Ricorso in Cassazione: Guida all’Ordinanza Preliminare
L’ordinanza in esame rappresenta un tassello fondamentale nel complesso mosaico del processo penale italiano. Si tratta di un atto che segna l’avvio del giudizio di legittimità, ovvero l’ultimo grado di giudizio possibile. Comprendere la sua funzione è essenziale per capire come si sviluppa un ricorso in Cassazione, un momento cruciale in cui si contesta non il fatto storico, ma la corretta applicazione della legge da parte dei giudici dei gradi precedenti.
Il Contesto: L’Impugnazione di una Sentenza d’Appello
Il nostro sistema giudiziario si articola su più livelli. Dopo una sentenza di primo grado, la parte soccombente può presentare appello. La Corte d’Appello riesamina il caso nel merito, potendo confermare, riformare o annullare la prima decisione. La sentenza della Corte d’Appello, a sua volta, può essere impugnata attraverso un ricorso in Cassazione. Quest’ultimo, però, ha una natura diversa: non si discutono più le prove o i fatti, ma si verifica se i giudici precedenti abbiano commesso errori nell’interpretare o applicare le norme di diritto.
Il documento analizzato si inserisce proprio in questa fase: un imputato ha proposto ricorso contro una sentenza della Corte d’Appello di Genova.
L’Ordinanza nel Ricorso in Cassazione
L’ordinanza in oggetto è un atto interlocutorio e organizzativo. Non decide ancora il caso, ma svolge funzioni essenziali per il corretto svolgimento del processo davanti alla Suprema Corte. In particolare, questo tipo di provvedimento:
1. Identifica le parti: Specifica chi ha proposto il ricorso e contro quale provvedimento.
2. Fissa l’udienza: Stabilisce la data in cui il caso verrà discusso dal collegio giudicante.
3. Nomina il Collegio: Indica i magistrati che comporranno il collegio, tra cui il Presidente e il Consigliere Relatore.
Il Ruolo del Presidente e del Relatore
Il Presidente dirige l’udienza e l’intera attività del collegio. Il Consigliere Relatore è il giudice incaricato di studiare approfonditamente gli atti del processo e di preparare una relazione dettagliata, che verrà esposta in udienza per illustrare i fatti e le questioni di diritto sollevate dal ricorrente. La sua analisi costituisce la base per la discussione e la successiva decisione del collegio.
Le Motivazioni
Essendo un’ordinanza preliminare, questo documento non contiene le motivazioni della decisione finale. Le motivazioni rappresentano il cuore di ogni provvedimento giudiziario e spiegano l’iter logico-giuridico seguito dai giudici per giungere a una determinata conclusione. Saranno esposte nel provvedimento finale (sentenza o ordinanza decisoria) che verrà emesso dopo l’udienza, accogliendo o rigettando il ricorso. In quella sede, la Corte spiegherà perché ha ritenuto fondati o infondati i motivi di ricorso presentati.
Le Conclusioni
In conclusione, l’ordinanza analizzata, pur nella sua sinteticità, riveste un’importanza procedurale cruciale. Essa certifica che un ricorso in Cassazione è stato formalmente avviato e calendarizzato, aprendo la strada all’ultimo e definitivo vaglio di legittimità su una vicenda giudiziaria. Rappresenta il primo passo formale verso la parola finale della giustizia su un determinato caso, garantendo che il processo segua le regole stabilite dalla legge prima di giungere al suo epilogo.
Chi ha proposto il ricorso alla Corte di Cassazione?
Il ricorso è stato proposto da un soggetto privato nato a Fiorenzuola d’Arda il 25/10/1996.
Contro quale provvedimento è stato presentato il ricorso?
Il ricorso è stato presentato avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Genova in data 24/09/2024.
Qual è la funzione del documento emesso dalla Corte di Cassazione?
Si tratta di un’ordinanza con cui viene fissata la data dell’udienza per la trattazione del ricorso e vengono designati il Presidente del collegio e il Consigliere incaricato della relazione sul caso.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 15401 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 15401 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 02/04/2025
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
NOME nato a FIORENZUOLA D’ARDA il 25/10/1996
avverso la sentenza del 24/09/2024 della CORTE APPELLO di GENOVA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
Motivi della decisione
Visti gii atti e la sentenza impugnata;
esaminato il ricorso proposto a mezzo del difensore da COGNOME COGNOME ritenuto responsabile nelle conformi sentenze di merito, di guida in stato di
ebbrezza.
Rilevato che i ricorrente lamenta, nel motivo unico proposto, i vizio di rnot vazione.
Considerato che le ragioni di doglianza sono state formulate in termini del tutto aspecifici, contenendo i ricorso censure assolutamente getieriene cìca a
mancanza di idonea motivazione nella pronuncia impugnata.
Considerato che i motivi del ricorso, a pena di inammissibilità (artt. 581 e
591 cod.proc.pen.), devono indicare specificamente le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che sorreggono ogni richiesta: nel presente caso è assente ogni
confronto con le adeguate giustificazioni a sostegno dei decisum.
Rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con condanna dei ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di
euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
P. Q. M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processual e della somma di euro tremila in favore della Cassa deilie
ammende.
Così deciso 2 aprile 2025