LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ricorso in Cassazione: i passaggi procedurali

La Corte di Cassazione emette un’ordinanza su un ricorso in Cassazione proposto contro una sentenza della Corte d’Appello di Bologna. Il documento evidenzia le fasi procedurali essenziali del giudizio di legittimità, dalla presentazione del ricorso alla decisione finale del collegio giudicante.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 8 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza

Il ricorso in Cassazione rappresenta l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento e si caratterizza per essere un controllo di legittimità, non di merito. Analizziamo un’ordinanza della Suprema Corte per comprendere meglio i passaggi fondamentali di questa fase cruciale del processo penale, delineando il percorso di un’impugnazione avverso una decisione di secondo grado.

I Fatti Procedurali

Il caso in esame ha origine da un ricorso in Cassazione presentato da un imputato avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Bologna in data 10 settembre 2024. La Suprema Corte, Sezione Settima Penale, è stata chiamata a pronunciarsi sulla questione. Il documento analizzato è l’ordinanza emessa a seguito dell’udienza del 3 marzo 2025, tenutasi dopo aver dato avviso a tutte le parti coinvolte e aver ascoltato la relazione del Consigliere designato.

Il Giudizio di Legittimità e il Ricorso in Cassazione

A differenza dei primi due gradi di giudizio (Tribunale e Corte d’Appello), la Corte di Cassazione non riesamina le prove per stabilire come si sono svolti i fatti. Il suo compito, noto come ‘giudizio di legittimità’, è verificare che i giudici dei gradi inferiori abbiano applicato correttamente la legge e abbiano motivato la loro decisione in modo logico e coerente. Il ricorso può essere presentato solo per specifici motivi previsti dalla legge, come la violazione di norme procedurali o la manifesta illogicità della motivazione.

Le Figure Chiave dell’Udienza

L’ordinanza menziona due figure centrali nell’udienza di Cassazione:
* Il Presidente: Presiede il collegio giudicante, composto da più magistrati, e dirige lo svolgimento dell’udienza.
* Il Relatore (o Consigliere Relatore): È il giudice a cui è stato affidato lo studio preliminare del ricorso. Durante l’udienza, espone al resto del collegio i fatti di causa, i motivi del ricorso e le questioni di diritto da risolvere.

Le Motivazioni

Il documento fornito è un’ordinanza estremamente sintetica che si limita a registrare l’avvenuta udienza e la decisione. Non contiene, pertanto, le motivazioni estese che hanno portato i giudici a una determinata conclusione. In una decisione di questo tipo, le motivazioni spiegherebbero le ragioni giuridiche alla base del verdetto. Ad esempio, se il ricorso fosse stato dichiarato inammissibile, la Corte avrebbe specificato quali requisiti di legge non erano stati rispettati. Se fosse stato rigettato, avrebbe illustrato perché i motivi di ricorso erano infondati, confermando la corretta applicazione della legge da parte della Corte d’Appello.

Le Conclusioni

L’analisi di questa ordinanza, seppur priva di dettagli sul merito, offre uno spaccato chiaro dell’iter formale di un ricorso in Cassazione. Evidenzia la struttura del giudizio di legittimità, focalizzato sul controllo della corretta applicazione del diritto. La decisione della Suprema Corte, formalizzata in una sentenza o, come in questo caso, in un’ordinanza, è definitiva e conclude irrevocabilmente la vicenda processuale. Questo sottolinea l’importanza di una redazione tecnica e rigorosa del ricorso, poiché le possibilità di rimettere in discussione la decisione di merito sono strettamente circoscritte ai motivi di pura legittimità.

Chi sono le figure chiave in un’udienza della Corte di Cassazione menzionate nel documento?
Il documento menziona il Presidente del collegio giudicante, che dirige l’udienza, e il Consigliere Relatore, che espone i fatti e le questioni legali del ricorso al collegio.

Contro quale tipo di provvedimento è stato proposto il ricorso?
Il ricorso è stato proposto avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Bologna.

Qual è l’atto emesso dalla Corte nel caso di specie?
La Corte di Cassazione ha emesso un’Ordinanza, un provvedimento che in questo contesto decide su questioni procedurali o, frequentemente, sull’ammissibilità del ricorso stesso.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati