LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ricorso in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza

Analisi di un’ordinanza della Corte di Cassazione, Sezione Penale, relativa a un ricorso in Cassazione proposto contro una sentenza della Corte d’Appello. Il documento, pur non entrando nel merito, illustra la fase iniziale del giudizio di legittimità, evidenziando le parti processuali e i magistrati coinvolti.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 21 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Il Ricorso in Cassazione: Come Funziona il Giudizio di Legittimità

L’analisi di un’ordinanza della Corte di Cassazione ci offre lo spunto per approfondire uno degli strumenti processuali più importanti del nostro ordinamento: il ricorso in Cassazione. Questo tipo di provvedimento, anche se spesso di natura interlocutoria, segna un momento cruciale nel percorso giudiziario. Vediamo insieme cosa significa e quali sono le sue implicazioni.

Cos’è e come funziona il ricorso in Cassazione?

Il ricorso in Cassazione è un mezzo di impugnazione straordinario. A differenza dei primi due gradi di giudizio (Tribunale e Corte d’Appello), la Corte di Cassazione non riesamina i fatti del caso. Il suo ruolo, definito di “giudice di legittimità”, è quello di verificare che i giudici dei gradi inferiori abbiano applicato correttamente le norme di legge e di procedura. Si può ricorrere in Cassazione solo per specifici motivi previsti dalla legge, come la violazione di legge o un vizio di motivazione della sentenza impugnata.

Le Figure Chiave del Procedimento in Cassazione

Nel documento in esame, compaiono figure essenziali del collegio giudicante:

Il Presidente

Il Presidente del collegio ha il compito di dirigere l’udienza e l’intera attività della sezione giudicante. La sua funzione è garantire l’ordinato svolgimento del processo.

Il Relatore

Il Relatore è il giudice a cui viene affidato lo studio preliminare del ricorso. Durante l’udienza, egli espone i fatti di causa, i motivi del ricorso e le questioni di diritto da risolvere, fornendo al collegio una sintesi completa per la deliberazione finale.

L’Ordinanza come Atto del Procedimento

L’atto che analizziamo oggi è un’ordinanza. Questo tipo di provvedimento è tipicamente utilizzato dalla Corte per gestire aspetti procedurali. Sebbene non contenga la decisione finale sul merito del ricorso, esso costituisce un passo formale all’interno dell’iter giudiziario, attestando che il ricorso è stato presentato e che si è tenuta un’udienza per la sua discussione.

Le motivazioni

Le motivazioni di un’ordinanza o di una sentenza della Corte di Cassazione rappresentano il cuore del provvedimento. In questa sezione, i giudici spiegano il ragionamento giuridico che li ha portati a una determinata decisione. Avrebbero analizzato i singoli motivi di ricorso presentati dalla difesa, stabilendo se fossero fondati o meno. Per esempio, la Corte avrebbe potuto verificare se la Corte d’Appello avesse interpretato erroneamente una norma penale o se la motivazione della sua sentenza fosse stata illogica o carente. È attraverso le motivazioni che si comprende l’esatta interpretazione della legge fornita dalla Suprema Corte, che funge da guida per i futuri casi.

Le conclusioni

Nelle conclusioni, la Corte di Cassazione formalizza la sua decisione, che può avere diversi esiti. Potrebbe dichiarare il ricorso inammissibile, se privo dei requisiti di legge; rigettarlo, se i motivi sono infondati; oppure accoglierlo. In caso di accoglimento, la Corte può annullare la sentenza impugnata. L’annullamento può essere “senza rinvio”, se la Corte stessa può decidere il caso nel merito, oppure “con rinvio”, se è necessario un nuovo giudizio sui fatti da parte di un altro giudice, che dovrà però attenersi al principio di diritto stabilito dalla Cassazione.

Cosa si intende per “Ordinanza” della Corte di Cassazione?
È un provvedimento con cui la Corte regola aspetti procedurali del giudizio. A differenza della sentenza, generalmente non definisce il merito della controversia, ma può, ad esempio, dichiarare l’inammissibilità di un ricorso.

Qual è il ruolo del “Relatore” in un giudizio di Cassazione?
Il Relatore è il giudice del collegio che ha il compito di studiare in modo approfondito il ricorso e gli atti processuali. In udienza, espone i fatti, i motivi di ricorso e le questioni giuridiche al resto del collegio per preparare la decisione.

Cosa indica la data di udienza riportata nel documento?
La data di udienza indica il giorno in cui il ricorso è stato discusso davanti al collegio della Corte di Cassazione. È il momento in cui il Relatore espone la sua relazione e le parti, se presenti, possono illustrare le proprie argomentazioni prima che la Corte si ritiri per decidere.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati