Ricorso in Cassazione: Cosa Significa un’Ordinanza Interlocutoria?
Quando si segue un iter giudiziario, non tutti i documenti emessi dalla Corte hanno lo stesso peso o la stessa funzione. Un’ordinanza interlocutoria, come quella che analizziamo oggi, è un perfetto esempio di un atto procedurale cruciale ma non decisivo. Questo provvedimento segna un passo avanti nel complesso meccanismo del ricorso in Cassazione, il giudizio di ultima istanza nel nostro ordinamento.
Il Contesto del Caso: un Appello alla Suprema Corte
Il caso in esame ha origine da un ricorso in Cassazione presentato da un imputato avverso una sentenza emessa da una Corte d’Appello. Questo significa che il processo ha già attraversato due gradi di giudizio e ora è all’esame della Corte Suprema, che non riesamina i fatti, ma valuta la corretta applicazione delle norme di diritto e di procedura.
L’ordinanza in questione è stata emessa dalla settima sezione penale della Corte di Cassazione e attesta semplicemente che, in una data specifica, si è tenuta l’udienza per la discussione del ricorso. Durante tale udienza, il Consigliere Relatore, ovvero il giudice incaricato di studiare il caso in profondità, ha esposto i fatti e le questioni di diritto al resto del collegio giudicante.
L’Ordinanza della Corte di Cassazione: un Atto Procedurale
È fondamentale comprendere la natura di questo atto. Non si tratta della sentenza che accoglie o respinge il ricorso. Si tratta, invece, di una sorta di ‘verbale’ formale che documenta un passaggio obbligato del processo. Il documento informa che:
1. È stato presentato un ricorso da una parte specifica.
2. L’impugnazione è diretta contro una sentenza di una determinata Corte d’Appello.
3. Le parti sono state regolarmente avvisate dell’udienza.
4. La relazione del Consigliere incaricato è stata ascoltata.
Questo tipo di ordinanza, dunque, non offre alcuna anticipazione sull’esito del giudizio. Il suo scopo è certificare la regolarità del procedimento fino a quel momento.
Le Motivazioni
Una caratteristica essenziale di un’ordinanza di questo tipo è l’assenza di motivazioni sul merito della causa. Le ragioni giuridiche che porteranno la Corte ad accogliere o rigettare il ricorso non sono contenute in questo documento. Esse verranno esposte in modo dettagliato nel provvedimento finale, che sarà la sentenza o un’ordinanza motivata che definisce il giudizio. L’ordinanza interlocutoria serve solo a scandire i tempi e le fasi del processo, garantendo trasparenza e correttezza procedurale.
Le Conclusioni
In conclusione, l’analisi di un’ordinanza interlocutoria ci insegna che il percorso di un ricorso in Cassazione è composto da molteplici tappe formali. Per le parti coinvolte e per i loro legali, questo documento è la conferma che il processo sta avanzando e che la Corte ha preso in carico il caso per la deliberazione. L’esito finale, tuttavia, rimane riservato e sarà conosciuto solo con il deposito della sentenza conclusiva, che conterrà la decisione e, soprattutto, le motivazioni che ne sono alla base, costituendo un precedente giurisprudenziale.
Che cos’è un’ordinanza della Corte di Cassazione come quella in esame?
È un provvedimento giudiziario che regola lo svolgimento del processo. In questo caso, attesta che si è tenuta un’udienza per discutere un ricorso, ma non contiene la decisione finale sul caso né le sue motivazioni.
La Corte ha deciso il ricorso in Cassazione con questo documento?
No. L’ordinanza si limita a registrare lo svolgimento di una fase del procedimento, come la relazione del Consigliere incaricato. La decisione sul merito del ricorso sarà contenuta in un successivo provvedimento (sentenza o altra ordinanza motivata).
Cosa succede dopo l’emissione di questa ordinanza?
Il collegio giudicante si ritira per deliberare. La decisione finale, completa di motivazioni, verrà depositata e comunicata alle parti in un momento successivo, concludendo la fase del giudizio di legittimità.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 29822 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 29822 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 14/04/2025
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
NOME COGNOME nato a CROTONE il 24/07/1969
avverso la sentenza del 25/03/2024 della CORTE APPELLO di CATANZARO
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere COGNOME;
R.G. n. 2794/2025
CONSIDERATO IN FATTO E IN DIRITTO
Visti gli atti e la sentenza impugnata (condanna per il reato di cui all’art. 385 cod. pen
Esaminato il motivo di ricorso, relativo al giudizio di responsabilità;
Ritenuto il motivo inammissibile perché generico, non essendo stato dedotto alcunchè di specifico;
Rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la condanna d ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore dell
Cassa delle ammende;
P. Q. M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processual e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso ij 14 aprile 2025.