Ricorso in Cassazione: Cosa Succede Dopo la Corte d’Appello?
Il Ricorso in Cassazione rappresenta l’ultimo grado di giudizio nel sistema legale italiano, un momento cruciale in cui non si riesaminano i fatti, ma si valuta la corretta applicazione delle norme di diritto. Recentemente, la Settima Sezione Penale della Suprema Corte ha emesso un’ordinanza su un caso proveniente dalla Corte d’Appello di Messina. Analizziamo gli elementi procedurali che emergono dal provvedimento, pur in assenza del testo completo della decisione.
I Fatti del Procedimento
Il caso ha origine dal ricorso presentato da un individuo, nato nel 1993, avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Messina in data 20 novembre 2024. La questione è stata quindi portata all’attenzione della Corte di Cassazione, che ha fissato l’udienza per il 4 aprile 2025. In quella data, dopo la relazione del Consigliere designato, il collegio giudicante ha deliberato, emettendo l’ordinanza in esame. Questi passaggi scandiscono l’iter formale di un procedimento giunto al suo epilogo di legittimità.
L’Oggetto del Ricorso in Cassazione
Quando si presenta un Ricorso in Cassazione, non si può chiedere ai giudici di rivalutare le prove o di ricostruire diversamente i fatti, compiti che spettano ai tribunali di primo e secondo grado. L’obiettivo è, invece, quello di denunciare specifici errori di diritto (violazione di legge) o vizi di motivazione (illogicità o contraddittorietà del ragionamento del giudice precedente) presenti nella sentenza impugnata. Nel caso specifico, il ricorrente ha evidentemente sollevato una o più questioni di legittimità relative alla decisione della Corte d’Appello di Messina, chiedendo alla Suprema Corte di annullarla.
Le Motivazioni
Il documento analizzato costituisce un estratto formale dell’ordinanza e non include le motivazioni della decisione. La motivazione è la parte fondamentale di ogni provvedimento giudiziario, in cui il giudice spiega le ragioni di fatto e di diritto che hanno portato alla sua conclusione. In un’ordinanza della Corte di Cassazione, le motivazioni possono chiarire, ad esempio, perché un ricorso è stato ritenuto inammissibile (perché non rispetta i requisiti di legge), manifestamente infondato, o perché, al contrario, le censure del ricorrente sono state accolte. Senza il testo integrale, non è possibile conoscere il ragionamento giuridico seguito dai giudici per risolvere il caso specifico.
Le Conclusioni
L’esito finale della vicenda, ovvero il dispositivo dell’ordinanza, non è riportato nel testo a nostra disposizione. Le possibili conclusioni di un Ricorso in Cassazione sono molteplici: la Corte avrebbe potuto dichiarare il ricorso inammissibile o rigettarlo, confermando così la sentenza della Corte d’Appello. In alternativa, avrebbe potuto accogliere il ricorso, annullando la sentenza impugnata. In quest’ultimo scenario, l’annullamento può essere ‘con rinvio’ (il caso torna a un altro giudice d’appello per un nuovo esame) o ‘senza rinvio’ (la Cassazione decide direttamente la questione, chiudendo il caso). La portata pratica di questa ordinanza rimane quindi ignota, ma il suo iter evidenzia la struttura e la funzione del giudizio di legittimità nel nostro ordinamento.
Chi ha proposto il ricorso e contro quale provvedimento?
Un individuo nato nel 1993 ha presentato ricorso contro la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Messina in data 20 novembre 2024.
Quale organo giudiziario ha deciso sul ricorso?
Il ricorso è stato deciso dalla Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, che ha emesso un’ordinanza in data 4 aprile 2025.
Qual è stata la decisione finale della Corte di Cassazione nel caso di specie?
Il documento fornito è un estratto che non riporta il dispositivo né le motivazioni della decisione. Di conseguenza, l’esito del ricorso (se sia stato accolto, rigettato o dichiarato inammissibile) non può essere desunto dal testo in esame.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 16166 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 16166 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 04/04/2025
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
NOME nato il 31/07/1993 nato il avverso la sentenza del 20/11/2024 della CORTE APPELLO di MESSINA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
OSSERVA
letto il ricorso proposto nell’interesse di COGNOME
NOME avverso la sentenza in epigrafe;
ritenuto che il motivo dedotto con il ricorso, avente v la nullità
dell’accertamento svolto con l’etilometro per effetto dell’omesso avvertimento della facoltà di farsi assistere da un difensore, è inammissibile non essendo
stato espressamente dedotto nel giudizio di merito;
ritenuto, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma
di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
P. Q. M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle
ammende.
Così deciso il 4 aprile 2025 Il Consigliere es COGNOME sore COGNOME
Il ptesi ente