicitura attesta che le parti coinvolte nel processo (l’imputato e l’accusa) sono state formalmente informate della data e del luogo dell’udienza. Questo passaggio è un requisito indispensabile per garantire il diritto di difesa e il principio del contraddittorio.
2. ‘Udita la relazione’: Indica che il Consigliere Relatore ha presentato la sua esposizione orale del caso al collegio. Questa relazione, basata sullo studio degli atti, permette a tutti i giudici di avere un quadro completo e omogeneo della vicenda processuale su cui dovranno deliberare.
Le Motivazioni
Le motivazioni di un’ordinanza di questo tipo sono di natura puramente procedurale. Il documento non entra nel merito della colpevolezza o innocenza del ricorrente, né valuta la fondatezza dei motivi di ricorso. La sua unica funzione è quella di verbalizzare che il procedimento ha raggiunto la fase dell’udienza pubblica e che gli adempimenti preliminari, come l’avviso alle parti e l’esposizione del Relatore, sono stati correttamente eseguiti. Si tratta di un atto necessario per assicurare la trasparenza e la regolarità formale del giudizio di legittimità.
Le Conclusioni
In conclusione, l’ordinanza analizzata, pur nella sua brevità, riveste un ruolo significativo. Essa dimostra come il procedimento davanti alla Corte di Cassazione sia scandito da passaggi formali rigorosi, volti a tutelare i diritti delle parti e a garantire una decisione ponderata. Questo atto rappresenta il punto di partenza della fase decisoria, aprendo la strada alla discussione del collegio che porterà alla sentenza finale, la quale accoglierà o rigetterà il ricorso, stabilendo in via definitiva la corretta applicazione della legge nel caso di specie.
Che cos’è un’ordinanza in questo contesto?
È un provvedimento del giudice che non decide la causa nel merito, ma si limita a registrare e regolare lo svolgimento di una fase del processo, in questo caso l’avvio dell’udienza dinanzi alla Corte di Cassazione.
Chi è il Relatore e qual è il suo ruolo?
Il Relatore è il giudice, membro del collegio, che ha il compito di studiare approfonditamente il caso e di esporre i fatti, i motivi del ricorso e le questioni giuridiche agli altri giudici. La sua relazione è la base per la discussione e la decisione finale.
Quale fase del processo rappresenta questo documento?
Questo documento rappresenta la fase introduttiva dell’udienza di discussione del ricorso davanti alla Corte di Cassazione. Attesta che le formalità preliminari, come l’avviso alle parti e la relazione del caso, sono state completate, aprendo la via alla deliberazione del collegio.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 30001 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 30001 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME NOME COGNOME
Data Udienza: 14/04/2025
ORDINANZA
sul ricorso proposto da: NOME COGNOME nato il 28/10/1998
avverso la sentenza del 17/09/2024 della CORTE APPELLO di L’AQUILA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere COGNOME
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letto il ricorso proposto nell’interesse di NOME COGNOME avverso la sentenza in e esaminati gli atti e il provvedimento impugnato;
ritenuto che il ricorso è inammissibile perché oltre a fondarsi su una prospettazio generica quanto ai relativi presupposti, lamenta la mancata valutazione della applicaz
pena sostitutiva rispetto alla pena detentiva applicata, senza che sia mai stata relativa richiesta nel corso del giudizio di appello;
rilevato che all’inammissibilità del ricorso conseguono le pronunce di cui all’a proc. pen.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento del processuali e della somma di Euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso in data 14 aprile 2025.