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Ricorso in Cassazione: analisi di un’ordinanza penale

La Corte di Cassazione ha emesso un’ordinanza su un ricorso in Cassazione proposto da un imputato avverso una sentenza della Corte d’Appello di Napoli. Il provvedimento, datato 04/04/2025, definisce l’esito del gravame. L’analisi si concentra sulla struttura e sul significato procedurale di questo tipo di atto giudiziario, data l’assenza di dettagli sul merito della questione.

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Pubblicato il 9 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso in Cassazione: Guida all’Analisi di un’Ordinanza

Il ricorso in Cassazione rappresenta l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, un momento cruciale in cui non si discutono più i fatti, ma la corretta applicazione del diritto. Analizzeremo oggi un’ordinanza emessa dalla settima sezione penale della Suprema Corte per comprendere la sua struttura e la sua funzione. Questo tipo di provvedimento, sebbene spesso sintetico, è fondamentale per l’esito di un procedimento penale.

Il Percorso Giudiziario: dall’Appello alla Cassazione

Un procedimento penale che giunge dinanzi alla Corte di Cassazione ha già attraversato due gradi di giudizio. Nel caso in esame, il ricorrente ha impugnato una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Napoli. L’appello è un giudizio di merito, dove i fatti possono essere riesaminati. Il ricorso in Cassazione, invece, è un giudizio di legittimità. Ciò significa che la Suprema Corte non può stabilire se l’imputato sia colpevole o innocente, ma deve verificare se i giudici dei gradi precedenti abbiano commesso errori nell’interpretare o applicare le norme giuridiche.

L’Ordinanza della Suprema Corte: Contenuto e Funzione

Il documento in esame è un’ordinanza. A differenza della sentenza, che decide il merito della questione, l’ordinanza è tipicamente utilizzata per risolvere questioni procedurali. Nel contesto della Corte di Cassazione, e in particolare della settima sezione penale, l’ordinanza è spesso lo strumento con cui si dichiara l’inammissibilità di un ricorso. Un ricorso può essere inammissibile, ad esempio, se presentato fuori termine o se i motivi addotti non rientrano tra quelli previsti dalla legge.

Il provvedimento analizzato riporta gli elementi essenziali per identificare il procedimento: l’autorità giudiziaria (la Corte di Cassazione, Sez. 7), il Presidente del collegio e il Giudice Relatore, le parti coinvolte (in forma anonima, il ricorrente) e il provvedimento impugnato (la sentenza della Corte d’Appello). Questi dati garantiscono la tracciabilità e la correttezza formale dell’atto.

Le Motivazioni

Il testo fornito non contiene le motivazioni della decisione. Si tratta della copertina e della pagina finale del provvedimento, che si limita a indicare la data della deliberazione. Le motivazioni sono la parte cruciale di ogni provvedimento giudiziario, in quanto spiegano il ragionamento logico-giuridico che ha portato il collegio a prendere una determinata decisione. In un’ordinanza di questo tipo, le motivazioni, che verrebbero depositate successivamente, illustrerebbero le ragioni per cui il ricorso è stato, ad esempio, accolto, rigettato o, più probabilmente in questo contesto, dichiarato inammissibile.

Le Conclusioni

In conclusione, anche un documento apparentemente scarno come un’ordinanza della Corte di Cassazione riveste un’importanza fondamentale. Esso rappresenta l’atto finale del percorso giudiziario per l’imputato e sancisce la definitività della decisione presa nei gradi di merito, oppure, in casi più rari, l’annullamento della stessa con rinvio a un altro giudice. L’analisi di questi atti ci permette di comprendere il rigore formale e la funzione di garanzia della Corte di Cassazione, quale organo di vertice preposto ad assicurare l’uniforme interpretazione della legge penale su tutto il territorio nazionale.

Cosa ha deciso la Corte di Cassazione in questo provvedimento?
Il documento mostra che la Corte di Cassazione ha emesso un’ordinanza in data 04/04/2025 in seguito a un ricorso proposto contro una sentenza della Corte d’Appello di Napoli del 14/10/2024. Non specifica l’esito della decisione.

Chi erano le parti del procedimento?
Il procedimento vedeva come parte un ricorrente, che aveva impugnato la sentenza di secondo grado, e l’organo giudiziario. L’atto impugnato era una sentenza della Corte d’Appello di Napoli.

Quali informazioni procedurali si possono ricavare dal documento?
Dal documento si possono ricavare la sezione della Corte (Sezione Penale 7), i nomi del Presidente e del Giudice Relatore, la data dell’udienza (04/04/2025) e la data della decisione (04/04/2025).

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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