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Ricorso in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza

La Suprema Corte di Cassazione, Sezione Penale, ha emesso un’ordinanza su un ricorso in Cassazione presentato contro una sentenza della Corte d’Appello di Genova. Il documento analizzato costituisce la parte introduttiva del provvedimento, senza esporre il merito della decisione.

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Pubblicato il 2 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Guida al Ricorso in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza Penale

Il ricorso in Cassazione rappresenta l’ultimo grado di giudizio nel sistema giuridico italiano. È un momento cruciale che non riesamina i fatti, ma si concentra sulla corretta applicazione delle leggi. Analizziamo la struttura e il significato di un’ordinanza della Suprema Corte per comprendere meglio questo complesso procedimento, partendo da un provvedimento emesso dalla Sezione Penale.

La Struttura di un Provvedimento della Cassazione

Quando si esamina un atto della Corte di Cassazione, come l’ordinanza in oggetto, ci si trova di fronte a un documento altamente strutturato. La parte iniziale, spesso l’unica disponibile in via non ufficiale, contiene informazioni fondamentali per inquadrare il caso.

Gli Elementi Identificativi dell’Atto

L’intestazione di un’ordinanza o di una sentenza della Cassazione riporta sempre:
* La Sezione: La Corte è divisa in sezioni specializzate per materia (civile, penale, lavoro). In questo caso, si tratta della Sezione Penale.
* Il Collegio Giudicante: Vengono indicati i nomi dei magistrati che hanno preso la decisione, con una distinzione di ruoli tra Presidente (che dirige l’udienza) e Relatore (che studia il caso e lo espone).
* Le Parti Coinvolte: Viene menzionato chi ha proposto il ricorso (il ricorrente) e contro quale provvedimento si è appellato. Nel caso specifico, il ricorso è stato presentato avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Genova.

Il Ruolo del Ricorso in Cassazione nel Processo Penale

Comprendere il ricorso in Cassazione è fondamentale. A differenza del processo d’appello, dove il caso può essere riesaminato nel merito (cioè nei fatti), la Cassazione è un “giudice di legittimità”. Il suo compito è assicurare l’uniforme interpretazione della legge su tutto il territorio nazionale. Ciò significa che la Corte non valuta se l’imputato sia colpevole o innocente, ma controlla se i giudici precedenti hanno commesso errori di diritto nell’emettere la loro sentenza. Ad esempio, la Corte verifica se una norma è stata interpretata correttamente o se le regole procedurali sono state rispettate.

L’Ordinanza e la Sentenza

La Corte può decidere con un’ordinanza o una sentenza. L’ordinanza, come quella in esame, è tipicamente utilizzata per decisioni su questioni procedurali, come l’ammissibilità del ricorso. Se il ricorso viene ritenuto inammissibile, la Corte lo dichiara tale con ordinanza, senza nemmeno entrare nel merito delle questioni sollevate. La sentenza, invece, decide sul fondo del ricorso.

Le Motivazioni

Le motivazioni sono il cuore di ogni provvedimento giudiziario. In questa sezione, la Corte spiega il ragionamento logico-giuridico che sta alla base della sua decisione. Sebbene il documento fornito sia solo la parte introduttiva dell’atto e non contenga le motivazioni, è in questa parte che i giudici avrebbero esposto le ragioni per cui il ricorso è stato, ad esempio, accolto, rigettato o dichiarato inammissibile. La Corte avrebbe analizzato i motivi di ricorso presentati dalla difesa, confrontandoli con le norme di legge e la giurisprudenza esistente, per poi concludere sulla loro fondatezza o meno.

Le Conclusioni

In conclusione, l’analisi di un’ordinanza della Corte di Cassazione, anche solo nella sua parte iniziale, offre uno spaccato importante del funzionamento della giustizia ai suoi massimi livelli. Il provvedimento in esame, pur non rivelando l’esito finale della vicenda processuale, ci ricorda che il ricorso in Cassazione è un rimedio straordinario, focalizzato esclusivamente sulla legalità e correttezza del percorso giudiziario seguito nei gradi di merito. La decisione finale, contenuta nel dispositivo (P.Q.M. – Per Questi Motivi) e spiegata nelle motivazioni, rappresenta l’atto finale che sancisce la corretta applicazione della legge nel caso specifico.

Cos’è un’Ordinanza della Corte di Cassazione?
È un provvedimento con cui la Corte decide solitamente su questioni di rito o procedurali, come ad esempio l’ammissibilità di un ricorso, senza entrare nel merito della questione di diritto sollevata.

Chi è il Consigliere Relatore?
È il giudice, membro del collegio giudicante, a cui viene assegnato lo studio approfondito del caso. Durante l’udienza, egli espone i fatti, le questioni legali e le proprie valutazioni agli altri giudici per facilitare la decisione collegiale.

Cosa significa presentare ricorso ‘avverso la sentenza’ di una Corte d’Appello?
Significa impugnare, cioè contestare legalmente, la decisione emessa dal giudice di secondo grado (la Corte d’Appello) davanti alla Corte di Cassazione, che è il giudice di grado superiore, per chiederne l’annullamento o la modifica sulla base di presunti errori di diritto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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