Ricorso in Cassazione: Cosa ci dice un’Ordinanza della Suprema Corte
L’analisi di un provvedimento giudiziario, anche quando si tratta solo della sua parte iniziale, offre spunti preziosi sul funzionamento della giustizia. In questo articolo esaminiamo un’ordinanza emessa a seguito di un ricorso in Cassazione in materia penale, per comprendere meglio le fasi di questo fondamentale giudizio.
Il documento in esame è un’ordinanza della Corte di Cassazione, Sezione Penale, che decide sul ricorso presentato da un imputato contro una sentenza della Corte d’Appello. Questo atto rappresenta il vertice del sistema giudiziario, dove non si discutono più i fatti, ma solo la corretta applicazione della legge.
I Fatti Processuali
Il caso trae origine da un ricorso in Cassazione proposto da un individuo contro una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Lecce in data 3 giugno 2024. L’udienza davanti alla Suprema Corte si è tenuta il 14 aprile 2025. Questi dati, apparentemente semplici, delineano un percorso processuale preciso: una condanna o una decisione sfavorevole in secondo grado ha spinto la difesa a cercare un’ultima valutazione presso la più alta corte italiana. La Corte, dopo aver sentito la relazione del Consigliere designato, ha emesso il provvedimento in forma di ordinanza.
Il Ruolo dell’Ordinanza nel Giudizio di Cassazione
È importante distinguere tra ‘sentenza’ e ‘ordinanza’. Mentre la sentenza decide nel merito della questione, l’ordinanza, specialmente in Cassazione, risolve spesso questioni procedurali. Potrebbe, ad esempio, dichiarare l’inammissibilità del ricorso per motivi di forma o per manifesta infondatezza, chiudendo così il processo senza un’analisi approfondita delle questioni di diritto sollevate. Il testo a nostra disposizione non contiene la parte dispositiva, ma la sua natura di ordinanza suggerisce una decisione su aspetti procedurali del ricorso in Cassazione.
La Struttura del Provvedimento
L’intestazione del provvedimento è fondamentale. Indica:
* L’organo giudicante: Corte di Cassazione, Sezione Settima Penale.
* I magistrati: Il Presidente del collegio e il Relatore.
* Le parti: L’imputato che ha presentato ricorso.
* L’oggetto: Il provvedimento impugnato (la sentenza della Corte d’Appello).
Questa struttura garantisce trasparenza e permette di identificare immediatamente gli elementi essenziali del procedimento.
le motivazioni
Le motivazioni costituiscono il cuore di ogni decisione giudiziaria, poiché spiegano il ragionamento logico-giuridico che ha condotto i giudici a una determinata conclusione. Nel documento analizzato, essendo solo la pagina iniziale, le motivazioni non sono presenti. Tuttavia, è proprio in quella sezione che la Corte avrebbe spiegato le ragioni della sua decisione, ad esempio chiarendo perché il ricorso è stato ritenuto inammissibile o perché è stato rigettato. La motivazione è un pilastro dello Stato di diritto, in quanto permette alle parti di comprendere la decisione e consente un controllo sulla correttezza dell’operato del giudice.
le conclusioni
In conclusione, sebbene il documento sia parziale, esso illustra un momento cruciale del processo penale: il giudizio di legittimità tramite ricorso in Cassazione. Ci ricorda che ogni fase del processo è scandita da atti formali che, pur nella loro apparente aridità, sono garanzia di ordine e trasparenza. L’analisi di questo tipo di atti ci permette di comprendere meglio il ruolo della Corte di Cassazione come custode della corretta applicazione della legge, un compito essenziale per l’uniformità e la certezza del diritto nel nostro ordinamento.
Chi ha proposto il ricorso?
Il ricorso è stato proposto da un individuo nato a Lecce il 28/09/1995.
Contro quale provvedimento è stato presentato il ricorso?
Il ricorso è stato presentato avverso la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Lecce in data 03/06/2024.
Quale organo giudiziario ha emesso il provvedimento in esame?
Il provvedimento in esame è un’ordinanza emessa dalla Corte di Cassazione, Sezione Settima Penale.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 29980 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 29980 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME NOME COGNOME
Data Udienza: 14/04/2025
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
NOME nato a LECCE il 28/09/1995
avverso la sentenza del 03/06/2024 della CORTE APPELLO di LECCE
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere COGNOME
letto il ricorso proposto nell’interesse di NOME COGNOME avverso la sentenza in epigra esaminati gli atti e il provvedimento impugnato;
ritenuto che il ricorso è inammissibile perché contesta il denegato riconoscimento del generiche benché la sentenza impugnata sia sorretta da sufficiente e non illogica motivazione
da adeguato esame delle deduzioni difensive sul punto così da rendere il relativo giudizio merito non censurabile in questa sede
rilevato che all’inammissibilità del ricorso conseguono le pronunce di cui all’art. 616
proc. pen.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spes processuali e della somma di Euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso in data 14 aprile 2025.