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Ricorso in Cassazione: analisi di un’ordinanza penale

Il documento analizza un’ordinanza relativa a un ricorso in Cassazione presentato da un imputato avverso una sentenza della Corte d’Appello. Sebbene il provvedimento non contenga la decisione di merito o le motivazioni, illustra una fase cruciale del processo penale di ultimo grado, evidenziando il ruolo della Suprema Corte.

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Pubblicato il 21 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso in Cassazione: Guida all’Ordinanza della Suprema Corte

Il ricorso in Cassazione rappresenta l’ultimo grado di giudizio nel sistema giuridico italiano, un momento cruciale in cui si valuta non il fatto in sé, ma la corretta applicazione della legge da parte dei tribunali inferiori. Analizziamo un’ordinanza della Sezione Penale per comprendere meglio come funziona questa fase fondamentale del processo.

La Funzione del Ricorso in Cassazione Penale

Quando un imputato o la pubblica accusa non ritengono giusta una sentenza emessa dalla Corte d’Appello, possono presentare un ricorso in Cassazione. È importante sottolineare che la Suprema Corte non è un “terzo grado di giudizio” dove si riesamina l’intera vicenda. Il suo compito è quello di “nomofilachia”, ovvero garantire che la legge sia interpretata e applicata in modo uniforme su tutto il territorio nazionale. I motivi del ricorso, infatti, possono riguardare solo violazioni di legge e non una diversa valutazione dei fatti.

Analisi del Provvedimento in Esame

L’ordinanza in questione rappresenta un atto tipico di questa fase processuale. Dal documento emerge che:

* Un imputato ha proposto ricorso contro una sentenza emessa da una Corte d’Appello nel giugno 2024.
* È stata fissata un’udienza per la discussione del caso davanti alla Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione.
* Il procedimento è stato formalmente avviato, con la nomina di un Presidente e di un Consigliere Relatore, incaricato di esporre il caso al collegio.

Questo tipo di documento, pur essendo scarno di dettagli sul merito della vicenda, è fondamentale perché segna l’avvio del giudizio di legittimità.

Le Motivazioni e la Decisione della Corte

Il documento fornito è un’ordinanza che introduce il giudizio e non contiene la decisione finale. Pertanto, le specifiche motivazioni che hanno portato la Corte a decidere in un senso o nell’altro non sono presenti in questo atto. La decisione della Corte di Cassazione può avere diversi esiti: può dichiarare il ricorso inammissibile, rigettarlo (confermando la sentenza d’appello) o accoglierlo. In caso di accoglimento, la Corte può annullare la sentenza senza rinvio (se non sono necessari ulteriori accertamenti) o con rinvio a un’altra sezione della Corte d’Appello per un nuovo giudizio basato sui principi di diritto stabiliti dalla Cassazione stessa.

Conclusioni

In conclusione, l’analisi di questa ordinanza, seppur interlocutoria, ci offre uno spaccato essenziale sulla procedura del ricorso in Cassazione. Ci mostra come il sistema giudiziario si articoli fino al suo vertice per garantire la corretta applicazione della legge. Ogni ricorso rappresenta un test per la coerenza e la giustizia del nostro ordinamento, e la decisione finale della Suprema Corte, che seguirà a questo atto, avrà un impatto definitivo sulla posizione giuridica dell’imputato, riaffermando i principi fondamentali del diritto penale e processuale.

Cosa rappresenta il documento analizzato?
Il documento è un’ordinanza che attesta l’avvio di un procedimento dinanzi alla Corte di Cassazione, a seguito del ricorso presentato da un imputato contro una sentenza della Corte d’Appello.

Qual è lo scopo di un ricorso in Cassazione in materia penale?
Lo scopo non è riesaminare i fatti del processo, ma verificare che i giudici dei gradi precedenti abbiano applicato correttamente la legge. La Corte di Cassazione giudica sulla legittimità della decisione, non sul merito.

Quali informazioni mancano in questo documento per comprendere l’esito del caso?
Questo documento non contiene né la decisione della Corte (accoglimento, rigetto, inammissibilità) né le motivazioni giuridiche alla base di tale decisione, che saranno contenute nella sentenza o ordinanza finale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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