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Ricorso in Cassazione: analisi di un’ordinanza

La Corte di Cassazione emette un’ordinanza su un ricorso in Cassazione proposto avverso una sentenza della Corte d’Appello di Torino. Il documento attesta lo svolgimento dell’udienza e la relazione del Consigliere, senza entrare nel merito della decisione.

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Pubblicato il 8 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza Penale

Il Ricorso in Cassazione rappresenta l’ultimo grado di giudizio nel sistema giuridico italiano, un momento cruciale in cui non si riesaminano i fatti, ma si valuta la corretta applicazione della legge da parte dei giudici dei gradi precedenti. Analizzeremo un’ordinanza della Settima Sezione Penale per comprendere meglio una delle fasi di questo complesso procedimento.

Il Procedimento di Ricorso in Cassazione

Quando una sentenza di secondo grado, come quella emessa da una Corte d’Appello, viene impugnata, il caso arriva dinanzi alla Suprema Corte di Cassazione. Quest’ultima non è un terzo grado di merito, ma un giudice di legittimità. Il suo compito non è stabilire se l’imputato sia colpevole o innocente, ma verificare che il processo si sia svolto nel rispetto delle norme procedurali e che la legge sia stata interpretata e applicata correttamente.

Il caso in Esame

Il documento in analisi è un’ordinanza emessa a seguito di un ricorso presentato da un cittadino avverso una sentenza della Corte d’Appello di Torino del 29 ottobre 2024. L’ordinanza attesta che si è tenuta un’udienza in data 2 aprile 2025, durante la quale il Consigliere Relatore ha esposto la sua relazione sul caso al collegio giudicante, dopo aver dato avviso a tutte le parti coinvolte. Questo atto è tipicamente interlocutorio e serve a registrare lo svolgimento di una fase processuale.

La Valenza di un’Ordinanza Interlocutoria

È fondamentale distinguere un’ordinanza da una sentenza. Mentre la sentenza definisce, in tutto o in parte, il giudizio, l’ordinanza è un provvedimento con cui il giudice regola lo svolgimento del processo. In questo specifico contesto, il documento si limita a dare atto degli adempimenti procedurali avvenuti, come l’avviso alle parti e lo svolgimento della relazione del Consigliere designato. Non contiene, pertanto, alcuna decisione sul merito del ricorso.

le motivazioni

Il documento esaminato, data la sua natura puramente procedurale e interlocutoria, non contiene le motivazioni della decisione finale. Esso si limita a certificare che l’iter del Ricorso in Cassazione sta procedendo secondo le regole, con la calendarizzazione di un’udienza e l’ascolto della relazione del giudice incaricato. Le motivazioni, che spiegheranno le ragioni giuridiche alla base della decisione della Corte (ad esempio, l’accoglimento, il rigetto o la dichiarazione di inammissibilità del ricorso), saranno contenute nella sentenza o nell’ordinanza definitiva che concluderà questa fase del giudizio.

le conclusioni

In conclusione, l’ordinanza analizzata rappresenta una fotografia di un momento specifico del processo di legittimità. Non ci informa sull’esito del ricorso, ma ci illustra un passaggio formale essenziale. La decisione finale sul ricorso proposto contro la sentenza della Corte d’Appello di Torino sarà contenuta in un successivo provvedimento, che specificherà se i motivi di ricorso sono stati ritenuti fondati e quali saranno le conseguenze giuridiche per il caso di specie.

Qual è l’oggetto di questo provvedimento?
L’oggetto è un’ordinanza della Corte di Cassazione che attesta lo svolgimento di un’udienza relativa a un ricorso proposto contro una sentenza penale.

Quale decisione viene impugnata?
Viene impugnata la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Torino in data 29 ottobre 2024.

Questo documento contiene la decisione finale della Corte di Cassazione?
No, questo documento è un’ordinanza interlocutoria che registra una fase del processo, come l’ascolto della relazione del Consigliere. Non contiene la decisione sul merito del ricorso né le relative motivazioni.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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